Negli ultimi anni, la Germania è emersa come uno dei paesi trainanti nella”rivoluzione vegana“. Una nuova ricerca di Mintel mostra che risulta essere il paese con la più alta percentuale di lanci di cibo e bevande vegan: i marchi tedeschi rappresentano il 15% in termini di prodotti introdotti nel mercato globale tra Luglio 2017 e Giugno 2018.
A livello mondiale, il 5% di tutti i prodotti alimentari e bevande lanciati tra Luglio 2017 e Giugno 2018 erano vegani, mentre l’11% era vegetariano. Se da una parte il numero di lanci di prodotti vegetariani è stato relativamente stabile negli ultimi anni, i prodotti vegan lanciati sono più che raddoppiati negli ultimi cinque anni, crescendo del 175% da Luglio 2013 a Giugno 2018.
In Germania questa tendenza è ancora più evidente: i claim vegan sono quasi il doppio di quelli vegetariani. Il 14% di tutti i prodotti alimentari e bevande lanciati sul mercato tra luglio 2017 e giugno 2018 ha presentato claim vegan in etichetta mentre solo l’8% è vegetariano. Considerato che la quota di prodotti lanciati era appena il 4% cinque anni fa, i prodotti plant based in Germania sono cresciuti in modo esponenziale tra Luglio 2013 e Giugno 2018: in questo lasso di tempo sono aumentati vertiginosamente del 240% triplicando in termini di quantità.
Katya Witham, Global Food & Drink Analyst di Mintel, ha dichiarato: “Negli ultimi anni, i consumatori di tutto il mondo hanno aumentato l’assunzione di alimenti a base vegetale e la Germania non fa eccezione. La nostra ricerca dimostra che le diete plant based sono in aumento ma non ancora un fenomeno di massa, mentre una percentuale molto più alta di consumatori sta abbracciando il “flexitarianism”. La maggior parte dei consumatori sta facendo spazio a più prodotti vegani come parte di una dieta” flessibile “, aprendo opportunità per l’innovazione di cibi e bevande a base vegetale. Inoltre, la rapida crescita dei prodotti vegani in Germania riflette anche l’ascesa del consumismo etico, specialmente tra i consumatori più giovani.”
Un numero crescente di consumatori sta riducendo la carne per una serie di motivi, tra cui problemi ambientali, etici e di salute. Chi sono i flexitariani? Sono coloro che hanno cominciato il loro percorso verso un’alimentazione plant based. Non sono vegetariani e non sono vegani perché occasionalmente consumano carne ma hanno ridotto drasticamente il consumo di carne, pesce, latte e derivati.
Lo spirito del flexitarismo sembra essere una tendenza in aumento in Germania: il 20% dei tedeschi di 16-24 anni ha acquistato alternative di carne nei tre mesi precedenti la partecipazione al sondaggio di Mintel e metà di tutti i consumatori tedeschi (50%) ritiene che le proteine vegetali siano altrettanto nutrienti delle proteine animali. In effetti, quasi uno su cinque (il 17%) pensa che le proteine vegetali abbiano un sapore migliore delle proteine animali.
Witham ha aggiunto: “L’attrattiva dei prodotti senza ingredienti di derivazione animale si è estesa ben oltre il numero di coloro che sono già vegani e vegetariani, consolidandosi all’interno di diete articolate. I produttori di alimenti e bevande farebbero bene a incorporare linee vegan in un più ampio posizionamento legato ai concetti di salute ed etica del prodotto, al fine di incrementare la propria trasparenza e comunicare l’idoneità del prodotto ad un più vasto range di consumatori.”
I recenti lanci di prodotti e merchandising hanno cercato attivamente di trarre vantaggio dal fiorente mercato flexitarian delineato da Mintel.

In Italia, nella top 10 dei paesi con il più alto numero di lanci di prodotti plant based, si riscontra la stessa tendenza. Secondo il rapporto 2018 dell’Osservatorio VEGANOK l’alimentazione 100% vegetale sta diventando il new normal anche per i consumatori che non hanno abbracciato la scelta di vita vegana e si riscontra la tendenza ad associare il claim vegan e vegetale anche a prodotti “maturi”, presenti sul mercato da sempre, 100% vegetali ma non appositamente formulati per i consumatori vegani.
Una scelta, che fino a qualche tempo fa, non veniva percorsa dall’industria, per timore di segregare i prodotti ad una nicchia di mercato. Al contrario oggi sono molte le aziende che oggi segnalano, in etichetta, l’idoneità alla dieta vegana perché hanno colto il cambiamento nelle abitudini di spesa degli italiani e vogliono rassicurare gli utilizzatori anche sulle caratteristiche “etiche” dei loro prodotti.
Consulta lo studio integrale dell’Osservatorio VEGANOK sui consumi vegan: https://www.veganok.com/report/Rapporto-osservatorio-veganok-trend-2018.pdf

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