Scegliere di essere vegani non significa soltanto seguire una dieta 100% vegetale: “vegan” è una filosofia di pensiero che coinvolge più aspetti della vita quotidiana di un individuo. Tra questi non manca la decisione di come alimentare il proprio animale domestico: è possibile scegliere una dieta plant based anche per il proprio cane? Se sì, come si può essere sicuri di farlo nel modo corretto? Lo abbiamo chiesto alla dottoressa Manuela Raja, medico veterinario accreditato VEGANOK e membro del Comitato Scientifico di Associazione Vegani Italiani Onlus.
“La possibilità di adottare una dieta vegana per il proprio cane pone l’individuo di fronte al quesito morale se sia giusto imporre questa scelta per un altro essere vivente. – spiega la dottoressa Raja – Credo che sia importante guardare le cose da un’altra prospettiva, per sviluppare un senso critico che ci permetta di basare le nostre scelte su conoscenze dirette e non “mediate”, perché ritengo che sia oggi necessario fare un salto culturale ed etico. La maggior parte delle persone considerano una dieta vegana per cani “contro natura”. Magari sono le stesse persone che somministrano ogni giorno al proprio cane un cibo che non può essere sicuramente definito “naturale”, come il croccantino“.
Cani e dieta vegana: una scelta “naturale”?
“L’uomo impone ogni giorno limitazioni e condizionamenti che non rispettano le caratteristiche “naturali” del cane – sottolinea Raja – e tra queste spiccano il fatto di condurlo al guinzaglio e di tenerlo rinchiuso in appartamento, oppure limitazioni delle attività all’aria aperta. Rispettare la natura del cane vuol dire anche preoccuparsi che abbia sempre nuove opportunità di espressione, ma non assisto mai a dibattiti sulla violazione di questi bisogni. Inoltre credo che sia opportuno considerare alcuni aspetti: il cane domestico è stato geneticamente modificato per centinaia di anni, il lupo è diventato “cane” grazie a un processo di addomesticamento che ruotava proprio attorno al cibo. L’uomo ha stabilito un rapporto con il lupo grazie alla condivisione del suo cibo“.
Di conseguenza la condivisione del proprio cibo rispecchia il modello alimentare “naturale”. Studi recenti hanno confermato che i cani si sono adattati geneticamente a una dieta ricca di amido grazie all’evoluzione e alla stretta convivenza con l’uomo, il genoma del cane possiede infatti molte più copie di geni responsabili della digestione degli amidi rispetto al lupo. I cani e i gatti hanno delle esigenze nutrizionali specifiche ma non hanno bisogno di ingredienti o mangimi specifici. Tutti i nutrienti possono essere forniti con una dieta vegana in maniera biodisponibile per farli crescere sani, se realizzata in maniera appropriata.
Alimentazione vegana per cani: come fare?
È possibile formulare una dieta vegana bilanciata nel cane e soddisfare tutte le esigenze nutrizionali senza alcun prodotto animale, spiega la dottoressa Raja, e negli anni i fatti hanno dimostrato la sostenibilità di questo tipo di alimentazione. “Il fabbisogno proteico, ma soprattutto il fabbisogno di amminoacidi essenziali, può essere raggiunto con una buona combinazione di alimenti 100% vegetali. Inoltre, grazie alla straordinaria ricchezza e varietà degli alimenti vegetali alcuni cibi e spezie hanno la funzione non solo di integrare con preziose proprietà nutrizionali ma di dare anche gusto e sapore, ottenendo il gradimento dell’animale“.
In natura non esiste un solo alimento che può essere ritenuto “completo”, ad eccezione del latte materno specie-specifico; la completezza si ottiene con la diversificazione delle fonti alimentari. La dieta base viene formulata partendo dai principi nutrizionali più adatti considerando la razza (le capacità digestive sono più ridotte nei cani di grossa taglia), l’età, il peso, l’attività fisica media e se sono presenti eventuali patologie. Le diete quindi per essere equilibrate devono essere formulate specificatamente per i singoli soggetti.
“Una giusta combinazione di cereali integrali, legumi, oli di buona qualità biologici, vari tipi di semi e alghe permette di offrire un pasto completo e bilanciato sotto il profilo nutrizionale. Bisogna aumentare la digeribilità dei cibi, che è un parametro di notevole importanza, in quanto costituisce l’effettiva quota di principi nutritivi che l’animale è in grado di assorbire a livello intestinale. Un cambiamento graduale consente una transizione appropriata degli enzimi digestivi e della flora intestinale: risulta molto importante infatti rispettare i tempi di ammollo e le modalità di cottura per favorire la digeribilità“.
Gli integratori
In alcuni casi risulta necessario fornire integratori di vitamina B12, taurina e L-carnitina. “In particolare la taurina è indispensabile per il gatto, che ha esigenze nutrizionali specifiche che necessitano di una accurata selezione dei cibi, ma bisogna considerare che l’aggiunta di taurina viene fatta anche a livello industriale. Risulta importante anche l’aggiunta di alcuni cibi ricchi di quelle vitamine che risultano meno sintetizzabili nell’organismo di cani e gatti a partire dagli alimenti vegetali come la Vitamina A, la Vitamina D e la VitaminaB12“.
Dunque risulta evidente che avere cura della salute dei propri animali implica una serie di azioni e di scelte che coinvolgono anche la salute dell’ambiente che ci circonda. Riappropriamoci di questo gesto così importante come quello di nutrire i nostri animali che forse un po’ troppo è stato delegato all’industria, ma facciamolo con consapevolezza e conoscenza!
A fronte di queste affermazioni, è chiaro come sia importante scegliere alimenti plant based di qualità. Alcune note aziende, specializzate nella produzione di alimenti per cani e gatti, hanno aderito allo standard VEGANOK, come garanzia del rispetto di standard etici rigorosi. Scopri tutti i prodotti certificati.
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