Sgomento in Giappone: carne di balena nei distributori automatici per rilanciarne il consumo

In Giappone la carne di balena si trova nei distributori automatici: è il disperato tentativo di rilanciarne il commercio messo in atto da un'azienda che si occupa di caccia alle balene, ma le critiche sono unanimi.

Carne di balena nei distributori automatici, per incentivarne il consumo: una notizia che arriva dal Giappone e lascia quantomeno sgomenti, ma che rappresenta la realtà di un Paese che vede il consumo di questa tipologia di carne ai suoi minimi storici e che punta sulla ripresa a tutti i costi.

L’iniziativa è partita da un’azienda giapponese che si occupa della caccia alle balene, Kyodo Senpaku, che ha optato per la vendita di sashimi, bistecche e bacon di balena nella speranza di rilanciare la propria attività, con diversi distributori automatici sparsi nei quartieri “in” di alcune città, compresa Tokyo. Ma l’obiettivo è più ambizioso e sembra essere l’espansione dell’attività in tutte le principali città del Paese, già entro i prossimi 5 anni.

Ci sono molti grandi supermercati che temono di essere molestati da gruppi anti-caccia alle balene, quindi non vendono questo tipo di carne. Eppure ci sono molte persone che vogliono mangiare la carne di balena e non possono.“, ha affermato Hideki Tokoro, presidente di Kyodo Senpaku. Una sicurezza sul sentiment comune che però, a detta di molti, sarebbe ben diverso: anche se la carne di balena è considerata un piatto tradizionale in Giappone, la maggior parte dei giapponesi non l’ha mai mangiata e non sembra intenzionato a iniziare proprio ora. In un sondaggio del 2012 dell’International Fund for Animal Welfare, infatti, l’89% dei giapponesi ha dichiarato di non aver acquistato carne di balena nei 12 mesi precedenti e i numeri degli ultimi anni confermano il trend in discesa per questo prodotto.

Carne di balena tra interessi economici e anacronismo

Questa mossa di marketing agghiacciante è un altro passo nel tentativo di proteggere l’industria e invertire il declino del consumo di carne di balena in Giappone“, ha dichiarato l’associazione internazionale Whale and Dolphin Conservation (WDC), aggiungendo che nel 2020 il governo giapponese ha elargito 5 miliardi di yen in sussidi per sostenere l’industria della caccia alle balene.

E ancora: “Solo un piccolo ma influente gruppo di politici e soggetti interessati all’industria baleniera guida gli interessi del Paese – ha affermato Astrid Fuchs, attivista del gruppo animalista – Quest’ultimo, cinico stratagemma di vendita arriva in un momento in cui l’obiettivo è di espandere le quote di cattura di balene della nazione in circa due anni, e possibilmente aumentare l’elenco delle specie che possono essere uccise“. Gli interessi economici sono quindi il motore trainante di questa attività, crudele e del tutto anacronistica, specialmente in un periodo storico in cui la consapevolezza su tematiche etiche e di tutela ambientale è estremamente cruciale.

Carne di balena

Come riporta WDC, la caccia alle balene è una pratica non solo eticamente inaccettabile per la sofferenza a cui sono sottoposti questi animali, ma anche insostenibile per l’ambiente: uccidere questi animali, una specie già enormemente in pericolo e la cui esistenza è strettamente legata alla sopravvivenza degli oceani, è a dir poco un ecocidio.

Foto: edition.cnn.com

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