Torniamo a parlare dei media e in particolare del ruolo che hanno nella diffusione dell’informazione sulla scelta vegan: se di recente abbiamo scoperto che, nel mondo, il 93% dei contenuti che parlano di cambiamenti climatici, non fanno alcun accenno all’agricoltura animale, un’altra ricerca ha portato alla luce che nei giornali più mainstream, ben poco spazio viene dato alle ricette vegan quando si parla di cucina.
L’analisi si intitola “Recipe for success” ed è stata condotta dalle no profit Better Food Foundation e Sentient Media analizzando otto organi di informazione – Associated Press (AP), il New York Times, il Washington Post e Yahoo News negli Stati Uniti, e il Guardian, BBC, l’Independent e ITV nel Regno Unito – scoprendo che, nelle sezioni dedicate a cucina e ricette, in cinque dominano in assoluto piatti a base di carne. Solo il Washington Post, il Guardian e Yahoo News hanno nelle proprie sezioni meno del 50% delle ricette classificate come “onnivore”.
Da sottolineare che il report prende in considerazione le sezioni “ricette” di queste testate non a caso: tra i media, risultano quelle che meglio veicolano l’informazione sui cambiamenti climatici, in linea con l’opinione della scienza (e quindi, parlando senza mezzi termini anche dell’impatto degli allevamenti). Eppure, abbastanza incredibilmente, è la coerenza quando si parla di ricette e di alimentazione nel concreto a venire meno.
“In particolare i giornali americani – si legge nel testo del report – tendono a trattare i loro contenuti alimentari come apolitici a soddisfare i gusti dei singoli, concentrandosi sul piacere e sull’arte di mangiare“. In altri Paesi, invece, sembra più presente la consapevolezza del ruolo che la comunicazione, anche in campo alimentare, ha sulla società; in Germania e in India, per esempio, ci si concentra molto di più su considerazioni diverse dall’esperienza sensoriale legata a un piatto, in primo luogo sulla salubrità. “Un approccio così permissivo ed edonistico all’informazione sul cibo è problematico” dichiarano gli esperti.
I risultati dell’analisi
Nello specifico, risulta che i media statunitensi analizzati presentavano il 53,6% di ricette onnivore, il 26,2% di ricette vegetariane e il 20,2% di ricette vegane. Il sito “più onnivoro” in assoluto è risultato il New York Times con il 63,9%, mentre solo il 16,4% delle ricette è stato classificato come vegetariano, mentre il 19,7% risulta vegan. Una prevalenza di ricette a base di carne quantomeno strana, perché il NYTimes è considerato un giornale attento alla corretta informazione sui cambiamenti climatici, con il 90% degli articoli che attribuiscono all’attività antropica un fattore significativo della crisi che stiamo vivendo.

Non è diverso il discorso per il Regno Unito, dove il 60,6% delle ricette prese in considerazione è a base di carne, il 27,9% sono vegetariane e solo l’11,6% sono ricette 100% vegetali. ITV è risultato l’organo di informazione “meno vegan” in assoluto, con il 78,2% delle ricette contenenti carne e solo il 18,2% di ricette vegane. Gli altri media analizzati, invece, pur mostrando una tendenza a una minore diffusione di ricette onnivore (63,9% per la BBC, 51% per l’Independent e 49,1% per il Guardian) hanno mostrato comunque una prevalenza delle ricette proposte contenenti latticini e/o uova, ma con poco spazio alle ricette 100% vegan.

In generale, a emergere è che i media statunitensi presentano meno ricette a base di carne (nonostante siano ancora la maggioranza) rispetto al Regno Unito, mentre il vegetarianismo continua a prevalere sul veganismo in entrambi i Paesi. “L’incapacità della maggior parte dei mezzi di informazione di conciliare i resoconti sul clima con le sezioni delle ricette che propongono, è sintomatico di un fallimento più ampio”, si legge nello studio, che suggerisce un approccio diverso, nel quale lo spazio dato alle ricette vegane – anche da parte dei grandi organi di informazione generalisti – dovrebbe essere il doppio rispetto a quello dato alle ricette a base di carne.
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