Germania consumi plant-based

Germania: la nuova strategia alimentare incentiva i consumi plant-based contro la crisi climatica

La nuova strategia alimentare attuata dalla Germania incentiverà i consumi plant-based non solo per promuovere una dieta più sana per i cittadini, ma anche per raggiungere una maggiore sostenibilità ambientale.

La nuova strategia alimentare della Germania punta a uno shift dei consumi in chiave vegetale: il Governo tedesco ha infatti varato da poco il documento che delinea i capisaldi per la strategia nazionale in fatto di alimentazione. E non c’è alcun dubbio sul fatto che la priorità della Germania sia l’educazione alimentare dei cittadini, ponendo al centro del cambiamento il consumo di alimenti vegetali, accanto alla riduzione dei cibi ricchi di grassi, sale e zuccheri.

Ma non solo: se al centro della promozione di una dieta plant-based c’è la salute dei cittadini – dietro ammissione di un consumo di carne troppo elevato – d’altra parte questa strategia è pensata anche in risposta alla crisi climatica.  “Come e cosa mangiamo ha anche effetti di vasta portata: sull’ambiente, la biodiversità e il clima in Germania e nel mondo, sugli animali come nostri simili, sull’industria agroalimentare e non, in ultima analisi, sulla nostra salute e sul nostro benessere” si legge infatti sul documento.

Alimentazione vegetale a partire dalle mense pubbliche

Il Governo metterà quindi in atto la promozione di un’alimentazione a base vegetale partendo dalle mense pubbliche, quindi coinvolgendo scuole, uffici e perfino negli ospedali: la finalizzazione del programma è prevista entro la fine del 2023, mentre per l’attuazione si dovrà attendere il 2025.

Germania consumi plant-based

In generale, comunque, la Germania si sta muovendo verso la riduzione dell’impatto che il proprio sistema alimentare ha sull’ambiente: tra gli obiettivi del Paese, infatti, c’è anche che entro il 2030 il 30% dei prodotti agricoli provenga da agricoltura biologica e che si dimezzi lo spreco alimentare in ogni settore. Il documento sottolinea che la costruzione di strategie per raggiungere questi obiettivi deve concentrarsi molto sulla promozione di alimenti vegetali stagionali, coltivati ​​a livello regionale e sull’utilizzo di tutte le risorse disponibili, come i social media, per rendere questi alimenti accessibili e allettanti per tutti, comprese le fasce più vulnerabili della popolazione.

Una mossa che va a unirsi a quelle già messe in atto in Germania, negli ultimi anni, per attuare lo shift dei consumi in chiave vegetale: tra tutte, da non dimenticare è l’impegno delle Università di Berlino per combattere i cambiamenti climatici, attuato con l’introduzione di menu veg per il 70% nelle mense con l’obiettivo di raggiungere presto la neutralità climatica.

Passi avanti importanti, che invitano però a una riflessione amara sul nostro Paese: l’Italia, purtroppo, resta il fanalino di coda di un’Europa sempre più attenta all’argomento.

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