Addio Clara

Promiseland -

Non ci siamo mai conosciute di persona, ma da anni eravamo unite dalla comune passione e dal comune amore per tutte le creature indifese. Tu avevi iniziato tanto tempo prima di me e sei stata sempre in trincea. Da Te ho appreso tanto nel settore delle feste barbare ed incivili italiane ed estere: era il […]

Non ci siamo mai conosciute di persona, ma da anni eravamo unite dalla comune passione e dal comune amore per tutte le creature indifese.

Tu avevi iniziato tanto tempo prima di me e sei stata sempre in trincea.
Da Te ho appreso tanto nel settore delle feste barbare ed incivili italiane ed
estere: era il Tuo settore, come ognuna di noi ne ha uno in base alle
proprie esperienze, a cui facevo riferimento collaborando nel mio piccolo
come potevo. Nonostante la Tua modesta pensione di insegnante mantenevi
colonie di gatti, raccoglievi prove di tutte le feste barbare in Italia a
Tue spese pagando i filmati e denunciando senza mai arrenderti delle nostre
grandi sconfitte che tu definivi le sconfitte della civilta’, anche se poi
la corrida e le feste barbare spagnole Ti vedevano, come qualcuno ti ha
definita, “la pasionaria anti-corrida” in prima linea. Tu facevi parte di
quella, purtroppo piccola schiera, che umilmente, in silenzio ma
onestamente, con passione e sulla Tua pelle portavi avanti le Tue battaglie.

Tanti giovani forse non sentiranno parlare di te e non ti conosceranno: non
sapranno mai quanto Tu grande sia stata nelle Tue convinzioni.
Felice come una bambina quando tramite internet feci una grande battaglia
per l’asinello di Villanueva ed i piccoli passi in avanti fatti, ma che non
ti bastavano e ci spronavano ancora di piu’.

Ti avevo chiamata per telefono un mese fa circa, ma non mi ti avevo trovata
ed ho creduto che come al solito fossi impegnata con i Tuoi amati gatti.
Poi le mie gravi e personali vicissitudini mi avevano tenuta impegnata e,
solo oggi 28 marzo 2000 alle ore 4,56 navigando sui siti inerenti le nostre
battaglie, ho appreso la notizia.
Ed ho pianto e mi sono sentita sola per tutte le volte che Tu per telefono
mi dicevi di sentirTi sola ed abbandonata da tutti e mi chiedevi di non
abbandonarTi anche io, chiedendo scusa per il Tuo carattere, che a Tuo dire
aveva allontanato gli altri. Ma non c’era nulla da scusarTi: non avevano
saputo leggere nel tuo cuore fermandosi forse solo sulla superficie.
La Tua
voce, che sempre mi accompagnera’, sembrava quella di una bambina, ti faceva immaginare una donna minuta ma con dentro una forza grande: ed e’ cosi’ che vorro’ immaginarTi e ricordarTi sempre.

Mi avevi detto e chiesto tempo fa che saresti morta felice se si fosse risolta una delle tante battaglie, che abbiamo condiviso, me lo aveva chiesto quasi come un regalo: Mirabella Eclano.
Ci tenevo a Te Clara quanto tu non immagini e non saprai mai e la notizia mi
ha colta in fallo facendomi sentire sola, come se tutta la Tua solitudine mi
fosse crollata addosso.
Il non aver potuto esserTi vicina e dirTi addio
tenendoti magari per mano mi fa sentire male.

Perdonami e ciao Clara la tua
amica Wanda non ti aveva dimenticata e non ti dimentichera’ mai. E
continuera’ sempre nella lotta con particolare riferimento a Mirabella
Eclano sperando che dovunque tu sia un giorno possa essere felice perche’ ce
l’abbiamo fatta, perche’ sara’ la tua vittoria per tutti gli anni che hai
dedicato e le lotte da te intraprese. E con Mirabella Eclano la colomba di
Orvieto e tante altre feste incivili, che come giustamente dicevi, si
nascondono dietro pseude parvenze di tradizione.

Ciao anche da Dylan che
quando riceveva il tuo materiale lo metteva subito sul nostro sito e sul
quale spesso abbiamo scherzato come solo noi donne sappiamo fare,
dimenticando spesso che quelle pazzoidi eco-animaliste sono purtroppo
anch’esse degli esseri umani.

Mi viene in mente quando preoccupata mi
telefonavi per dirmi di non abbandonarti quando avrei cambiato casa. Non
l’avrei mai fatto anzi volevo farti una sorpresa e venirti a prendere per
portarTi nella nostra nuova casa e farti conoscere i nostri amici finalmente
salvi e sistemati. E vorrei poterTi dire tante altre cose, ma la mia mente è
un vulcano di ricordi, rimpianti che si affollano e non ce la fa: spero che
tu ovunque sia possa leggere nel mio cuore. Con te va via una parte di me.La
lontananza non era un ostacolo per noi, anzi ci univa perche’ per noi
eco-animalisti non ci sono confine o frontiere.
Di la sicuramente i nostri
amici vittime di tante infamie, i Senza Voce come con amore li chiamiamo, Ti
avranno accolta con lo stesso amore che tu hai avuto per loro e Ti staranno
facendo festa.

ADDIO AMICA MIA, ADDIO MIA GRANDE AMICA E GRANDE DONNA.

Wendy & Dylan

“E’ morta la “Pasionaria” anticorrida
La grande lotta di una piccola donna

Clara Genèro, un’insegnante in pensione, che, da più di vent’anni si era
dedicata alla lotta contro l’uso cruento degli animali nelle corride, nelle
feste spagnole e italiane e contro ogni tipo di violenza, ci ha lasciato in
silenzio.
Fin dal 1978 aveva creato il “COMITATO LIDA CONTRO LA CORRIDA” denunciando
tutte le occulte e palesi torture che lo squallido mondo della tauromachia
infligge ai tori e ai cavalli.
Mediante un contatto continuo con le associazioni spagnole, portoghesi,
francesi e con tutti i paesi in cui si svolgono le corride, con un primo
testo di informazione, con foto, video e lettere ai giornali, Genèro ha
iniziato e continuato una battaglia “storica” sfatando luoghi comuni,
pregiudizi e falsità dietro cui si nascondono interessi di pochi. E’
riuscita così a favorire una cultura alternativa a quella creata da certi
“intellettuali” spagnoli e dalla volgarità della propaganda taurina.

La sua disperata reazione contro la crudeltà e la violenza aveva
incoraggiato i giovani spagnoli ad iniziare una seria strategia antitaurina
con manifestazioni davanti alle arene e interventi presso il Parlamento
europeo.

Clara Genèro ha svolto un’opera di sensibilizzazione nei confronti degli
italiani con il suo accorato appello (che la LIDA rinnova): “Non andate a
vedere la corrida”, “La corrida vive solo con il sostegno dei turisti”.
Oggi il movimento internazionale antitaurino è molto cresciuto e seriamente
organizzato.

Dall’Italia i due giovani Cristina Fioravanzo e Vittorio Vagelli che,
inviati dal Comitato LIDA contro la corrida, si recavano annualmente in
Spagna per controllare e rendere meno cruente le torture inflitte ad un
vecchio asinello da un intero paese Villanueva de la Vera, Càceres (una
delle 3000 feste tradizionali spagnole), hanno deciso di andare anche
quest’anno per il Carnevale del 7 marzo prossimo sostenuti da LIDA, LAV,
Legambiente.

E sarà continuata pure la denuncia delle feste sadiche italiane in Puglia,
Campania, Molise, Sardegna, Piemonte che Genèro aveva portato alla luce.
Oltre alla ricostituzione del “Comitato LIDA contro la corrida”, si è di
recente formato ad Avezzano un “Comitato LIDA contro l’uso degli animali
nelle feste italiane.

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