Comprendere cosa sia l’economia circolare significa capire la direzione del mercato nei prossimi decenni.
Che cos’è la circular economy?
Definizione fornita della Ellen MacArthur Foundation: «è un termine generico per definire un’economia pensata per potersi rigenerare da sola. In un’economia circolare i flussi di materiali sono di due tipi: quelli biologici, in grado di essere reintegrati nella biosfera, e quelli tecnici, destinati ad essere rivalorizzati senza entrare nella biosfera».
L’economia circolare è un sistema economico pianificato per riutilizzare i materiali in successivi cicli produttivi, riducendo al massimo gli sprechi. La transizione sposta l’attenzione sul riutilizzare, innovare e riciclare i materiali e i prodotti esistenti. Quel che normalmente si considerava come “rifiuto” può essere trasformato in una risorsa.
Il classico modello economico lineare invece basato sullo sfruttamento delle risorse naturali, è orientato all’unico obiettivo della massimizzazione dei profitti tramite la riduzione dei costi di produzione. L’economia lineare, che si affida esclusivamente allo sfruttamento delle risorse, non è più un’opzione praticabile.
Nell’Unione Europea ogni anno si usano quasi 15 tonnellate di materiali a persona, mentre ogni cittadino UE genera una media di oltre 4,5 tonnellate di rifiuti l’anno, di cui quasi la metà è smaltita nelle discariche. L’Ue sta fissando nuove norme sull’economia circolare per agevolare la trasformazione dello scarto in risorsa. Le direttive puntano ad armonizzare il sistema attuale in cui paesi come la Germania riciclano il 66% dei rifiuti e altri come la Repubblica Ceca, rimangono fermi al 30%.
Sostenuta da una transizione verso fonti di energia rinnovabile, il modello circolare costruisce capitale economico, naturale e sociale. Si basa su 5 punti in particolare:

A Milano durante l’evento Ri-generazioni a cura di Altroconsumo, si parlerà di come applicare questi principi nell’ambito dell’economia moderna. L’evento sarà a ingresso gratuito e ha già ottenuto il patrocinio di Regione Lombardia e del ministero dell’Ambiente.
I temi dell’innovazione e dell’economia circolare saranno affrontati secondo 5 aree tematiche principali:
- smart agrifood
- energia e ambiente
- casa
- mobilità e trasporti
- prodotti
Attraverso la programmazione proposta, si parlerà di riduzione dello spreco nelle attività casalinghe quotidiane e food waste, efficienza energetica, tecnologia e nuove tecniche di coltivazione nonché ottimizzazione dei processi produttivi.
Durante i tre giorni di Ri-Generazioni ci sarà anche uno spazio espositivo con percorsi interattivi volti a conoscere da vicino il mondo dell’innovazione e della sostenibilità ambientale.
Si parlerà anche di finanza e del ruolo che assume nel contesto dell’economia circolare: si affronterà il tema attraverso case history concrete di banche, istituzioni finanziarie e realtà produttive attente alla sostenibilità nella loro attività.
In tema di finanza ed economia sostenibile si legge sul sito web ufficiale dell’evento:
“Per rendere il nostro mondo più sostenibile occorrono capitali e finanziamenti. Per ridurre del 40% le emissioni di gas serra entro il 2030, come previsto dall’Accordo di Parigi, servono 180 miliardi di euro l’anno. Impossibile fare affidamento soltanto sulla spesa pubblica: servono i capitali privati. E servono anche prestiti per i privati che li aiutino a fare interventi di riqualificazione energetica o a sostituire le loro auto con modelli più ecologici. E serve anche una nuova politica di concessione del credito che possa favorire le imprese che fanno economia circolare. Circular economy significa allungamento della vita dei beni, rigenerazione degli stessi, nuove piattaforme di condivisione.”
Chi investe in aziende rispettose dell’ambiente riesce, soprattutto nel lungo periodo, ad ottenere performance migliori di chi punta solo al profitto nel breve periodo. Oltre che un obiettivo imprescindibile in tema di impatto ambientale, la sostenibilità è anche una opportunità di investimento in cui costruire nuovi business.

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