Tutti noi possiamo agire per combattere la crisi climatica, semplicemente apportando 6 cambiamenti minimi nel nostro stile di vita: a suggerirlo è uno studio condotto dall’Università di Leeds, e verificato dagli esperti della società di ingegneria globale Arup e della rete globale di città C40. Quello che emerge è che il futuro del Pianeta è nelle mani della popolazione mondiale, e le azioni individuali avranno un ruolo rilevante nella salvaguardia dell’ambiente da qui al 2030.
Si calcola, infatti, che il 25-27% dei risparmi sulle emissioni necessari in questo decennio per evitare il crollo ecologico sia in mano ai cittadini, ma il dato è ampiamente sottostimato, perché tutti possiamo avere un’influenza indiretta su grandi porzioni del restante 73%. La popolazione, infatti, indirizza anche le scelte di governi e industrie, semplicemente attraverso la domanda di beni o servizi.
Take the Jump: il nuovo movimento globale per il clima
Lo studio è stato pubblicato in questi giorni, per promuovere il lancio di “Take the Jump“, un nuovo movimento globale per la salvaguardia dell’ambiente, che invita la popolazione ad agire, apportando piccoli cambiamenti nel proprio stile di vita.
Una campagna globale che arriva proprio a ridosso dell’ultimo report dell’IPCC sui cambiamenti climatici, secondo il quale ci resta pochissimo tempo per agire, e stiamo già vivendo gli effetti di una crisi climatica quasi irreversibile. Gli scenari prospettati sono quanto mai catastrofici, ma sempre più realistici e concreti. L’emergenza climatica riguarda l’intero Pianeta, e le azioni per contrastare l’innalzamento delle temperature devono necessariamente coinvolgere tutti. Ma quali sono le azioni concrete da mettere in atto subito?
Take the Jump: 6 cambiamenti da mettere in atto oggi stesso
La nuova campagna globale per il clima invita all’azione tutti, nessuno escluso. Partendo da quello che mangiamo, passando per la scelta dell’abbigliamento fino alle forniture energetiche, ecco cosa possiamo fare:
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- Scegliere una dieta plant-based e ridurre gli sprechi;
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Acquistare non più di tre nuovi capi di abbigliamento all’anno;
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Utilizzare i prodotti elettrici per almeno sette anni prima di sostituirli;
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Non prendere più di un volo a corto raggio ogni tre anni e un volo a lungo raggio ogni otto anni
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Sbarazzarsi dei veicoli a motore personali, laddove possibile; in caso contrario, cercare di utilizzare il proprio veicolo il più a lungo possibile;
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Cambiare il sistema, scegliendo di passare a un’azienda di energia pulita o di isolare la propria abitazione.
Naturalmente, gli impegni proposti sono diversi e diversamente accessibili, proprio per poter coinvolgere il maggior numero di persone possibile. Quello che è certo, è che tutti siamo chiamati ad agire. Secondo gli esperti, se le persone dei Paesi più ricchi mettessero in pratica questi 6 piccoli cambiamenti, le emissioni globali potrebbero essere ridotte del 25-27%.
“La nostra ricerca mostra che tutti noi, dai politici, ai capi delle città e delle imprese ai singoli cittadini, abbiamo un ruolo importante da svolgere – dichiara Ben Smith, direttore del cambiamento climatico di Arup, che ha condotto l’analisi – Ed è chiaro che ci sono molte cose che possiamo fare come individui: questo è uno dei punti di partenza più facili e veloci”.
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Immagini: takethejump.org
Laura Di Cintio

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