Prendi un gruppo di chef agguerriti, una gara a eliminazione e un’unica, grande caratteristica: tutti i piatti cucinati saranno 100% vegetali. Peeled è il primo cooking show vegano degli Stati Uniti e debutterà questa estate con un format che ricalca fedelmente quello dei più acclamati programmi tv sulla cucina, ma in una veste completamente plant-based.
La produzione è guidata da vKind, la più grande piattaforma vegana degli Stati Uniti, e segue l’enorme successo ottenuto dal concept in un singolo episodio pubblicato su YouTube, vKind Vibes. Insomma, un po’ MasterChef, un po’ TopChef, ma con un animo 100% veg: Peeled coinvolgerà infatti soltanto chef professionisti vegani che si sfideranno l’uno contro l’altro, e che saranno giudicati da una giuria altrettanto vegana.
“Come vegano e buongustaio, ho sempre avuto un rapporto di amore-odio con i programmi di cucina – afferma Star Simmons, fondatore di vKind e creatore di Peeled – Questo programma consente a vegani e vegetariani di godersi nuovamente i programmi di cucina e offre alle arti culinarie plant- based una piattaforma da prendere sul serio“.
Cooking show vegano: cosa ci aspetta?
Sicuramente Peeled prende spunto dai celeberrimi programmi di cucina, che da anni riscuotono un enorme successo. Qui, però, i concorrenti prenderanno parte a una serie di sfide e, a detta degli organizzatori, si cimenteranno in una serie di elementi competitivi mai visti nei cooking show. Il tutto, per ottenere il titolo di “Hottest Vegan Chef” e un grosso premio in denaro, da devolvere a un ente di beneficenza.
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E cosa dire sulla location? Il programma è stato girato a Las Vegas, alla Vegas Vegan Culinary School and Eatery, nota per essere la prima scuola di cucina completamente vegana degli Stati Uniti. In attesa dell’inizio dello show, i concorrenti verranno presentati al pubblico attraverso brevi video sul sito web e sul canale YouTube di vKind. Gli episodi saranno trasmessi sui canali americani, in streaming su UnchainedTV, ma anche su Roku, Apple TV e Amazon Fire.
La cucina vegan conquista dunque la tv, con un intero programma dedicato: una scelta che rispecchia sicuramente il sentiment comune, mentre il consumo di prodotti alternativi a quelli animali è alle stelle e perfino programmi mainstream come MasterChef ospitano concorrenti vegan. Ha fatto discutere di recente la scelta di Alex Lenghel, concorrente dell’edizione rumena dell’acclamato programma, che ha scelto di abbandonare la gara quando gli è stato chiesto di cucinare un piatto a base di carne.
E l’Italia?
Il nostro Paese, ancora una volta, sembra rimanere indietro rispetto ad altri quando si parla di scelta vegan e promozione della stessa. Certo, si affacciano timidi in televisione alcuni volti noti della cucina in chiave vegetale – come Carlotta Perego, nota come Cucina Botanica, che ha partecipato come ospite in una puntata di Bake Off Italia – e qua e là si sente parlare di vegani e di alimentazione senza derivati animali. Anche il lavoro di chef vegani come Emanuele Di Biase – che ha portato la scelta veg nel documentario Rai “Food Revolution – Il futuro del cibo” – contribuisce enormemente alla causa. Anche il format tv VEGANOK Academy, andato in onda sul digitale terrestre e sul canale Sky 5012, ha contribuito alla diffusione della scelta veg sul piccolo schermo.
Eppure, la strada da fare è ancora tanta: soprattutto in televisione, si guarda alla scelta vegan con sospetto, quasi con diffidenza. Lo spazio dato ai professionisti del settore è insignificante, se paragonato al coinvolgimento di personaggi che hanno a che fare con la cucina tradizionale. Cucinare piatti 100% vegetali in televisione, in Italia, è ancora visto come una stranezza, e gli chef vegani sono coloro che propongono alternative light ai piatti di tutti i giorni. Beh, niente di più sbagliato: la cucina vegan non tralascia i piaceri della tavola ed è arrivato il momento di darle lo spazio che merita, anche sugli schermi televisivi nazionali.
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Laura Di Cintio
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