Il nostro è il primo Paese in Europa per consumo di carne di cavallo e i dati parlano di oltre 250mila animali macellati ogni anno in Europa, di cui 25mila solo in Italia (che è anche il maggiore importatore di questa carne al mondo): una mattanza incredibile, del cui orrore si è fatta portavoce Animal Equality con un’indagine aberrante.
Il team investigativo dell’associazione ha infatti indagato sulla macellazione dei cavalli in Italia, Spagna e Messico, documentando scene che troppo spesso vedono l’uccisione di animali ancora coscienti, costretti a sopportare dolore e sofferenza indicibili. Ma non solo: come nel caso di altri animali, gli spostamenti dei cavalli prevedono viaggi interminabili su camion affollatissimi, che li portano a subire lesioni e spesso a sviluppare febbre da trasporto (una malattia respiratoria associata al trasporto su lunghe distanze), perdita di peso, affaticamento e disidratazione.
E non si tratta di “casi isolati”: Animal Equality riporta che “secondo lo studio Welfare and health of horses transported for slaughter within the European Union, il 37% dei cavalli esaminati al loro arrivo in Europa è stato giudicato non idoneo al trasporto ai sensi del Regolamento (CE) 1/2005 del Consiglio e nessuna delle spedizioni prese in esame è risultata conforme sia per quanto riguarda il veicolo utilizzato, sia per quanto riguarda la salute degli animali coinvolti, con una media di 6 cavalli per spedizione gravemente feriti“.
Parlando invece del Messico, dove è stata condotta per la prima volta questo tipo di indagine, ogni anno muoiono ufficialmente più di mezzo milione di cavalli, senza contare tutti quelli che vengono uccisi nei macelli clandestini. Animal Equality è entrata nel macello di Arriaga, nello stato di Chiapas, documentando pratiche crudeli all’ordine del giorno, arrivando perfino a filmare un operatore che soffocava un cavallo con una catena; altri, invece, usavano pungoli elettrici sui cavalli provocando loro scosse elettriche in presenza di acqua, una pratica vietata su questi animali. Ovviamente, il tutto è già stato denunciato alle autorità competenti.
Carne di cavallo in Italia: la petizione per chiederne lo stop
Alla luce di quanto emerso dall’indagine sotto copertura condotta da Animal Equality e tenendo conto del profondo coinvolgimento del nostro Paese in queste dinamiche, l’associazione ha lanciato una petizione (che si può firmare qui) per chiedere al Governo lo stop definitivo alla macellazione di cavalli in Italia. Un traguardo già raggiunto da altri Paesi, come ad esempio la Grecia, che ha vietato questa pratica nel 2020 – tutelandoli di fatto con la stessa normativa e le tutele applicate agli animali considerati domestici.
“Proprio come i cani e i gatti con cui condividiamo le nostre vite, i cavalli sono esseri senzienti che meritano protezione. Il loro trasporto e la loro macellazione sono pratiche crudeli e incompatibili con il rispetto che meritano” dichiara Matteo Cupi, Vicepresidente di Animal Equality Europa.
Firma la petizione per lo stop alla macellazione di cavalli in Italia

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