In Germania, due parlamentari hanno proposto una modifica alle leggi fiscali con l’obiettivo di tagliare le tasse applicate al latte vegetale, così da riuscire ad abbassarne il costo e renderlo quanto più possibile in linea con quello del latte vaccino. Un’iniziativa necessaria, specialmente in un Paese in cui la scelta plant-based è sempre più diffusa. L’IVA, secondo i parlamentari che hanno proposto il taglio delle tasse sul latte plant-based, dovrebbe essere più equa e volta a incontrare i consumi delle persone, non per difendere prodotti “tradizionali” e poco sostenibili.
Taglio delle tasse sul latte vegetale: la proposta di due parlamentari in Germania
A proporre il taglio delle tasse sul latte vegetale, sono stati i deputati Tim Klüssendorf (SPD) e Bruno Hönel (Partito dei Verdi): attualmente, in Germania il latte vegetale è tassato al 19% rispetto al solo 7% del latte vaccino e dei latticini. L’iniziativa di Klüssendorf e Hönel punta a stabilire un’aliquota più equa quando si parla di latte vegetale, specialmente per rispondere alle emergenti necessità alimentari di un numero sempre più alto di tedeschi.
Le alternative al latte hanno al momento un’imposta più alta del 171% rispetto ai corrispettivi convenzionali, nonostante il 28% dei tedeschi beve regolarmente latte vegetale, come conferma un rapporto di ProVeg International del 2022, e le vendite di latte vegetale siano cresciute del 20% tra il 2020 e il 2022 con una spesa media per ciascun cittadino tedesco di 6.60 € per le alternative plant-based, come rivela invece il Good Food Institute (GFI).
Una scelta per rispondere alle nuove abitudini alimentari
“Con il cambiamento delle abitudini alimentari negli ultimi anni, il latte vegetale è ormai per molti un’alternativa quotidiana al latte vaccino, oltre ad essere più rispettoso del clima”, ha spiegato il parlamentare dei Verdi Hönel per motivare la decisione. Solo il latte d’avena, il più popolare in Germania, consuma 11 volte meno terreno, 13 volte meno acqua ed emette 3,5 volte meno gas serra rispetto ai latticini.
“Il nostro sistema è obsoleto e deve essere cambiato”, ha affermato Klüssendorf in un post su Linkedin. “La parità di trattamento fiscale del latte e dei suoi sostituti è necessaria da tempo, così da mettersi in linea con le realtà sociali e dare alle persone parità di scelta nel loro comportamento di consumo“. Per i deputati tedeschi, le speranze sono molto alte, visto che il Parlamento sembra propenso a valutare la scelta e visto che la Germania sembra il terreno più fertile per far iniziare questa piccola, grande rivoluzione. Secondo un recente rapporto, il 32% dei tedeschi vuole ridurre il consumo di latticini di origine animale. Inoltre, l’Università di Hohenheim, in una ricerca dedicata ai trend di mercato legati al latte vegetale, ha stabilito che proprio la Germania è il mercato con il maggior potenziale di crescita, con un +62% registrato tra 2020 e 2022.

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