Armani, dopo le pellicce stop anche alla lana d’Angora in tutte le collezioni

Dal 2022 la maison Armani bandirà la lana d'angora, ricavata con metodi crudeli dai conigli d'Angora, continuando il proprio percorso verso una moda più etica e sostenibile. Ma anche Elle International segue questo tracciato: addio alla promozione delle pellicce animali sulle sue pagine e online.

Dopo l’addio alle pellicce, la maison Armani elimina la lana d’angora dalle proprie collezioni, compiendo un altro passo verso l’etica e la sostenibilità. Con un annuncio su Twitter, il Gruppo Armani si impegna a eliminare questo materiale a partire dalle collezioni dell’autunno-inverno 2022/2023, in tutte le sue linee (Giorgio Armani, Emporio Armani, EA7 e Armani Exchange).

Come altri grandi marchi nel mondo, anche Armani si orienta verso la creazione di una moda animal-free: una svolta che il Gruppo ha iniziato già nel 2016, con l’eliminazione delle pellicce da tutte le collezioni, anche grazie all’intervento di associazioni animaliste come LAV e PETA.

Sono lieto di annunciare l’eliminazione della lana d’angora da tutte le collezioni del Gruppo – ha dichiarato Giorgio Armani – a testimonianza di un impegno tangibile per il controllo delle proprie produzioni rispetto alla tutela del mondo naturale. Credo da sempre nell’innovazione e nella ricerca di nuovi materiali e di metodi innovativi per il trattamento delle materie prime tradizionali”.

Anche Elle diventa fur-free

Il mondo della moda prende sempre più le distanze dallo sfruttamento animale e possiamo considerare come il simbolo di questa rivoluzione la Vegan Fashion Week. Inaugurata nel 2019 a Los Angeles con il claim “cruelty-free is the nex luxury”, ha segnato il punto di svolta. Il nuovo trend, seguito tanto dai più grandi stilisti del mondo quanto dalle case di moda del “fast fashion”, è l’animal free: i tessuti bandiscono lo sfruttamento animale per rispondere alle richieste di un mercato sempre più attento alla questione etica.

About Us – ELLE Women In Society

In questo quadro di cambiamento spicca anche la scelta di ELLE International, che si impegna a porre fine alla promozione delle pellicce animali sulle sue pagine e online. Grazie alla collaborazione con Humane Society International (HSI), la rivista di moda più importante del mondo ha creato una policy che non permette la creazione di contenuti editoriali per la promozione della pelliccia animale nelle proprie riviste, sui propri siti web e sui profili social. Questo significa che non verranno mostrate pellicce negli editoriali, nelle immagini per la stampa, in quelle delle sfilate e di street style.

Sono 39 le edizioni di ELLE in tutto il mondo che aderiranno alla nuova policy; per 13 di queste pubblicazioni è già in vigore, per 20 lo sarà dal 1° gennaio 2022, e per 6 dal 1° gennaio 2023. L’azienda ha adottato misure per garantire che l’intera rete ELLE diventi fur-free il più rapidamente possibile. Con 6,6 milioni di copie vendute ogni mese, un reach da 175 milioni di contatti e 400 milioni di visualizzazioni delle pagine, la scelta di ELLE avrà un impatto enorme. “L’impegno sociale è sempre stato uno dei pilastri fondamentali del marchio ELLE. – ha dichiarato Constance Benqué, CEO di Lagardère News e CEO di ELLE International – Il mondo è cambiato e la fine dell’uso della pelliccia è in linea con il corso della storia. Speriamo che, con questo impegno, ELLE apra la strada ad altri media in tutto il mondo per promuovere un futuro senza pelliccia.”

Leggi anche:

Stella McCartney: la collezione Autunno 2021 celebra gli animali e chiede lo stop alle pellicce


Scegli i prodotti certificati VEGANOK e sostieni così la libera informazione!


SCOPRI
VEGANOK CHANGE

Leggi altri articoli