Armonizzare i sistemi di etichettatura è tanto necessario quanto utile al consumatore per operare scelte consapevoli e mettere nel carrello prodotti selezioni con cura e cognizione di causa. Un’etichetta nutrizionale dovrebbe servire a rendere trasparente e d’immediata comprensione il contenuto di un prodotto. Le indicazioni devono essere leggibili e ‘arrivare’ con facilità a chi è in procinto di inserire quell’alimento nel carrello della spesa. Il dibattito in corso nell’UE in merito ai diversi schemi degli alimenti non è destinato a placarsi. Bruxelles ha discusso per anni su un approccio sistematico per aiutare i consumatori a fare scelte ben informate.
Nutri-Score è uno dei sistemi di etichettatura proposti ed è stato già implementato all’interno di alcuni paesi ma non gode di supporto unanime. In Italia ad esempio le critiche a questo sistema sono state molteplici e si è proposto un altro sistema alternativo: il Nutrinform o etichettatura a “batteria”.
In cosa si distinguono questi due sistemi? Quali sono le principali problematiche legate ad ognuno di loro? Ne abbiamo parlato con la Dott.ssa Paola Cane, consulente aziendale, esperta di compliance attività produttive e commerciali. La sua esperienza include la valutazione e il monitoraggio delle performance di prodotti, l’implementazione delle attività di marketing, la valutazione dei rischi annessi all’immissione sul mercato e la valutazione di conformità di prodotto ed etichette. Segue numerosi marchi nell’ambito Biologico e Vegan per i quali ha curato le strategie di posizionamento dei marchi e la compliance alla normative di settore, pubblicando numerosi interventi su riviste di settore.
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Intervista a cura di Laura Serpilli direttrice di Osservatorio VEGANOK e con la regia di Francesca Ricci direttrice di VEGANOK Tg News
I principali temi affrontati nell’intervista:
- Che cos’è tecnicamente un’etichetta nutrizionale nel suo senso più ampio e a cosa serve
Etichetta NutriScore: è stata adottato dalla Francia (ottobre 2017), dal Belgio (aprile 2018), dalla Spagna (novembre 2018), dalla Germania (settembre 2019) e dall’Olanda (novembre 2019). - Molti dibattiti sono in corso in molti altri paesi europei tra cui l’italia. Perché è un sistema così controverso e come funziona?
- Dal sistema di classificazione risulta ad esempio che l’olio di oliva riceve una valutazione peggiore rispetto (ad esempio) ad una bibita gassata zuccherata come la Coca Cola. Come è possibile?
- Il semaforo distingue per categorie di prodotto o permette anche di fare il confronto dello stesso prodotto venduto da marchi differenti?
- Arriviamo all’etichetta a batteria o la Nutrinform Battery: un sistema italiano di indicazioni nutrizionali, realizzato come risposta al Nutri-score. Come funziona e quali sono le problematiche legate a questo sistema?
- L’elaborazione di questi standard mette in luce un aspetto: la necessità cioè di insegnare ai consumatori a leggere le tabelle nutrizionali, creare una cultura sul consumo alimentare che possa renderci autonomi nelle decisioni di acquisto. In Italia secondo te quanto lavoro c’è da fare ancora su questo piano?
- La Commissione europea ha pubblicato la strategia Farm to Fork e un rapporto del Joint Research Centre. Nella strategia Farm to Fork,tra i tanti obiettivi, c’è anche l’intenzione di proporre (entro la fine del 2022) un’etichetta nutrizionale fronte-pacco armonizzata e obbligatoria in tutta Europa. Come sarà o dovrebbe essere questa etichetta comune europea secondo te?
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