Cavallo preso a calci per festeggiare il Santo

Promiseland -

Alla processione di San Giovanni Battista a Quartu Sant’Elena un cavallo si accascia per il caldo e per la fatica e viene preso a calci: non è questo il modo di celebrare i Santi. La processione di San Giovanni, che si tiene ogni anno a Quartu Sant’Elena in Sardegna per festeggiare la giornata dedicata al […]

Alla processione di San Giovanni Battista a Quartu Sant’Elena un cavallo si accascia per il caldo e per la fatica e viene preso a calci: non è questo il modo di celebrare i Santi.
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La processione di San Giovanni, che si tiene ogni anno a Quartu Sant’Elena in Sardegna per festeggiare la giornata dedicata al Santo, dovrebbe essere un evento di raccoglimento, festa e preghiera ma si è trasformata in un momento di abuso, sopraffazione e dominio da parte dell’essere umano come denunciano le cronache locali.
Alla fine di luglio il caldo è torrido anche in Sardegna e i cavalli preparati e bardati per trainare i pesanti carri della processione sono sfiniti dal caldo e dal peso. Ma devono fare bella figura per la sfilata alla quale assistono tutta la città e tanti turisti. Devono essere lucidi, obbedienti e performanti. Ed ecco che durante la strada uno dei cavalli stramazza a terra sfinito dal caldo. E in nome di una festa che di santo ha conservato solo il nome lo si batte e lo si prende a calci per farlo rialzare e riprendere il cammino.
quartu processione di san giovanni
Sono diversi i punti di vista che ci portano a condannare e denunciare il maltrattamento nei confronti di un animale che si è arreso a un malessere dovuto a stanchezza e calura. Il primo è il reato nei confronti di un essere vivente e senziente costretto in condizioni di schiavitù e obbligato a trainare per chilometri una carrozza carica di persone. Seguono il pessimo messaggio dato a tutti i partecipanti soprattutto ai bambini presenti. Infine stupisce il fatto che al momento non risulta che le istituzioni e il Sindaco di Quartu Sant’Elena Stefano Delunas abbiano stigmatizzato l’episodio e neppure è noto se la Polizia Municipale sia intervenuta per fermare questa violazione e se sono stati presi provvedimenti, essendo la manifestazione presidiata come previsto dai regolamenti comunali.
La redazione di Promiseland si unisce alle voci di chi lotta per i diritti animali per chiedere ai presenti di rendere pubblici i video e le immagini del maltrattamento; si augura che alla luce di questo incivile episodio il Sindaco vieti l’uso di carrozze trainate da cavalli. Gli animalisti da anni ripetono a chi, sordo ad ogni logica di giustizia, civiltà e principio etico, si ostina a sfruttare animali e cavalli per trainare carrozze e attrezzi: “Gli animali non sono autobus né trattori”.
Fonte: www.promiseland.it

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