Il comitato etico dell’Associazione Vegani Italiani Onlus si arricchisce di un nuovo membro. “Siamo davvero felici di dare il benvenuto ad Alice Taticchi, nata a Perugia nel 1990, Miss Mondo nel 2009, che da allora lavora come modella professionista“, Renata Balducci, presidente dell’associazione.
Ciao Alice, ci racconti meglio chi sei?
Ciao a tutti, e grazie per la calorosa accoglienza, sono davvero felice e onorata per questa opportunità. Sono una perugina figlia del mondo, a 19 anni ho vinto il titolo di Miss Mondo Italia e da allora la mia vita è cambiata, ero una studentessa che si stava avvicinando al mondo della moda, e ora quel mondo è la mia professione. Amo viaggiare, è parte integrante del mio lavoro, al momento vivo a Milano da quasi tre mesi. Nonostante passi poco tempo a casa sono molto legata alla mia famiglia, le mie origini e la mia bellissima città, sono grata per essere cresciuta in una piccola realtà anche perché, fra le altre cose, mi ha permesso di conoscere dal vivo i tanti non-umani che poi, “da grande”, ho iniziato a difendere con tanta determinazione. Sotto il primo strato di glamour c’è dunque una persona che sente la forte necessità di parlare per chi non ha voce, e che sogna il giorno in cui potrà aprire un santuario, uno di quei bellissimi posti in cui regna la vita. Aiuto come posso santuari, canili e associazioni, ma il mio lavoro non mi permette di avere continuità o orari fissi e vorrei fare molto di più, per questo essere membro del comitato etico di Assovegan rappresenta una grande opportunità per sostenere i diritti che tutti, umani e non, abbiamo a questo mondo.
Com’è la tua giornata tipo?
La vita da modella professionista è priva di orari o programmi prefissati. Ovviamente ognuno ha i propri personali rituali quotidiani, i miei sono acqua calda e limone appena sveglia, una bella doccia, cappuccino di soia, poi esco per gli eventuali casting (o lavori), la sera spesso faccio un po’ di stretching e meditazione, incontro gli amici, cena, film, ma in generale ogni giornata dipende da quello che l’agenzia mi comunica la sera prima. E’ davvero imprevedibile. Se non lavoro cerco comunque sempre di rendere il tempo produttivo seguendo dei corsi online, la tecnologia rende possibile farlo in ogni momento.
La tua scelta etica quando arriva?
Sono diventata vegetariana nel 2011, poi finalmente ho fatto la famosa connessione con la terribile realtà della produzione dei derivati (rimpiangendo di non esserci arrivata subito) e dall’inizio del 2014 sono felicemente vegan.
Sei una modella bellissima, è vero che presterai il tuo volto per le campagne di sensibilizzazione AssoVegan veganok?
Grazie di cuore, assolutamente si. La mia immagine e la mia voce sono a disposizione di ogni campagna che promuova una vita senza crudeltà, lo farò con grande entusiasmo e impegno.
Hai colleghe che hanno fatto la tua stessa scelta?
Ogni tanto mi capita di incontrarne, ma purtroppo ancora troppo poche.
Quando sei a cena con amici come si comportano nei tuoi confronti?
All’inizio spesso mi trovavo in difficoltà, anche perché in generale c’era poca conoscenza sull’argomento, ma le persone a me care rispettano la mia scelta e si sono sempre impegnate per cercare piatti e ingredienti sostitutivi che fossero in linea con la mia, la nostra, filosofia. Sono davvero grata e fiera per gli amici che ho, del resto, senza rispetto, che amicizia sarebbe?
E’ cambiata la tua vita sociale dopo la scelta?
Mi è capitato a volte di saltare qualche cena o di ritenere opportuno mangiare prima o portarmi qualcosa per evitare di restare affamata, ma nulla di più.
Sei una brava cuoca?
Onestamente mi ritengo soddisfatta, anche se con i piatti salati sono molto più forte rispetto ai dessert.
E il tuo piatto preferito qual è?
Uno di quelli che al momento mi dà più soddisfazione, per il quale ricevo moltissimi complimenti e mi è stata chiesta la ricetta molte volte anche da persone non vegan, è il polpettone di lenticchie.
Cosa suggeriresti a chi ancora ignora la sofferenza animale?
Se una persona ignora per semplice mancanza di informazioni le suggerirei qualche fonte da cui scoprire cosa si cela dietro la produzione di carne e derivati, non solo dal punto di vista del maltrattamento animale ma anche da quello ambientale e salutare, del resto io stessa sono stata onnivora finché non sono venuta a conoscenza di tanti orrori. Avendo davanti una persona che invece non vuol sapere la inviterei a domandarsi se per lei sia giusto vivere nell’ignoranza e soprattutto, nel caso specifico, se l’attaccamento a una tradizione culinaria, la pigrizia e la paura di sentirsi “diversi” valgano la pena di tanta sofferenza.
Perché essere vegan?
Perché è la cosa più naturale che possiamo fare come esseri umani, perché siamo nati vegan, perché da bambini istintivamente non avremmo mai ucciso un animale per mangiarlo a morsi, perché gli allevamenti intensivi emettono nell’atmosfera più CO2 dell’intero sistema di trasporti mondiale, perché abbiamo tutti gli stessi diritti in questo mondo, perché non abbiamo bisogno di uccidere per essere in salute né di indossare le pelli di poveri animali per proteggerci dal freddo, perché non nutrirsi di sofferenza è bellissimo.
Come immagini te e il mondo tra 50 anni?
Mi auguro di essere un’arzilla nonna vegana che ha fatto carriera e salvato tanti animali. 🙂 Il futuro di questa terra è in mano a una manciata di persone dalle cui decisioni dipendono le sorti del mondo, il futuro è difficile da prevedere.
Il tuo motto?
Better a “Oops” then a “What if?”. Quando il cuore ci spinge a farlo credo sia meglio agire rischiando di sbagliare, anziché evitare per poi vivere con il dubbio. Meglio il rimorso del rimpianto, insomma.
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