Il VEGANOK CHANGE sta per arrivare e Geia Laconi ha risposto alle nostre domande per raccontarci il suo rapporto con la natura, invitandoti a partecipare alla più grande rivoluzione vegan di sempre.
Nata a Sumatra da madre fiorentina e padre indonesiano, Geia Laconi è poi cresciuta a Firenze. Ha viaggiato per il mondo, tra Indonesia, Thailandia, Malesia, India e Stati Uniti, ma dopo lo scoppio della pandemia da Covid-19 si è stabilita in Italia, in un paesino di montagna che confina con il bosco. Lì vive con il marito Folco Terzani e i loro due figli.
Geia Laconi: Mi chiamo Geia Laconi, sono mamma di due ragazzi di 14 e 12 anni e scrivo. Ho pubblicato un memoir intitolato “Figlia dell’uomo tigre” (Giunti, febbraio 2023) che narra la mia storia tra Indonesia e Italia, la ricerca delle mie radici e della mia identità, ma soprattutto la relazione con mio padre, che supera ogni ostacolo terreno e va oltre la vita, come solo l’amore vero riesce a fare.
Io, mio marito e i nostri due figli non abbiamo vissuto sempre in uno stesso luogo, ma sin dal nostro incontro ci siamo spostati tra India, Stati Uniti, Asia ed Europa. Non a caso mia nonna mi chiamava “la donna con la valigia”.
Proprio questa tensione tra casa e sconosciuto, vicino e lontano, est e ovest, mi caratterizza appieno. La sfida, molto difficile, è sapere trovare un equilibrio, così come in un piatto si dosano gli ingredienti perché tutti i sapori, dolce, salato, aspro, amaro, trovino la giusta proporzione che soddisfi il palato umano.
VEGANOK CHANGE: Dato il tuo profondo legame con la natura, sia nella vita personale che nella tua scrittura, quali pratiche di sostenibilità adotti nella tua vita quotidiana? Qual è il tuo approccio personale per contribuire alla salvaguardia dell’ambiente?
Geia Laconi: Abbiamo una casa in montagna, in un piccolo paese dove ci sono pochissimi abitanti e tutto intorno bosco e animali selvatici, compresi i lupi. Anche se non abitiamo fissi lì, mio marito avrebbe qualcosa da ridire visto che lui ci starebbe sempre, ogni gesto che si compie quando siamo lì è un gesto di ritorno alla semplicità come scaldarsi con il fuoco, andare a prendere l’acqua alla fonte, camminare invece di prendere la macchina. Ma soprattutto è il rendersi conto e stare dentro alle stagioni: osservare come in autunno tutta la vegetazione, a parte i sempreverdi, diventa arancione, rossa, marrone e gialla, le castagne cascano e spuntano i funghi; in inverno la montagna è tutta grigia e spoglia e poi quando succede, si copre di un bianco manto nevoso per poi ridare spazio alla vita che spunta prima timorosa nei germogli incerti e poi scoppia in un concerto di fiori rosa e bianchi e una distesa di erba verde dove se sei attento troverai tarassaco, erba cipollina, timo, viole, con cui condire i tuoi piatti.
VEGANOK CHANGE: Hai particolari cause sociali o ambientali a cui ti senti particolarmente legata?
Geia Laconi: Non sono vegana. Forse lo diventerò perché non solo è salutare, ma è necessario per il nostro pianeta. Cucino moltissimo vegano, dalle zuppe orientali con funghi shiiitake, bok choy, noodles e tofu, alle mie amate lenticchie al latte di cocco e curry che ho cucinato anche per VEGANOK, ma anche piatti toscani semplicissimi e popolari, essendo per metà fiorentina.
VEGANOK CHANGE: Supporto VEGANOK CHANGE perché…
Geia Laconi: Trovo fighissimo il VEGANOK CHANGE che invita tutti noi a provare a mangiare vegano per un mese, supportati da esperti che ci dispensano ricette, consigli e idee, così che anche i più scettici o coloro che magari vorrebbero, ma si sentono impreparati, possono imbarcarsi in un’avventura alla scoperta di un nuovo stile di vita e nuovi sapori. Inoltre, partendo il 1 di giugno, inizia con il mese estivo, dove anche il nostro corpo ha bisogno di depurarsi e mangiare più leggero, con tanta frutta e verdura e tante ricette gustose e salutari.
Penso che ogni sforzo di cambiamento verso una società più giusta e un mondo più sano è da omaggiare e sostenere.
Partecipa anche tu al VEGANOK CHANGE come Geia Laconi e sii parte del cambiamento.

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