Da chi si indignava perché “no si può chiamare formaggio” a un mercato in continua e inarrestabile espansione: quello dei formaggi vegan è un terreno fertile sul quale attecchiscono decine di nuove proposte. Affettati, grattugiati, a pasta morbida, stagionati, addirittura erborinati: i sostituti dei formaggi di origine animale nell’ultimo anno hanno più che raddoppiato la loro presenza sugli scaffali di GDO e negozi specializzati in Italia.
Ad affermarlo è il Rapporto Osservatorio VEGANOK 2018, nel quale emerge chiaramente anche la novità rappresentata dagli ingredienti: non più solo “formaggi” vegetali a base di soia, riso o amidi e grassi vegetali, ma soprattutto formaggi a base di frutta a guscio (con mandorle e anacardi in testa). Soluzioni che alcuni artigiani propongono da tempo e che finalmente stanno entrando stabilmente negli scaffali della GDO, offrendo texture molto simili a quelle dei prodotti lattiero caseari, con il vantaggio di ridurre il consumo di soia e di grassi vegetali.
È in questo quadro di espansione costante che si colloca il lavoro dell’azienda slovena Sayve, che si è servita dell’esperienza del Maestro Emanuele Di Biase, Master Pastry Chef direttore della VEGANOK Academy e tecnologo alimentare, per creare formaggi vegani stagionati rivoluzionari. Parliamo di prodotti vegan, conformi allo standard VEGANOK, con ingredienti biologici e gluten free.
Ma non è tutto, perché Sayve ha da poco introdotto tra le proprie referenze una novità assoluta, i Nuggets: dei deliziosi bocconcini di formaggio vegetale Sayve ricoperti da una croccante doratura. Un prodotto ideale da scaldare in padella e da servire come aperitivo, ma anche come secondo piatto sfizioso e saporito da accompagnare con un contorno di verdure.
I Nuggets si presentano in due confezioni da 150 g, ognuna contenente 8 Nuggets. Quattro i gusti disponibili: Sayve Naturale, Sayve al Peperoncino, Sayve al Pepe Nero e Sayve al Tartufo.
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A proposito di Sayve, lo chef Emanuele Di Biase ci ha raccontato:
Sono entusiasta di questo eccezionale risultato. Il modo migliore per gustarlo? Da solo, così com’è: la vera forza di questo prodotto è che lo tagli, lo mangi ed è ottimo così. Ovviamente lo si può abbinare a molte preparazioni: a primi piatti per ricreare la sensazione ad esempio di una “cacio e pepe”, abbinarlo a scaglie ad una “tagliata” di tempeh” con della rucola o fare una crema per insaporire delle verdure. Insomma, un formaggio versatile ed etico, di cui godere senza arrecare danno alcuno agli animali. Si può desiderare di più?
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