Le allergie alimentari collegate al rilascio di pesticidi nelle riserve idriche.
Il recente aumento delle allergie alimentari puo avere una causa, secondo una nuova ricerca dell’American College of Allergy, Asthma and Immunology: pesticidi nell’ acqua del rubinetto.
Tra il 1997 e il 2007, le allergie alimentari diagnosticate nei bambini e negli adolescenti sono aumentate di quasi il 20 per cento, secondo una ricerca condotta dal Centers for Disease Control and Prevention. Le allergie alimentari più comuni sono al latte, ai frutti di mare (soprattutto crostacei), noci, soia, mais, uova e grano.
Utilizzando i dati del governo esistenti, i ricercatori hanno esaminato i livelli di diclorofenolo presenti nelle urine dei soggetti esaminati, un tipo di pesticida a base di cloro conosciuto per uccidere i batteri che si trova comunemente (in tracce) nelle acque potabili.
I ricercatori hanno rilevato che ad un innalzamento dei livelli di pesticidi, ha corrisposto un rischio di incidenza maggiore di sviluppo di allergie alimentari. Il diclorofenolo uccide i batteri esterni, ma anche quelli presenti nel sistema digestivo umano rendendo il processo di digestione più sensibile e meno capace di svolgere la funzione immunitaria.
Dati recenti mostrano anche una correlazione tra l’aumento dei disturbi digestivi, tra cui il frumento e glutine, intolleranze alla crescita dell’uso di alimenti geneticamente modificati. Gli OGM sono stati introdotti nell’industria alimentare nel 1996 e oltre l’80 per cento dei prodotti alimentari trasformati disponibili nei supermercati degli Stati Uniti ora contengono ingredienti geneticamente modificati.
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