Attrice, regista, autrice, conduttrice e ora anche socia onoraria di AssoVegan – Associazione Vegani Italiani Onlus. Daniela Poggi da sempre amata dal grande pubblico del cinema, del teatro e della televisione, festeggia i suoi 40 anni di carriera con il film “L’Esodo”del regista e sceneggiatore Ciro Formisano, aggiudicandosi premi e riconoscimenti per la sua straordinaria interpretazione. Ecco l’intervista a cura di Renata Balducci presidente di AssoVegan.
“L’Esodo” è tratto da una storia vera e racconta la storia di Francesca interpretata di Daniela Poggi.
Francesca è una donna distinta oramai giunta ad una età in cui, con l’entrata in vigore della Legge dell’ex Ministro Fornero, è troppo giovane per la pensione ed è troppo avanti con gli anni per un nuovo lavoro e conosce improvvisamente la miseria dopo aver lavorato un’intera vita.
Daniela, conosciamo la tua sensibilità e la tua costanza nel dedicarti agli ultimi. Cosa ha significato per te interpretare questo ruolo ?
Ha significato tantissimo perché ho interpretato uno straordinario ruolo femminile, cosa difficile da ottenere nel mondo del cinema di oggi; è un ruolo all’interno di un film impegnativo, profondo intenso che ha per protagonista una donna vera, reale, non un personaggio di finzione. Il fatto di dare voce attraverso la protagonista Francesca a quella che è stata la realtà degli esodati, di tante persone che si sono trovate in questa situazione, è motivo di grande orgoglio per me. Nella fase di preparazione del personaggio ho sofferto molto perchè leggendo il copione e le testimonianze che il regista e autore Ciro Formisano aveva raccolto, dentro di me è cresciuta una grande rabbia per l’ingiustizia di quella scelta politica e grande dolore per le persone che quella scelta l’hanno subìta. Mi sono immedesimata e mi sono chiesta come hanno fatto a resistere e sopravvivere.
Uomini e donne traditi e dimenticati dal proprio Paese, perdita di dignità e di posizione sociale. Con quali occhi guardavi prima questo scenario e come lo guardi oggi dopo aver vestito i loro panni ?
Ho sempre avuto gli occhi aperti. Non sono mai stata una persona chiusa in sé stessa o poco attenta. Come attrice, l’osservazione del mondo, delle persone, delle facce, dei gesti, è sempre stata un’attività fondamentale da cui trarre spunto o ispirazione nell’interpretazione di un personaggio. La povertà è un dato di fatto nel nostro paese da troppi anni. Il nostro, è un paese che si è ritrovato in ginocchio, fatto di persone che hanno dovuto cambiare stile di vita e rapporto con gli altri e con la società. Ci siamo tutti dovuti ridimensionare a fronte del disagio economico dilagante e fare i conti con una nuova prospettiva: non potersi più permettere un viaggio, una cena al ristorante…insomma l’Italia è cambiata. Vedere queste persone alla Caritas o che vanno a frugare nei cassonetti, di notte nelle strade è straziante…ovunque c’è questa povertà che lacera vita e anima. Può succedere che l’unica chance che hai, è di andare a chiedere le elemosina. Io credo che sia importante guardare negli occhi queste persone e capire se qualcosa si può fare. In questo contesto, gli esodati hanno dimostrato, una enorme dignità.
Le tue emozioni e la tua concretezza non hanno confini e conosciamo bene la tua scelta di vivere in armonia con tutto ciò che ti circonda. Stiamo parlando della tua scelta vegan. Come è maturata questa scelta in te e come ti fa sentire ?
È una scelta iniziata tanti anni fa, 30 anni fa. Inizialmente ero vegetariana. Negli ultimi 4 anni ho fatto il passo decisivo verso il veganesimo. Mi sento bene, sono molto più felice, sono serena con me stessa, sono felice di non far parte di una filiera di morte. Sono grata di poter contribuire a fornire un punto di vista in uno scenario di sempre maggiore consapevolezza portando la mia testimonianza e il mio pensiero agli altri e sono felice di sapere che nella mia vita “non uccido”. Sono orgogliosa di non far parte di coloro che tolgono a questo mondo altre vite.
È una scelta che implica cambiamenti in ogni gesto del proprio quotidiano. Per te che sei un’attrice , è stato difficile ? Pensiamo ad esempio al mangiare spesso fuori casa piuttosto che al vestirsi …
È basilare avere una coerenza anche nell’abbigliamento, nel modus vivendi. Il veganismo è una filosofia di vita che ti porta ad essere più solare, gioiosa, più luminosa. Ora non mi sento più diversa: all’inizio c’è stata qualche difficoltà perché le persone, quando scoprivano questo mio aspetto, tendevano ad allontanarsi. È successo e continua a succedere che magari mi escludono in quelle circostanze in cui la differenza tra la mia scelta e la loro è evidente come ad esempio l’invito per una cena al ristorante… ma di questa situazione sono contenta perchè mi ha permesso di incontrare un altro universo di persone che la pensano come me e insieme, uniti possiamo fare tantissimo. Sentirmi tutt’uno con il mondo che mi circonda fatto vite umane e non umane, è l’unica possibilità di vita che ho.
Associazione Vegani Italiani Onlus , AssoVegan, ha deciso di conferirti la nomina di Socia Onoraria per il tuo impegno a favore dei senza voce e la tua presenza in ogni contesto ove tali diritti solo rappresentati. Come hai accolto questa notizia ?
È un riconoscimento che mi rende molto molto orgogliosa e di cui sono grata con tutto il mio cuore. Spero di non deludere mai l’Associazione e di essere all’altezza del ruolo. Sono a disposizione per qualunque testimonianza per portare avanti il nostro pensiero comune di un mondo migliore, un mondo di luce, pace e armonia nel rispetto di tutte le vite e di tutti gli esseri viventi.
A Daniela Poggi i migliori auguri dalla nostra redazione per questi suoi primi 40 anni di carriera e un grazie per il suo impegno verso gli ultimi e i senza voce.
Fonte: www.promiseland.it
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Umberto M.
dice:Purtroppo questa è una brutta vecchia storia…i padroni cercano sempre di mettere gli ultimi in guerra con gli altri “ultimi”…Molto spesso quando dico di seguire uno stile di vita vegano, i cosiddetti “compagni” mi danno del “radical chic” e mi vomitano veleno addosso…Forse è vero, ci sono tanti aspetti ancora elitari nello stile di vita di chi cerca di evitare la sofferenza animale (es. di norma i prodotti vegetali costano circa da 1 euro a 2-3-4 euro in più degli stessi corrispettivi non vegani, i detersivi cruelty free e i prodotti cosmetici sono carissimi). Certo non si può cercare di fare la “democrazia del discount” per dare a tutti un pezzettino di pane e formaggio, creato con la sofferenza di altri esseri viventi. Ad ogni modo, tante riflessioni da portare avanti e un grande grazie a questa fantastica attrice!