Addio a pelle, lana e piuma d’oca nell’arredamento, ma anche a prodotti da bagno e detergenti non vegan: con un rebranding più attento alle necessità della clientela, il luxury hotel di Abu Dhabi Emirates Palace – ora Mandarin Oriental – offre sei camere 100% vegan per i suoi ospiti.
La scintilla del cambiamento è scoccata tempo fa con l’introduzione di menu plant-based che rispondessero alla crescente richiesta da parte degli ospiti; da lì, la consapevolezza che la struttura non avesse alloggi compatibili con la scelta vegan, visto il largo impiego di arredi in pelle, tappeti in lana, piumini d’oca e cosmetici e prodotti per le pulizie contenenti derivati animali.
Così, la direzione ha scelto di adeguare almeno una parte degli alloggi alle esigenze della clientela attenta alle tematiche etiche e ambientali, e il Mandarin Oriental è oggi uno dei pochissimi hotel di lusso al mondo – nonché l’unico della zona – a vantare camere 100% vegan e cruelty-free.
Ad attendere in camera i fortunati ospiti vegan ci sono quindi arredi in legno (che ha sostituito in toto la plastica, perfino nelle chiavi magnetiche), biancheria da letto naturale e sostenibile e prodotti da bagno animal-free e non testati sugli animali, oltre a un’ampia gamma di snack vegan nel minibar. I profumatori per ambienti sono stati interamente sostituiti con fiori freschi (e in particolare gigli, notoriamente molto profumati) e, naturalmente, il servizio in camera comprende esclusivamente piatti a base vegetale. Ma non è tutto, perché il cambiamento ha interessato anche la lussuosa Spa dell’hotel, dove sono stati introdotti trattamenti e prodotti in linea con una scelta di vita etica.
Sembra scontato sottolinearlo visto il prestigio della struttura, ma tutto il personale dell’hotel è stato adeguatamente istruito sulla scelta vegan e sulle sue caratteristiche, per poter rispondere a ogni necessità della clientela. Interessante anche sapere che, nonostante il servizio sia chiaramente più costoso per via dei materiali usati e per i costi di manutenzione, le camere vegan hanno lo stesso prezzo di quelle “tradizionali”, probabilmente con l’intento di incentivare anche la clientela non vegan a sceglierle.
“Vengo dalla Svizzera e lì abbiamo molti hotel vegani, ma sono tutti improntanti alla sostenibilità e non necessariamente di lusso – spiega Michael Koth, direttore generale dell’Emirates Palace – Vogliamo essere rilevanti per la clientela che ci sceglie e che non vuole fare a meno di un certo tipo di standard quando viaggia ad Abu Dhabi”. E in merito al passaggio al vegan dell’hotel, continua: “Desideriamo stimolare anche le altre strutture ricettive a fare ciò che facciamo noi, questa è la sfida che verrà. Quando avremo aiutato il veganismo a diventare più mainstream e non più relegato in una piccola nicchia, ecco, quello sarà un vero affare per tutti noi”.
Leggi anche: Benvenuti al Saorsa 1875, il primo hotel 100% vegan del Regno Unito
Foto: mandarinoriental.com

Scegli i prodotti certificati VEGANOK e sostieni così la libera informazione!