Erwin Vermeulen: non colpevole!

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Il Guardiano della Baia Erwin Vermeulen dichiarato non colpevole dal giudice giapponese. 22 Febbraio 2012, Wakayama, Giappone – In un rarissimo esempio di grande coraggio, il giudice della Corte di Wakayama che ha trattato il caso del Guardiano della Baia, volontario di Sea Shepherd, Erwin Vermeulen ha dichiarato l’attivista olandese non colpevole. Questo risultato giunge […]

Il Guardiano della Baia Erwin Vermeulen dichiarato non colpevole dal giudice giapponese.
22 Febbraio 2012, Wakayama, Giappone – In un rarissimo esempio di grande coraggio, il giudice della Corte di Wakayama che ha trattato il caso del Guardiano della Baia, volontario di Sea Shepherd, Erwin Vermeulen ha dichiarato l’attivista olandese non colpevole.
Questo risultato giunge del tutto inaspettato da un sistema giudiziario che vanta una percentuale di condanne del 99%. Nel sistema giudiziario giapponese esiste una presunzione di colpa, non di innocenza. Non vi è alcun onere della prova a carico dell’accusa; è l’imputato a dover dimostrare la propria innocenza.
La maggior parte degli imputati, per evitare questa ingiustizia, si dichiara colpevole per poi chiedere il perdono. Nei pochissimi casi in cui una persona osa sostenere la propria innocenza, il giudice, generalmente, decide il caso a favore dell’accusa. Il giudice non prende in considerazione i fatti o le prove, ma quanto una sconfitta potrebbe risultare imbarazzante per l’accusa e quanto la sua personale reputazione potrebbe essere lesa da un’assoluzione.
Erwin Vermeulen è la vittima di un attacco a sfondo politico. Lo stesso giudice ha dichiarato l’insussistenza di prove a sostegno dell’accusa nei suoi confronti. È stato detenuto in una prigione giapponese per 60 giorni, in condizioni d’isolamento e con scarso nutrimento. Erwin è stato processato solo perché olandese, dato che le navi di Sea Shepherd battono bandiera olandese, e perché membro di SSCS. Le accuse di “aggressione minore” si sono basate sulla falsa testimonianza di un giovane che non è stato capace di svolgere il proprio semplice compito di controllare un ingresso del Dolphin Resort Hotel.
La Polizia delle Prefettura di Wakayama ha dimostrato la propria incompetenza nel modo in cui ha gestito l’arresto di Erwin e la successiva inchiesta. L’Ufficio del Procuratore della Prefettura di Wakayama ha dimostrato di essere un burattino per aver perseguito un falso caso semplicemente perché qualche potente gli ha detto di farlo. Le azioni di questi agenti di polizia e dei pubblici ministeri sono un imbarazzo per i veri ufficiali delle forze dell’ordine di tutto il mondo. In un Paese con un tasso di condanne altissimo e un Governo ostile nei confronti di Sea Shepherd Conservation Society, questo verdetto è una grande vittoria, sia a livello individuale che per l’Organizzazione.
Erwin ha detto che il “giudice ha dimostrato un grande coraggio ad andare contro l’opinione pubblica e ad agire in modo equo. Il mio arresto e la detenzione di due mesi hanno procurato in tutto il mondo una grande pubblicità per i delfini di Taiji e vorrei ringraziare la polizia della prefettura di Wakayama e gli accusatori per aver donato generosamente il denaro dei contribuenti giapponesi e aver portato l’attenzione sul massacro dei delfini”.
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