25 Aprile:
la commemorazione di questa data e’ scivolata via dalle prime pagine dei quotidiani, lasciando come unica scia il fatto che la Borsa anche oggi resterà attiva …
Mi sento un po’ a disagio nello sfogliare il giornale, frugando tra le pagine come quando al supermercato cerco negli scaffali quella bibita che mi piaceva tanto, ma vendeva poco.. ogni volta do’ uno sguardo sperando nella sorpresa, ma niente, solo roba stracolorata e
stratelevista… . Trovo la notizia del concerto messa li’ senza troppa enfasi, ma in fondo e’ giusto, c’è ogni anno, mica è una novita’ clamorosa.
Arrivo in Piazza SS.Apostoli un’ora dopo l’inizio; il muro sonoro del traffico impedisce alla musica di traboccare nella strada, tanto che ho la conferma del concerto solo dopo aver visto i soliti celerini all’ingresso della piazza, numerosi in modo quasi ridicolo data la consistenza e l’aggressività della
folla. E subito mi si allargano i polmoni nel rivedere facce, vestiti, capelli sconosciuti ma familiari: uno sguardo di sorriso al mio compagno per dirgli “Ecco, ci siamo, lo vedi anche tu …”.
Gente lontanissima dalle vetrine circostanti piene di plastica dai colori pastello, una tribù eterogenea nelle espressioni e nell’aspetto , ma con qualcosa in comune che non ho parole per nominare .
La festa di musica danzante ha preso fiato solo durante gli interventi degli ospiti, mentre gli strumenti venivano accordati per la prossima esplosione. Un vecchietto piccolo, con un bastone in mano e il tricolore al collo, ci ha raccontato della sua lotta partigiana per la nostra libertà, riaffermando a più di ottanta anni la necessità dell’utopia e della sua irraggiungibilità.
Una spallata alla mia tristezza delusa di ex ragazza che ha visto cadere i suoi aquiloni ed ha paura di lanciarne altri in volo.
Tornando a casa ho pensato alla mia, alla nostra liberta’, cosi’ diversa da quella per cui lottare nel ’44: allora il nemico era palese, la scelta sicura, la divisione chiara… Ma adesso!!
Adesso la liberta’ va difesa metro per metro, per singola vita, atto per atto.
Forse non posso scegliere per chi lavorare, ma posso decidere quanto di mio mettere nel lavoro che faccio piuttosto che adottare modelli predefiniti.
Forse non posso attingere alla verità su molte cose, ma scegliere quali fonti e riflettere si’.
Come vestire, cosa mangiare, che cosa fare la sera invece di spegnersi di fronte al televisore… In quanti campi si combatte la battaglia per la libertà!
Non sono convinta che sia più libero chi piu’ possiede: al contrario la liberta’ a cui aspiro si alimenta con il ridimensionamento dei bisogni e l’individuazione delle reali necessita’, la comunicazione come espressione di
sentimenti e idee da condividere per estendere agli altri la gioia e l’urgenza della scoperta.
Celebro la strada ritrovata, il riconoscimento iniziato della mia faccia dentro lo specchio… il prossimo 25 Aprile avro’ un personale anniversario da festeggiare!
Lindbergh
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Solo con la partecipazione di tutti potremo fare la differenza per la salvaguardia del pianeta.