Assicuratevi che vi ridiano i vostri soldi. Sono in pochi a sapere che nel febbraio di quest\’anno una sentenza del Consiglio di Stato, che ratificava una precedente indicazione dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato, ha comminato una multa di 700 miliardi di vecchie lire alle più importanti assicurazioni italiane. L\’accusa? Molto semplice: l\’aver volontariamente costituito un \”cartello\”, una specie di tacito accordo per livellare a piacimento i prezzi delle assicurazioni, annullando in poche parole il principio della libera concorrenza. Come afferma un documento dell\’associazione di consumatori Adusbef, il sistema di controllo del mercato era talmente sofisticato che circolavano tra le assicurazioni scambi di informazioni su contratti e prezzi addirittura con messaggi criptati perchè non fossero intercettati dall’Antitrust. Il quale invece, dopo un\’attenta indagine, ha scoperto ben 39 società assicuratrici coinvolte nel cartello, che ha funzionato pressoché indisturbato tra il 1996 e il 2001. Periodo in cui, secondo i dati ufficiali dell\’Istat, l\’incremento delle polizze acquistate da ciascuno di noi è lievitato di circa l\’80,2%.
Pensate a tutto il tempo che avete perso per consultare le offerte di varie polizze assicurative, nella vana speranza di trovare un\’offerta più economica. Se aveste saputo che una compagnia valeva l\’altra, perché tutte si erano messe d\’accordo per offrirvi gli stessi prezzi maggiorati, avreste risparmiato tempo e avreste pagato subito quello che vi obbligavano a pagare. Secondo la sentenza del Consiglio di Stato, ormai passata in giudicato, la maggiorazione dei premi rc auto attuata dal cartello è stata di circa il 20% del costo totale della polizza assicurativa.
Ora, in un paese normale, le assicurazioni condannate dovrebbero essere automaticamente obbligate a risarcire i loro clienti del sovrapprezzo inopinatamente attuato. Nell\’Italia delle banane, sono invece i consumatori che, per ottenere il rimborso del 20% delle loro polizze, devono presentare regolare richiesta. Probabilmente le compagnie assicuratrici sperano nella mancanza di informazione e sulla pigrizia dei loro clienti per evitare di subire il salasso dei rimborsi. Tuttavia molte persone si sono già attivate, e con successo hanno recuperato il maltolto. Basti pensare che una famiglia di reddito medio con due automobili assicurate riceverebbe circa 2.500 euro di rimborso.
Per questo pubblichiamo in questo speciale tutte le modalità per riavere indietro i soldi dovuti dalla vostra compagnia assicuratrice, insieme a delle testimonianze giuridiche di chi ha già messo in atto, e con successo, la richiesta di rimborso.
E\’ indicativo sottolineare ancora una volta come il nostro sistema mediatico abbia fatto passare sotto silenzio la sentenza del Consiglio di Stato. Ancora una volta le leggi del mercato, che vedono le assicurazioni tra i più importanti investitori pubblicitari, hanno avuto la meglio su quelle del cittadino. Datevi da fare quindi, e assicuratevi di riavere i vostri soldi.
Articolo di Stefano Porro
Tratto da: http://www.clarence.com/contents/societa/speciali/021127assicurazioni/
Scegli i prodotti certificati VEGANOK e sostieni così la libera informazione!

Solo con la partecipazione di tutti potremo fare la differenza per la salvaguardia del pianeta.