In un’epoca storica in cui l’inquinamento da plastica risulta una delle problematiche più grandi per il pianeta, è chiaro come ridurre il più possibile l’impiego quotidiano di prodotti imballati in questo materiale sia un imperativo morale per tutti. Ecco allora che scegliere di fare acquisti consapevoli e ragionati diventa la chiave per dare il proprio contributo alla causa: se è fondamentale optare per alimenti senza imballaggi di plastica, non bisogna dimenticare che anche parlando di cosmesi e pulizie domestiche possiamo ridurre sensibilmente la nostra produzione di rifiuti.
In particolare, parlando di pulizie, è impossibile non notare come ormai da qualche anno il trend dei detersivi alla spina abbia subito un’impennata: parliamo di prodotti di vario genere venduti sfusi, in confezioni di plastica riutilizzabili reperibili direttamente in negozio o addirittura imbottigliati in contenitori che si possono portare da casa. È ormai facile trovare dei corner adibiti a distributori non solo nei negozi specializzati in prodotti ecologici, ma anche nella grande distribuzione. Da una recente analisi, però, è emerso un leggero calo delle vendite rispetto a una decina di anni fa: segno evidente della necessità di politiche di sensibilizzazione più incalzanti.
Detersivi alla spina: perché sceglierli?
La necessità di dire addio alla plastica porta a cercare strade alternative, che molto spesso ricalcano le usanze di qualche decennio fa: basti pensare alla buona abitudine di portare da casa le borse della spesa come facevano le nostre nonne oppure, in ambito cosmetico, alla scelta di optare per assorbenti lavabili al posto dei classici usa e getta, sulla falsa riga di quelli utilizzati in passato. Allo stesso modo anche l’idea di acquistare detersivi alla spina, per quanto possa apparirci innovativa al giorno d’oggi, è nata molto tempo fa: i negozi che vendevano alimenti e prodotti sfusi sono sempre stati una realtà consolidata, sostituiti con il boom economico da supermercati e punti vendita “fast” dove acquistare qualsiasi prodotto preconfezionato e ben posizionato sugli scaffali.
Se il vantaggio dal punto di vista della riduzione dei rifiuti è il più evidente, certamente non è l’unico: scegliere detersivi sfusi risulta anche più economico, con un risparmio che arriva fino al 40% rispetto ai detersivi tradizionali. Questo è dovuto in parte alla mancanza del packaging, ma anche alla rete di distribuzione “alternativa” e all’assenza dei costi di marketing. Basti pensare che secondo un’indagine di Federconsumatori, una famiglia italiana può arrivare a risparmiare almeno 64 euro al mese e fino a 700-800€ all’anno scegliendo i prodotti alla spina in sostituzione di quelli confezionati.
Un altro vantaggio da non sottovalutare è certamente il ridotto impatto ambientale che questa tipologia di prodotti ha rispetto ai detersivi tradizionali: l’assenza di packaging, infatti, molto spesso va di pari passo con formulazioni “green” e biodegradabili rispettose dell’ambiente, ma non per questo meno efficaci. A questo proposito, non mancano le aziende che hanno scelto di aderire al rigido standard di certificazione VEGANOK e BioDizionario Approved, che garantiscono la totale biodegradabilità dei prodotti nel pieno rispetto degli animali, come il Saponificio Luigi Chizzoni.
Sì anche al fai da te, ma no ai “falsi miti”
In alternativa è possibile anche optare per prodotti fai da te: grazie al libro “BioDizionario – Guida al consumo consapevole di cosmetici, detergenti e prodotti alimentari” edito da Terra Nuova Edizioni e scritto a quattro mani dalla dottoressa Erica Congiu, biologa nutrizionista coordinatrice e responsabile di BioDizionario.it e da Sauro Martella – fondatore, tra le altre cose, del disciplinare etico VEGANOK abbiamo fatto chiarezza sull’argomento, sfatando i “miti” più comuni e dando consigli utili chi decidesse di cimentarsi nell’uso di prodotti totalmente naturali per la pulizia della casa. Per approfondire: Pulizie ecologiche e fai-da-te: facciamo chiarezza con il libro del BioDizionario.

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