Alle ore 2 del 26 novembre, 2002 delle cellule anonime dell\’ALF e dell\’ELF hanno fatto visita all\’allevamento da pelliccia dei fratelli Mindek (4200 Shannon Road) a Harborcreek, Pennsylvania. Prima che svanisse la notte, è stato appiccato un grosso incendio che ha completamente distrutto i depositi di mangime dell\’allevamento e il loro contenuto, causando un grave danno finanziario.
L\’ALF aveva già preso di mira questo allevamento liberando 200 visoni in maggio e più di 50 in settembre.
Lavorando insieme, le cellule ALF ed ELF hanno demolito i depositi di mangime di un luogo in cui si praticano torture sistematiche e dove ogni anno vengono uccise mille creature innocenti – esseri viventi che pur possedendo le stesse caratteristiche emotive e fisiologiche degli animali domestici d\’affezione, si vedono ancora negata ogni ragionevole attenzione e sono relegati ad una penosa \”esistenza\” in piccole gabbie metalliche dove possono a malapena muoversi.
Imprigionati nelle fattorie da pelliccia , queste creature solitarie sono costrette a sopportare la reclusione intensiva per tutta la loro vita, inoltre, spesso, vivono stipate insieme ai loro stessi escrementi e alla malattia che incombe sulle gabbie di tutti i vicini condannati. In natura questi animali vivono in vasti territori che comprendono molte miglia. Malgrado ciò, in un allevamento da pelliccia come questo, molti visoni, che sono tra l\’altro creature semi acquatiche, \”hanno a disposizione\” meno di 24 cm di spazio, vivono nel timore del filo metallico, esposti a un incredibile numero di malattie, al cannibalismo e alle intemperie.
Ma il visone resta essenzialmente un animale selvatico, perciò queste miserevoli condizioni producono in lui uno stato di afflizione cronica, inimmaginabile per gli esseri umani. Lo stress provoca seri problemi psicosomatici che sono all\’origine di disturbi del comportamento come l\’automutilazione, il cannibalismo e un incessante attività motoria e di graffio nel tentativo di fuggire dalle loro prigioni.
Dopo aver sperimentato per 6 mesi il caldo feroce, il sudiciume, la reclusione intensiva e altre amenità proprie delle baracche da visone, essi vengono gassati uno per uno, fulminati con elettrodi oppure il loro collo viene spezzato. Se sono geneticamente superiori, restano nell\’allevamento a tempo indeterminato nelle condizioni su descritte, per poi essere uccisi quando non più utili, con le stesse modalità di tutti gli altri.
Le cellule ALF ed ELF hanno testimoniato ogni aspetto di questa situazione e, oltre ad agire in modo diretto contro questo allevamento, sentono il dovere di porre questo quesito al pubblico.
Permetteremo a questa incresciosa situazione di continuare ad esistere se al posto del visone nord americano ci fossero dei gatti, dei cuccioli o i cani che noi accudiamo? Chiaramente, no. Una brutalità è sempre tale – questi animali hanno gli stessi diritti basilari di quelli che noi chiamiamo nostri amici e che la legge difende. Così, di fronte a questa accecante ipocrisia, memori della loro reale sofferenza, ci prendiamo carico di assicurare a chi non può difendersi da solo la giustizia e la compassione che la legge trascura di imporre.
Il valore economico di un corpo morto o un frivolo articolo di lusso non possono essere comparati al valore inerente di una vita – perciò uccidere per motivi superflui è assolutamente ingiusto. Questo fatto è riconosciuto dalla gran parte del resto del mondo, e in vari casi, gli allevamenti da pelliccia sono stati vietati da governi del \”primo mondo\”. E\’ tempo per i paesi civilizzati e per i terroristi collaudati, gli Stati Uniti, di fare lo stesso. Se questo non accadrà, l\’inesorabile battaglia in difesa della vita innocente proseguirà.
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L\’ELF ha preso parte a questa azione a favore della Terra, perché gli allevamenti, con i loro scarichi di escrementi e rifiuti, costituiscono una fonte rilevante di inquinamento delle acque circostanti e delle falde freatiche. Basta il solo rapporto di dipendenza reciproca tra il commercio di pellicce e l\’incubo ecologico costituito dall\’industria agricola e da altre nefaste forme di agricoltura basate sugli animali, a spingerci ad agire senza indugio a difesa della vita sulla Terra. Se i proprietari dell\’allevamento distrutto volessero essere lasciati in pace, potrebbero chiudere in modo definitivo la loro struttura, fornendo una prova sicura di questa loro decisione. Se la chiusura avvenisse subito – questo comunicato è rilasciato al pubblico INALTERATO – ciascun appartenente alle cellule responsabili dell\’azione si autodenuncerà. Se ciò non accadesse, il resto dell\’allevamento di visoni sarà distrutto. Anche altre aree dell\’allevamento potrebbero essere colpite.
A difesa della vita,
A.L.F. / E.L.F.
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Nel giugno del 2002, un\’altra cellula anonima ha visitato il Lawrence Dana Fox Ranch in Erie PA (9129 Station Road). Le insegne dell\’allevamento sono state rimosse e tutte le volpi sono state liberate. Nessuna di esse è stata ritrovata.
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Inoltre l\’ALF ha rivendicato la responsabilità della liberazione di una dozzina di visoni da allevamento e della distruzione delle insegne del Main Mink Ranch (RR 2/Route 60) a Gerry, NY, in settembre.
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A nome di un\’altra cellula anonima dell\’Earth Liberation Front, rivendichiamo anche la distruzione di due raccolti sperimentali di grano transgenico nel nord ovest della Pennsylvania. Entrambi (BT e Roundup-Ready) sono stati distrutti e resi inutili anche al fine di produrre semi per future piantagioni. Il proliferare degli OGM e il crescente impiego di pesticidi tossici nelle nostre bioregioni, costituiscono una minaccia senza pari all\’integrità biologica e alla diversità del nostro ecosistema, perciò hanno iniziato a incontrare la giusta resistenza. Alcuni raccolti OGM o manipolati dall\’ingegneria genetica, piantati in quest\’area a partire da maggio, sono stati colpiti dagli eco-attivisti.
Traduzione a cura di anarcotico.net
Tratto da: http://www.anarcotico.net/news/ecoanimalnews.html
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