Adozione a distanza con IHP: la storia del piccolo Grifo

Promiseland -

Un piccolo gesto che può aiutare chi aiuta: ecco la storia di Grifo, piccolo puledro cieco dalla nascita, di come Italian Horse Protection se ne stia prendendo cura e come fare per adottarlo a distanza.


La storia di Grifo nasce da una delle tante storie di maltrattamento che Italian Horse Protection ha preso in carico insieme ad altre associazioni animaliste quali Il Rifugio degli Asinelli, Progetto Islander e Legambiente, il maxi sequestro equino di Lunghezza, non lontano da Roma. La madre del piccolo Grifo è una cavalla reduce dell’allevamento lager di Lunghezza, dove per anni cavalli, asini, pony, detenuti abusivamente, sono stati abbandonati a loro stessi, feriti, ammalati, senza né cibo né acqua potabile, né cure; di cui molti, sono morti. Una situazione più volte denunciata da Legambiente e Progetto Islander, insieme a Il Rifugio degli Asinelli e a Italian Horse Protection onlus, e raccontata perfino a diversi servizi dalle telecamere di Striscia La Notizia, che hanno portato dopo anni di lotte al sequestro del 16 febbraio scorso e alla riabilitazione degli animali. Tra i numerosi animali in cattive condizioni c’è una cavalla incinta che, affidata alle cure di IHP, era una delle tante in attesa di adozione. Nel 2 giugno scorso ha dato alla luce un puledro, Grifo, che per sua sfortuna ha manifestato fin dai primi giorni un grave problema agli occhi. È stato immediatamente ricoverato presso la Clinica veterinaria di Perugia, dove hanno tentato ogni cura per salvargli la vista, ma senza successo: Grifo sarebbe rimasto cieco per sempre e gestire un handicap del genere non è semplice.

“Urgeva trovare una soluzione, per scongiurare il fantasma dell’eutanasia: per questo motivo abbiamo deciso di portarlo al Centro di recupero a Montaione (in cui peraltro già vivono due cavalli ciechi, Evelina e Stella) dove pian piano lo aiuteremo a farsi guidare dalla mamma ed a crescere senza pericoli. Nel mondo dei “cavalli da reddito” un cavallo cieco dalla nascita viene normalmente soppresso. Qui non seguiamo le regole dello sfruttamento, ma dell’empatia: tutti i nostri ospiti hanno diritto a una vita dignitosa, e alle cure necessarie. ” racconta il presidente di IHP, Sonny Richichi. “I veterinari, per facilitare la sua ripresa e per evitargli qualsiasi fastidio e possibile ulteriore infezione futura, hanno optato per l’enucleazione bilaterale, ovvero la rimozione dei globi oculari, motivo per cui nel video ha dei tamponi, che verranno rimossi nel giro di qualche giorno. Il cavallino è in forze, ma per capire dov’è si deve affidare alla guida della madre; presto imparerà a mappare il territorio con l’olfatto ed ad orientarsi, ma per il momento è sempre necessario monitorarlo.”
Crescere un puledrino cieco dalla nascita sarà una bella sfida, sia per lui che per i tanti volontari e per il personale preparato di IHP. Ma c’è qualcosa che possiamo fare per aiutarlo: sostenerlo con l’adozione a distanza. Un piccolo impegno ma un aiuto concreto per una creatura che, grazie alle donazioni e alla compassione di IHP, potrà vivere sereno come tutti gli altri cavalli del centro.

Potete trovare a questo link tutte le informazioni necessarie per il sostegno a distanza del piccolo Grifo, e approfittare magari di qualche giorno di ferie, per fare un giro in Toscana e visitare dal vivo il piccolo e i suoi molti compagni nel Centro di Recupero Equini di IHP a Montaione (Fi).
Nel frattempo non perdetevi questo video struggente del piccolino:


 
 
 

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9 commenti su “Adozione a distanza con IHP: la storia del piccolo Grifo”

  • Arianna

    dice:

    Dolcissima creatura❤️ Grazie ragazzi per tutto quello che fate, per fortuna che esistono associazioni serie come questa. Non deve essere facile vivere ogni giorni salvando poveri animali dal maltrattamento, lo stato non punisce ne’ sovvenziona chi invece fa del bene come IHP.
    Io farò la mia donazione.

  • Pamela

    dice:

    Povero piccolo! Complimenti per il lavoro che svolgete.

  • Sauro Martella

    dice:

    Il grande lavoro di IHP è unico e insostituibile. Invito tutti a sostenerlo con atti concreti come donazioni!

  • Anonimo

    dice:

    Veri eroi tutta la nostra ammirazione e sostegno

  • Cristiana

    dice:

    Perché non mettono sulla pagina la “donazione visibile”? Porta tanti soldini
    perché ognuno appare come donatore e invita gli altri a donare!

  • Anonimo

    dice:

    che dolce

  • Joela Laghi

    dice:

    Sono stata proprio oggi con la mia famiglia al rifugio IHP. Era da tempo che volevo visitarlo, ma anche se non lontano da dove abito, non mi era mai capitato di andarci. Siamo rimasti molto colpiti dal grado di libertà e di empatia che si respira in questo posto. Non avevo mai visto un cavallo giocare e rotolarsi nell’erba! Ho visto il piccolo Grifo e Nina, puledrina trovata poco tempo fa, abbandonata in un bosco. Consiglio vivamente di visitare il rifugio, per rendersi conto dell’enorme e meraviglioso lavoro dei volontari di IHP. Siamo stati molto contenti e credo che diverrà tappa fissa delle nostre escursioni. Per andare a vedere i cavalli che sosteniamo a distanza, ovviamente!

  • Patrizia

    dice:

    Sono da sempre appassionata di cavalli: hanno la fierezza che abbiamo noi , sono creature dolcissime quanto grandi.
    Aiutiamo IHP ! Sono meritevoli del
    massimo sostegno!

  • Anonimo

    dice:

    Forza IHP per il loro splendido lavoro!!! Condividiamo a gran massa questo articolo! 🙌🏻 ♥️ 🐴

I commenti sono chiusi.