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Climate change: il 77% dei giovani vuole indicazioni a riguardo sui menu

Sono quelle più giovani le generazioni più consapevoli del climate change e della sua connessione con quello che mangiamo: per questo, la Gen Z e i Millenial risultano coloro che più di tutti, anche al ristorante, vorrebbero indicazioni chiare sull'impatto ambientale del cibo.

Ormai si sa, i giovani sono i più consapevoli del climate change e dell’impatto ambientale di quello che mangiamo: lo dimostra anche un sondaggio condotto di recente, secondo il quale il 77% dei Millenial e della Gen Z  vorrebbe che i ristoranti fossero più chiari sull’impatto che i diversi alimenti hanno sull’ambiente. Lo studio è stato condotto dall’agenzia internazionale di ricerche OnePoll coinvolgendo 2 mila persone appartenenti a diverse generazioni.

Ben un quinto della Generazione Z e dei Millennial ha selezionato l’impatto ambientale tra i cinque fattori più importanti a guidare le ordinazioni di cibo, mentre solo il 7% degli appartenenti alla Generazione X e dei Baby Boomer ha considerato questo fattore come rilevante. Forse perché, in generale, i giovani risultano più informati sull’essenza stessa del climate change, ma anche dell’impatto di ogni singolo cibo: il 62% dei giovani ha dichiarato di essere “molto” o “abbastanza” consapevole di questo aspetto, contro il 42% degli intervistati appartenenti alla Gen X e dei Baby Boomer.

Dal sondaggio emerge che anche l’indicazione “vegano” o “vegetariano” influenza positivamente la scelta dei più giovani, tanto che ben il 39% opta per un piatto indicato come vegan (contro il 15% delle generazioni più anziane), mentre un piatto indicato come vegetariano attrae il 34% della Gen Z e dei Millennial, rispetto al 17% della Gen X e dei Baby Boomer.

Giovani e consapevolezza ambientale: l’alimentazione vegetale come fattore chiave

Quanto emerso da questo sondaggio non è una novità, visto che già altre ricerche hanno evidenziato la consapevolezza che i più giovani hanno dell’impatto ambientale ed etico di quello che portiamo in tavola: per esempio, secondo un sondaggio ben il 70% dei giovani e giovanissimi prevede di rimanere (o diventare) vegan nei prossimi 5 anni. In questo caso parliamo della fascia della popolazione che va dalla pre-adolescenza fino a circa 20 anni, all’interno della quale è già molto forte la presa di coscienza sulla questione ambientale e la sua connessione con quello che mangiamo, anche grazie al “fenomeno Greta Thunberg”.

Ma non solo: secondo un’altra ricerca, più della metà dei giovani si vergogna a consumare latticini in pubblico, a causa del loro impatto ambientale devastante; oltre il 75% dei giovani intervistati si è detto preoccupato per il futuro del Pianeta, e più di un quarto ritiene che eliminare i prodotti di origine animale sia la scelta migliore per l’ambiente. E se ciò non dovesse bastare, il 60% si dice favorevole a una tassa sulla carne, per disincentivarne il consumo.

Leggi anche: Le etichette climatiche incoraggiano a mangiare meno carne: lo studio


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