La vicenda della bimba finita in rianimazione all’ospedale Gaslini di Genova pochi giorni fa, ha acceso il dibattito sulla disinformazione mediatica alla quale si assiste ogniqualvolta ci siano di mezzo bambini e dieta vegana.
Nonostante ci siano studi, riconosciuti a livello internazionale, secondo i quali la dieta vegana, se ben equilibrata, non sia un pericolo durante lo svezzamento dei bambini, ci si improvvisa pediatri e nutrizionisti demonizzando lo stile di vita vegan.
Oggi pubblichiamo con piacere le considerazioni di Marcello Newall, membro del comitato etico dell’Associazione Vegani Italiani Onlus e laureato in Lettere presso l’Università di Pisa e in Teologia presso University of Wales con una tesi in bioetica dal titolo “L’allevamento intensivo in una prospettiva cristiana”.
“Perché il Caso di Genova Non è il Primo e Non Sarà l’Ultimo.
Come sembra succedere periodicamente il caso di un bimbo “vegano” ricoverato viene sbattuto sui giornali e telegiornali di tutt’Italia. Comincia la caccia alle streghe: la dieta vegana è la causa del male e deve essere esorcizzata e i genitori vegani vengono dipinti come degli estremisti pazzoidi che per la loro causa malefica sono disposti a sacrificare anche i loro stessi figli a Moloch. Tutti diventano “nutrizionisti” e pediatri, anche coloro che fino a cinque minuti prima dicevano di mangiare “tutto quello che vogliono perché di qualcosa bisogna pur morire”.
Poco importa se il bimbo in questione, in questo caso una bimba di due anni, non sia vegano, ciò che importa è che la narrativa che il veganesimo faccia male ai bambini sia portata avanti. Come negli altri casi di Belluno e dell’ospedale Meyer, o il bimbo non era vegano o la dieta seguita non aveva nemmeno lontanamente a che fare con una qualsiasi dieta vegana raccomandata da un pediatra vegano. Inoltre è possibile che ci fossero altri problemi non legati alla dieta. Ed è qui che la vera intenzione di questa campagna mediatica viene a galla. Il bambino e il suo sviluppo sono un campo fortemente simbolico nella mente del genere umano, si tratta letteralmente di far crescere nuovi esseri umani, che sono la speranza per il futuro e la nuova umanità. Ed è per questo che il tema “dieta vegana per i bambini” è così importante, se la dieta vegana non va bene per la fase di sviluppo più importante di tutta la vita, finisce per essere relegata a una moda periferica per pochi iniziati.
Vista in chiave freudiana la vicenda degli ultimi giorni potrebbe essere considerata un caso “classico” di proiezione sull’altro delle proprie colpe. Forse mai più di oggi i bambini occidentali, quasi tutti bambini onnivori che sono seguiti dai loro medici e pediatri, sono stati così malati, obesi, diabetici ed a rischio di cancro e di altre patologie. Ma la colpa di queste malattie viene proiettata sui vegani: sono loro che fanno male ai bambini, quelli che basano la loro alimentazione su frutta e verdura e non i molti genitori che riempiono i loro figli di cibo spazzatura ogni giorno. In questa schizofrenia morale, il vegano, adesso diventato capro espiatorio dei mali della società, deve essere sacrificato per spiare le colpe di tutta la comunità.
Quello che è successo, come ho detto prima, non è il primo caso di questo tipo ma con ogni probabilità non sarà l’ultimo. Quando ci rendiamo conto che è in gioco tutto un sistema economico, politico, sociale, religioso e culturale, in certi casi millenario e basato su centinaia di miliardi di euro risulta chiaro che questo “behemoth” reagirà quando viene toccato. In questo senso la costante disinformazione che viene portata avanti nei confronti dei vegani e il veganesimo è anche sintomo del fatto che questi siano visti come gravi minacce che devono essere combattute spietatamente. Il veganesimo comincia a far paura perché ci si rende conto che potrebbe vincere. Inoltre tutto questo dimostra che il carnismo non è in grado di sostenere un confronto diretto con il veganesimo ed è costretto a ricorrere alla menzogna per poter competere con il suo diretto rivale. Come in un gioco di scacchi man mano che il veganesimo avanza e muove le sue pedine lo status quo cercherà di controbattere e utilizzerà le armi a sua disposizione. Come Nietzsche affermava, certe cose sono semplicemente troppo umane e scontate.
Se questo fosse il tutto ci sarebbe da scoraggiarsi. Ma sappiamo dalla storia che movimenti di liberazione hanno sempre alla fine trionfato contro i sistemi di oppressione che li opponevano. Vediamo di volta in volta, dalla lotta alla schiavitù, alla liberazione coloniale fino ai diritti civili e a quelli delle donne, che alla fine hanno trionfato coloro che erano dalla parte del bene e dell’amore contro la crudeltà e l’indifferenza. Se crediamo che questa direzione della storia sia parte di un progetto metafisico e divino o semplicemente il progresso del genere umano è una scelta personale ma rimane il fatto che alla fine la crudeltà non trionfa contro la compassione.
Per questo il movimento vegano si deve organizzare e deve saper rispondere al prossimo caso di “bambino vegano malnutrito” quando questo ci sarà. E lo dovrà fare con tutti gi strumenti a sua disposizione: sui giornali, tv, social media e internet ma soprattutto attraverso la testimonianza dei migliaia di vegani che con coraggio e speranza portano avanti i loro valori di compassione contro un sistema che cerca in ogni modo di screditare la loro testimonianza di un mondo diverso.
Marcello Newall”
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Solo con la partecipazione di tutti potremo fare la differenza per la salvaguardia del pianeta.
Alessandra
dice:Allora dimmi cosa dovv mangiare un Bambino di 2 anni vegano
Massimo Vaj
dice:Sono un coltivatore che produce il proprio cibo biologico. Vegetariano da quarantadue anni e vegano da cinque. Do consigli e informazioni, quando è il caso di farlo, ma con poche speranze di poter aiutare qualcuno, perché sulle cose importanti è difficile entrare nella libertà altrui di scegliere per sé. È persino giusto che sia così, perché la verità è più vera quando la si scopre da sé. Questo non esclude il dovere di informare le persone attraverso ragioni di principio – quelle che vedono la necessità di essere amici della natura e non nemici – dando consigli al fine di migliorare il proprio stato di salute insieme a quello del pianeta, ma quando si porta la pace all’interno di una casa e questa è rifiutata, disse il Cristo ai suoi apostoli, riprendetevi la vostra pace e andatevene da lì…