Stronzio? No grazie!
Bambini portate i dentini al sindaco e fateli controllare.
Sembra una parolaccia, ma e’ molto peggio.
Lo stronzio e’ un elemento
radioattivo pericolosissimo contenuto nei sottomarini a propulsione
nucleare. Come difendersi dallo stronzio? La miglior strategia e’ la
prevenzione e il monitoraggio. Solo in questo modo verra’ lanciato un
segnale chiaro di vigilanza della citta’ che non potra’ essere ignorato da
chi programma le “visite” dei sommergibili atomici a Taranto.
La segretezza delle loro visite non potra’ ingannare ed eludere la
“vigilanza” dei nostri denti. I nostri denti sono delle “sentinelle
antinucleari” sempre all’erta. Perche’?
L’organismo umano scambia lo stronzio 90 (radioattivo) con il calcio: viene
cioe’ “ingannato” dallo stronzio e lo fissa nei denti considerandolo calcio.
Con un monitoraggio dello stronzio potremo sapere se i sottomarini
costituiscono un rischio per la salute nostra e dei nostri bambini.
Ma come cercare lo stronzio?
Che rapporto ci puo’ essere fra i sottomarini nucleari e i dentini da latte
dei bambini?
Il modo piu’ semplice per cercare lo stronzio e’ infatti quello di
analizzare i dentini dei bambini, quelli da latte che cadono da se’
nell’infanzia.
Se un sottomarino dovesse inquinare Taranto, lo verremmo a sapere in questo
modo.
Non solo: questa metodologia consente di ricostruire la “storia
radioattiva” di Taranto perche’ permetterebbe di andare indietro nel tempo
dato che i denti sono una sorta di “memoria storica”, di “hard disk” su cui
e’ rimasta la traccia del passato.
Lo stronzio va cercato con analisi d’avanguardia che in Italia sono diffuse
dall’Osservatorio Etico Ambientale di Trieste, con il quale PeaceLink e’ in
contatto. Oltre allo stronzio 90 le ricerche sui dentini da latte
consentono di rinvenire il plutonio e il piombo.
Per questo abbiamo proposto al sindaco di Taranto di avviare il primo
esperimento in Italia di analisi dei dentini da latte promosso da un
comune. Il progetto e’ semplice: basta che i bambini portino i loro dentini
da latte a far analizzare.
“Mamma, mi e’ caduto un dentino”
“Portalo al sindaco, ti dara’ un giocattolo”
Al posto del topolino che porta in regalo qualche ricompensa, potremmo
avere sindaci sensibili al problema della tutela dell’infanzia e della
salute di tutti. E’ un sogno? Le moderne tecnologie ci dicono che questo’
puo’ diventare realta’. Il nodo e’ la volonta’ politica.
“Mamma, mi e’ caduto un dentino”
“Portalo al sindaco, da oggi ha sostituito il topolino, lo sai?”
Questo dialogo del futuro ci piacerebbe possa nascere proprio in questa
citta’ che ha bisogno di speranza e di futuro.
Alessandro Marescotti
Presidente di PeaceLink
Scheda scientifica sul Progetto denti da latte
Il progetto di raccolta dei dentini di latte è una semplice replica di un
progetto già sperimentato e funzionante in altri paesi come l’America e la
Germania che si sono trovati a fare i conti con il problema Nucleare e la
contaminazione che da esso deriva.
Questo progetto è ispirato al lavoro del Dr. Jay Gould, direttore del
Progetto Salute Pubblica e Radiazioni (RPHP).
Analizzando i dati raccolti in 50 anni dall’Istituto Nazionale dei Tumori
USA, il Dr. Gould ha dimostrato che in più di 3.000 province USA, le donne
che vivono nelle 1.300 province nucleari sono a maggior rischio di morte
per tumore al seno.
Il Dr. Gould ha notato anche un aumento di tumori alla prostata negli
uomini che vivono vicino ai paesi nucleari
.
Perché è importante analizzare i dentini dei bimbi?
Lo Stronzio-90, radioattivo, è uno degli elementi rilasciati ed anche uno
dei più mortali. La struttura
chimica dello Stronzio è simile a quella del Calcio, con cui il nostro
corpo lo scambia accumulandolo
nelle ossa e nei denti dove continuamente emette radiazioni che provocano
il cancro.
La maggior parte dello Stronzio, nei denti dei bambini, viene trasferito
dalla madre al feto durante la gravidanza. Poiché possiamo sapere dove e
quando è nato il bambino, e dove era la madre durante la gravidanza,
possiamo determinare accuratamente dove e quando la radioattività è stata
assorbita dall’ambiente.
Per le analisi siamo entrati in contatto con Enea di Bologna, Enea di
Roma, l’Università di Urbino.
Oltre a queste realtà siamo in contatto con alcuni laboratori in Canada che
già hanno fatto questo tipo di analisi e che sono disposti a fare alcune
campionature.
———————————————————–
Scheda a cura dell’Osservatorio Etico Ambientale di Trieste
———————————————————–
Scegli i prodotti certificati VEGANOK e sostieni così la libera informazione!

Solo con la partecipazione di tutti potremo fare la differenza per la salvaguardia del pianeta.