Il prossimo 25 novembre ricorrerà, come d’abitudine, la Giornata Mondiale contro la Violenza sulle Donne, un’occasione per sensibilizzare su un tema ancora molto problematico anche nel nostro Paese e a cui Coop Alleanza 3.0, lodevolmente, ha scelto di contribuire con una personale campagna brandizzata: tutto molto bello, se non fosse che la campagna “Noi ci spendiamo, e tu?” – che ha anche come obiettivo la diffusione del numero d’emergenza anti-violenza 1522 – campeggi prima di tutto sulle confezioni di latte vaccino.
Ora: non serve certo avere una visione del mondo anti-specista e vegana per comprendere che la produzione di latte – pure in contesti in cui le vacche non subiscono violenze – sia comunque e in qualsiasi caso un abuso sui corpi di esemplari femmine di animali. Le vacche di certo non sono venute al mondo per produrre latte a dismisura per noi, e noi non abbiamo bisogno di consumarlo, anzi. Siamo l’unica specie che assoggetta un’altra per bere il suo latte, per di più in età adulta, sottraendolo ai cuccioli a cui sarebbe destinato.
Fa scuotere il capo, quindi, che per tutto il mese di novembre i clienti Coop diranno insieme alla catena un forte e necessario no alla violenza sulle donne, sostenendo però al contempo quella che viene perpetrata quotidianamente su altri individui di genere femminile. Un paradosso specista, una visione distorta che ai più fa dimenticare come si stia combattendo una battaglia anti-violenza dietro la vendita di un prodotto figlio di una violenza sistematica e taciuta su esemplari femmine non umani.
Ci riserviamo quindi di prender le distanze da un’iniziativa a favore del solo genere femminile umano, portata avanti a discapito di tante altre “femmine” di cui però ci interessa poco o nulla.
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Credits: Coop Alleanza 3.0

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