Conferenza stampa M5S: stop a macelli e allevamenti

Promiseland -

Alla Camera dei Deputati conferenza stampa per la presentazione di un pacchetto di tre proposte di legge a favore del maggior controllo all’interno degli allevamenti italiani. Lunedì 20 marzo alla conferenza stampa ripresa in diretta streaming, gli onorevoli Paolo Bernini, Mirko Busto, Matteo Mantero M5S e Marco Zullo M5S Europa alla presenza di Giulia Innocenzi e […]

Alla Camera dei Deputati conferenza stampa per la presentazione di un pacchetto di tre proposte di legge a favore del maggior controllo all’interno degli allevamenti italiani.

Lunedì 20 marzo alla conferenza stampa ripresa in diretta streaming, gli onorevoli Paolo Bernini, Mirko Busto, Matteo Mantero M5S e Marco Zullo M5S Europa alla presenza di Giulia Innocenzi e Luca Nicotra di Avaaz.org (che ha raccolto online in soli quattro giorni 80.000 firme contro gli allevamenti lager) hanno presentato un pacchetto di tre proposte di legge a favore del maggior controllo in questi luoghi: telecamere all’interno delle strutture, come in Francia; rotazione obbligatoria dei veterinari per migliorare i controlli ed evitare favoritismi e illeciti; etichettatura trasparente dei metodi di allevamento.
Può essere considerato un successo se per la prima volta il tema dei metodi utilizzati negli allevamenti intensivi è stato oggetto di una discussione politica, grazie anche ai video realizzati sotto copertura da attivisti ai quali si sono aggiunti i reportage di Giulia Innocenzi, che con il suo programma televisivo “Animali come noi“, in onda su Rai2, grazie all’audience e al web ha smosso coscienze, politici, consumatori, allevatori e commercianti.
Intervistata da Promiseland, la giornalista racconta la sua soddisfazione: “Poter porre al centro un argomento di cui prima non si parlava e di cui ora si discute è per me il valore del lavoro giornalistico e della televisione. Le immagini dei maiali maltrattati e ammassati, degli animali morenti lasciati abbandonati sono state viste da centinaia di migliaia di persone, molte delle quali non sapevano nulla dell’argomento. La giornata di oggi, dalla denuncia alla proposta, è la realizzazione massima dell’obiettivo del mio mestiere: mettere al centro dell’attenzione un argomento e raggiungere risultati concreti“.
In una sola puntata il reportage di Giulia Innocenzi ha rimbalzato tutto lo squallore e l’orrore di quelle prigioni e la sofferenza e disperazione degli animali. In pochi minuti di riprese il male dell’industria della carne è stato sotto gli occhi di tutti: spazi strettissimi, mancanza di acqua, trascuratezza e incuria, animali malati e altri morti, sudiciume, controlli sanitari pressoché inesistenti, abuso di farmaci, maltrattamento.
Come possiamo pensare a una realtà diversa se l’Italia nel 2015 aveva un “patrimonio” suinicolo totale di 8.683.190 capi? (dati ERSAF Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste).
Tutta la Redazione di Promiseland, nata per diffondere il veganismo e le scelte cruelty free, ritiene un atto dovuto rivelare la realtà di allevamenti e mattatoi. Sottolineiamo come esista una profonda ingiustizia anche nel migliore allevamento estensivo che comporta a sua volta la peggiore forma di maltrattamento e abuso: quello legalizzato dell’uccisione di un essere vivente. Il nostro fine non è quello di lottare per garantire una carne più sana con una etichettatura trasparente, ma è quello di accompagnare chi segue Promiseland alla consapevolezza che non è necessario mangiare la carne per vivere e che un cambiamento si può fare, anzi è più che mai necessario.
Smettere di alimentarsi di sofferenza animale non è traumatico, al contrario porterà a scoprire il vero gusto della vita. Facciamo nostra la celebre frase di Tom Regan, grande filosofo dei diritti degli animali scomparso di recente: “Non vogliamo gabbie più grandi, vogliamo gabbie vuote“. Come lui pensiamo che non è sufficiente essere gentili con gli animali e non è abbastanza evitare di essere crudeli con loro: a loro dobbiamo riconoscere il diritto a una vita libera e dignitosa.
Se nel corso delle prossime puntate del programma riusciremo a guardare gli animali con uno sguardo empatico, leggeremo nel profondo dei loro occhi la disperazione e a volte una rassegnazione che ci colpiranno e ci daranno il coraggio di cambiare noi stessi per poi cambiare quello che è ingiusto.
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