Lepo è un’azienda italiana nata negli anni ’80 con l’intento di coniugare l’interesse per il mondo naturale con quello per la cosmesi. Da allora, l’azienda si distingue per la produzione di cosmetici quanto più possibile “naturali” e sostenibili, in linea con le richieste di un mercato sempre più “green”. Proprio in quest’ottica nasce la Crema deodorante delicata, che ha ottenuto il marchio di garanzia VEGANOK e per questo non solo è priva di derivati animali tra gli ingredienti e nel packaging, ma rispetta anche dei rigidi standard qualitativi.
Parliamo di un prodotto che promette di svolgere la sua funzione senza però ostacolare il fisiologico processo di sudorazione. La sua formulazione è senza sali di alluminio, parabeni, siliconi, PEG, EDTA e OGM, mentre il 22% del totale degli ingredienti sono prodotti da agricoltura biologica. Tra i principi attivi funzionali spiccano la zeolite, minerale microporoso di origine vulcanica dal noto potere assorbente che agisce come anti-odore, ma anche come disintossicante naturale per la pelle; il saccharomyces ferment, ingrediente naturale ottenuto dalla fermentazione della canna da zucchero con lievito di birra; controlla ed elimina le sostanze maleodoranti contenute nel sudore.
Della stessa linea cosmetica fanno parte numerosi altri prodotti, tutti certificati VEGANOK, pensati sia per la detersione che per l’idratazione del corpo e dei capelli.
Sali di alluminio nei deodoranti sì o no?
Negli ultimi anni si è molto dibattuto sull’impiego di deodoranti che contengono sali di alluminio, considerati potenzialmente dannosi per la salute. Quanto risulta fondato questo timore? Risponde la dott.ssa Erica Congiu – biologa nutrizionista coordinatrice e responsabile di BioDizionario.it.
Partiamo con il ricordare che l’alluminio ovviamente è il metallo, mentre i sali di allumino sono la forma in cui questo metallo può essere inserito in un cosmetico. Siccome gli studi sulla sicurezza di queste sostanze sono ancora piuttosto ambigui, le aziende possono “vantarsi” di impiegarli per esaltare la capacità dei loro prodotti di limitare la sudorazione e i cattivi odori, oppure possono “vantarsi” di non utilizzarli per attrarre quello spicchio di clientela particolarmente attenta alla propria salute, che per un discorso precauzionale vuole evitare queste sostanze.
Il sudore non è altro che il nostro sistema di raffreddamento. Fastidioso a volte, ma lo abbiamo per un preciso motivo. I sali di alluminio agiscono proprio come un tappo. L’azione bloccante sulle ghiandole sudoripare impedisce al sudore di uscire. La conseguenza? Il sudore ristagna. Non dimentichiamoci inoltre che il sudore è anche il mezzo grazie a cui il corpo si libera delle sue tossine e quindi, così facendo, impediamo al nostro corpo di detossificarsi attraverso l’organo più esteso che abbiamo: la nostra pelle.
Già queste premesse per me sono sufficienti per decidere che i sali di alluminio devono essere banditi dalla mia routine quotidiana; vi ricorro solo in casi di estrema necessità. Le conferme dalla scienza tardano ad arrivare e probabilmente non arriveranno mai: ci sono studi allarmanti e studi più rassicuranti e non è mai chiaro chi li finanzi.
Per approfondire questo argomento: Sali d’alluminio nei deodoranti: sì o no? La parola alla Dott.ssa Erica Congiu
Segni particolari
Questa crema deodorante non contiene alcol, proprio perché pensata per le pelli sensibili e delicate: questa sostanza può infatti avere un effetto irritante e sensibilizzante, specialmente nella zona delicata delle ascelle.
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