Aveva dato da bere ai maiali fermi ad un semaforo di Burlington, nei pressi del mattatoio di Fearmans Pork, in Canada. Il fatto era accaduto il 22 Giugno 2015. Lei è Anita Kranjc, attivista della famosa Toronto Pig Save.
Questo gesto le era valsa l’accusa di interferenza o interruzione nella o della proprietà nonchè una relativa denuncia. Negli ultimi giorni però si è avuta una buona notizia. Il giudice David Harris l’ha assolta non rintracciando nell’azione di Anita elementi in grado di confermare i contenuti dell’accusa. L’attivista si era difesa sulla base del concetto “compassion is not a crime” che per chi si batte a favore degli animali non umani è un’ argomentazione fondamentale su cui costruire ogni battaglia di liberazione. Ma noi ci poniamo una domanda. Ha davvero il giudice deciso interpretando il messaggio “antispecista” contenuto in quel semplice e addolorato atto posto in essere da Anita? No. Purtroppo no.
Il giudice non ha rilevato nell’abbeveramento di maiali destinati al macello, assetati, affaticati e avvolti da temperature roventi, qualcosa che potesse disturbare la proprietà. E noi, ad esser onesti, siamo sì felici per Anita ma restiamo con lei quando al termine del processo ha dichiarato di non esser ancora soddisfatta per un motivo non di poco conto ossia il dover prendere atto di come per la legge i maiali restino ancora una proprietà” e allora oggi, sia pur sollevati per non aver incassato una condanna che avrebbe fatto giurisprudenza, sappiamo che la lotta per la liberazione non è ancora conclusa.
Fonte: www.promiseland.it
Scegli i prodotti certificati VEGANOK e sostieni così la libera informazione!

Solo con la partecipazione di tutti potremo fare la differenza per la salvaguardia del pianeta.