C’è chi ricorda stagioni estive ancora più torride, ma una volta le nostre case non erano certamente così ricche come lo sono oggi di elettrodomestici ed impianti di climatizzazione \”mangiacorrente\”, e così il caldo di quest’anno non ha dovuto aspettare le statistiche mediche per collassi e insolazioni di fine stagione per dimostrare che nonostante la tecnologia l’uomo non può ancora vincere sulla natura, anzi, con la crisi energetica d\’inizio stagione, quest’anno la tecnologia si è dimostrata decisamente inferiore.
Stiamo parlando dell’Italia e della sfiorata crisi energetica avutasi con i diversi black-out registrati in città del nord come in città del sud a causa dell’eccessivo uso di corrente elettrica dovuto soprattutto alla smisurata attivazione d\’impianti di ventilazione forzata e climatizzazione artificiale ad alimentazione elettrica causa un clima straordinariamente tropicale. Ebbene, è questa l’occasione giusta per attirare nuovamente l\’attenzione sul risparmio energetico o meglio sull\’uso sostenibile delle fonti energetiche ed in particolare sul \”solare\”, una tecnologia che la ricerca vanta essere oggi tra le più avanzate tra quelle alternative, sostenibili per eccellenza, ma che purtroppo in Italia non trova giusta e sufficiente applicazione pratica oltre che teorica, tanto che, paradosso dei paradossi, mentre dal sole potrebbe venire la soluzione più low-cost al problema della carenza energetica, oggi dal sole viene la causa principale di crisi energetica: i black-out per eccessivo consumo elettrico a causa della eccessiva attivazione d\’impianti di \”difesa artificiale\” dal caldo tropicale.
Diversi i disagi a causa dei black-out improvvisi. Elevatori bloccati (e si sa quanto in Italia soprattutto gli elevatori siano inadatti a situazioni di emergenza a causa della loro ancora elevata insicurezza contrariamente a quanto previsto dal D.P.R. 162/1999), elettrodomestici spenti all’improvviso, cene saltate a causa di forni impazziti, comunicazioni in cordless improvvisamente interrotte, personal computers saltati… insomma, un mondo che ormai senza corrente elettrica è un mondo paralizzato, ma un mondo che soprattutto quando la mancanza di energia elettrica significa un mondo di tenebre, è pericoloso soprattutto per la microcriminalità improvvisata dall’oscura occasione, proprio come è accaduto all’amica Gabriella Conticello di Roma la sera del 3 luglio intorno alle ore 21.30 quando di ritorno dal footing serale in Villa Glori si è trovata a soccorrere un anziano scippato da balordi che hanno approfittato del black-out improvviso per sottrarre oltre che danari anche salute a chi ne aveva di entrambi ben pochi.
E’ da anni che l’Italia sa di non avere sufficiente produzione elettrica atta a soddisfare le richieste di consumo ma cosa si fa in merito, al di là della politica internazionale che oggi vuole fonti energetiche alternative soprattutto per fini di sostenibilità ambientale? Beh, poco o nulla, anzi, si può dire che paradosso nel paradosso, proprio il paese del sole, il nostro, l\’Italia, è tra gli ultimi in Europa ad utilizzare il \”solare\”. Il Protocollo di Kyoto si aspetta di giungere entro il 2010 ad un -5% della produzione globale dei gas-serra, ma sono ancora enormi le difficoltà e non tutti i Paesi firmatari si stanno effettivamente attivando in merito. Solo alcuni di essi hanno scelto ad esempio il \”solare\” quale via migliore alla risoluzione sostenibile della crisi energetica a livello globale, ma se in Europa sono solo Grecia (con 240mq/1000ab), Austria, Germania e Olanda a fare uso adeguato di pannelli solari, la media europea è tuttavia di circa 25mq/1000ab con quella italiana ancora inferiore a 4,5mq/1000ab… e non si badi al progetto di finanziamento \”10mila tetti fotovoltaici\” perché l’insuccesso del progetto è dato dal fatto che chi ne usufruisce potrebbe fare anche a meno del finanziamento pubblico: il progetto è un progetto per ricchi e non per la famiglia media italiana a reddito medio e basso… con l’euro poi, ancora più basso.
L’Italia, dunque, tra le ultime in Europa a fare ricorso al \”solare\” e prima in Europa per importazione di energia elettrica, 15-20% del consumo totale su una capacità potenziale di produzione di quasi 80mila Mw, senza considerare l’elevato impatto ambientale delle centrali di produzione che sono per lo più obsolete e quindi causa di ulteriori consumi energetici sebbene indiretti, a causa degli inquinamenti ambientali.
Dal sole dipende praticamente tutto sul nostro pianeta, la metereologia, la vitalità della natura e dell’antroposfera, ma se ne continua a sottovalutare l’infinito potere energetico. Il sole riversa sul nostro pianeta tutti i giorni una quantità incalcolabile di questa energia che se fosse opportunamente recuperata e convogliata mediante tecnologie tra l’altro già disponibili, ci permetterebbe di guardare ai combustibili fossili (petrolio e carbone in particolare) come a dei semplici accessori di cui fare a meno. La natura in genere ma soprattutto le piante hanno imparato a sfruttare pienamente questa energia facendone la fonte primaria per la propria sopravvivenza. Gli alberi poi, ed in particolare le sequoie giganti, ci hanno addirittura dimostrato che la vita, anche se soltanto nutrita con acqua e sole può durare millenni senza mai morire. L\’uomo invece fatica ancora a prendere coscienza delle enormi possibilità \”vitali\” offerte da questa infinita, potente, pulita fonte di energia che è l’energia solare, tra l’altro gratuita. Beh, approfittiamone prima che anche il sole ne chieda riscontro o stufo della nostra inutile intelligenza decida di smettere di brillare.
Testo di Thomas Allocca
Tratto da: www.wooden-architecture.org
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