In molti paesi del mondo il Primo Maggio è la Festa dei Lavoratori. Un giorno di memoria nato per ricordare la lotta per i diritti dei lavoratori, indipendentemente dal loro status sociale ed economico. Un giorno che ricorda come il diritto ad una vita degna deve appartenere a tutti!
Un po’ di storia…
“Verrà il giorno in cui il nostro silenzio sarà più forte delle voci che oggi soffocate con la morte”.
August Spies
August, anarchico, fu impiccato l’11 novembre 1887, condannato a morte per aver combattuto per i diritti dei lavoratori.
Fu l’Illinois che vide, nel 1887, per la prima volta, promulgata una legge che garantisce un massimo di otto ore lavorate per giorno. In Italia ci vorranno decenni per ottenere una normativa simile (il regio decreto legge del 1923). Ci si arriverà grazie al lavoro dell’Internazionale, associazione nata per creare un legame tra i diversi gruppi politici di sinistra e tra le varie organizzazioni di lavoratori, in particolare operai, in Europa e non solo.
Torniamo in Illinois e ricordiamo come la legge fu l’effetto di fatti sanguinosi. Il Primo Maggio infatti viene scelta come data simbolo perché avvenne, un anno prima, un evento scandaloso. La Federation of Organized Trades and Labour Unions, aveva stabilito il minimo della giornata lavorativa in otto ore. Sono giorni di manifestazioni a Chicago, che culminano nella rivolta di Haymarket: il 3 maggio 1886.
Cosa avvenne?
I lavoratori della città in sciopero si ritrovano in protesta all’ingresso della fabbrica di macchine agricole McCormick: la polizia apre il fuoco e ne uccide due. Insorgono gli anarchici locali che convocano una manifestazione di protesta: il giorno dopo durante i cortei scoppia una bomba che provoca la morte di sei poliziotti e una cinquantina di feriti. Per tutta risposta gli agenti sparano sulla folla. Nessuno ha mai saputo né il numero complessivo delle vittime di quella giornata né chi sia stato a lanciare l’ordigno. Si sa però che fu il primo attentato dinamitardo nella storia degli Stati Uniti. E di cui furono accusati 8 anarchici condannati a morte tra cui August, di professione tappezziere, ma anche e soprattutto anarchico, caporedattore e radicale del lavoro attivista statunitense.
In Europa la ricorrenza del Primo Maggio viene ufficializzata nel 1889 con la Seconda Internazionale socialista di Parigi e ratificata in Italia due anni dopo. I fatti di Chicago avevano avuto eco fino qui e molti lavoratori cominciarono a manifestare. Fu a Livorno che si ebbe la manifestazione più importante. I lavoratori livornesi attaccarono le navi degli Stati Uniti per protesta contro i fatti di Illinois.
Per arrivare, in Italia, ad una legge sull’orario massimo di lavoro bisognerà aspettare il decreto regio del 1923, convertito nella legge 473 del 1925 che stabilisce il limite in 8 ore giornaliere e 48 ore settimanali.
Anni di battaglie che oggi si possono dire vinte, almeno in parte, perché di diritti, lavoro, lavoratori e schiavi potremmo parlarne all’infinito se consideriamo il mondo intero. Nel nostro stesso paese ancora oggi i lavoratori vengono spesso sfruttati e il lavoro nero (lavoro non dichiarato) è una macchia forte della nostra società.
Fatta questa riflessione e pensando, quindi, a quanti hanno combattuto e/o perso la vita per ottenere il diritto ad una vita degna, che oggi molti diamo per scontato, sorge un’altra riflessione tanto importante:
Che fine ha fatto la memoria di un giorno come questo?
Abbiamo trasformato il giorno del ricordo delle battaglie e delle vittorie dei lavoratori in una scampagnata. In un’occasione per far festa davanti un barbecue e così facendo abbiamo mandato in fumo la memoria!
Un vita vegan è possibile: lo dice la scienza!
Quello a cui prendiamo parte è un atto di SPECISMO
Il concetto di specismo viene attribuito a Peter Singer:
Un pregiudizio o un atteggiamento di prevenzione a favore degli interessi dei membri della propria specie e a sfavore di quelli dei membri di altre specie.
È così che Singer inaugura la riflessione moderna sull’etica e i diritti animali attraverso il suo celebre Animal Liberation pubblicato nel 1975. Per il filosofo si tratta di un pregiudizio analogo al razzismo. Gli animali infatti soffrono e provano dolore e piacere in maniera analoga alla nostra. Pertanto non può essere loro negata a priori una considerazione morale e quindi una libertà alla vita e infine dei diritti.
L’etica, nella visione di Singer, ha infatti come compito quello di aumentare la quantità di felicità e diminuire la sofferenza complessiva del sistema mondo.
Con questa riflessione vi auguro un buon Primo Maggio!
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Solo con la partecipazione di tutti potremo fare la differenza per la salvaguardia del pianeta.
Sauro Martella
dice:Grazie Nicolina per questo bellissimo articolo. Auguriamoci che in molti lo leggano e riflettano.
Renata Balducci
dice:Davvero contenuti di assoluto
Valore!
Grazie 🙏
Francesca Ricci
dice:Bellissimo articolo, ci fa fare un tuffo nella storia che spesso pensiamo di ricordare, anche se non e’ così … una riflessione davvero profonda e da condividere più che mai
Grazie a Nicolina
Francesco
dice:Bellissimo articolo che lascia riflettere su tantissime cose e speriamo che crei un breccia nei cuori di chi non ha raggiunto questa consapevolezza
Alessandro Tulli
dice:Ho trovato sempre terribile questa moda del barbecue… roba da trogloditi… ma come al solito è tutta una questione di consapevolezza e questo purtroppo esprime il livello evolutivo medio di gran parte dell’umanità
Betty
dice:Per quanto mi riguarda credo che ogni festa di commemorazione vada vissuta nella propria intimità riflettendo su quello che molte persone hanno fatto prima di noi permettendoci di vivere una vita migliore. Purtroppo in queste occasioni l’essere umano non è in grado altro che organizzare pranzi in compagnia senza alcuna sensibilità. Sono d’accordo.. questo esprime il livello evolutivo dell’umanità oggi. Ma non perdiamo mai di vista il nostro obiettivo: la Loro salvezza 🙂
Renata Balducci
dice:Ottimo anche l’inserimenti di un link scientifico relativo ad una conferenza del Dott.Vasco Merciadri, membro del Comitato Scientifico AssoVegan!
Nicolina La Ciura
dice:Ogni occasione che non sfruttiamo per sensibilizzare la gente ad un mondo migliore è un’occasione persa!
Grazie per il vostro sostegno all’articolo. Un articolo scritto con il cuore e la consapevolezza che ogni occasione è buona per dare voce a chi non ha voce. Un articolo che attraverso una riflessione storica, etica, oggettiva e filosofica dei fatti non è criticabile o attaccabile con “il solito articoletto fatto da vegani…”. No, questo nessuno sarebbe in grado di dirlo, piuttosto sono certa che preferirebbero restare in silenzio perché nessuno può non condividere comunque una tale visione delle cose.