‘Giornata delle Oasi’

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Il 20 maggio 2007 circa 100 oasi WWF anche quest’anno saranno gratuitamente aperte al pubblico e nelle 41 Riserve Naturali gestite dal Corpo Forestale dello Stato

Il 20 maggio 2007 circa 100 oasi WWF anche quest’anno saranno gratuitamente aperte al pubblico e nelle 41 Riserve Naturali gestite dal Corpo Forestale dello Stato

Sono attesi in 120 mila alla grande festa della natura che il Wwf e il Corpo forestale dello Stato hanno organizzato in tutta Italia per domenica alla scoperta del microcosmo che anima le oltre 100 oasi naturali dell’associazione e 41 (delle 130) riserve naturali del Cfs.
Una giornata che vedrà ospiti d’eccezione come il ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio, quello dell’Università Fabio Mussi, quello della Pubblica istruzione Giuseppe Fioroni, il presidente del Wwf Fulco Pratesi e il capo del Corpo forestale dello Stato Cesare Patrone.

“Non solo lupi, orsi, fenicotteri e grandi animali che amiamo da sempre – spiegano gli ecologisti – ma anche fiori, coccinelle, lucertole e tutti i piccoli esseri che abbiamo ogni giorno intorno a noi e che forse non abbiamo mai notato: va in scena il microcosmo alla ‘Giornata delle Oasi’, angoli di coste selvagge, stagni e laghi, fiumi incontaminati, boschi, monti e vallate fiorite aperti gratuitamente al pubblico in tutte le regioni – chiarisce – per scoprire gli aspetti più nascosti della nostra splendida natura, i suoi colori, i suoi profumi, la sua incredibile vitalità”. Sono attese almeno 120.000 persone per una domenica da trascorrere all’aria aperta, con visite e attività per grandi e piccini lungo tutto l’arco della giornata.

Gli appuntamenti principali sono all’oasi di Orbetello (Toscana), cuore della festa, a Capo Rama (Sicilia), Ripa Bianca di Jesi (Marche), e nell’oasi affiliata Forteto della Luja (Piemonte). Ma anche in tutte le altre oasi, giochi, laboratori, percorsi sonori e mostre fotografiche, microscopi e cannocchiali, rapaci liberati, stagni didattici e giardini delle farfalle, cacce al tesoro, musica e teatro, escursioni in bicicletta e a cavallo, nei boschi, lungo i fiumi e sulle nostre spiagge più belle. “Quest’anno – rileva il Wwf – sono aperte al pubblico anche oasi alpine di solito chiuse per neve” mentre un’attenzione speciale viene dedicata alle oasi campane che sono state al centro delle cronache di questi giorni visto che quella di Serre ha rischiato di diventare ‘vicina di casa’ di una discarica.

Un microcosmo nascosto che si cela nelle oasi del Wwf e nelle riserve del Corpo forestale dello Stato, ci sono specie che la scienza ancora non conosce, e le ultime scoperte svelano nuove farfalle, tartarughe, cavallette. Si può scoprire questo mondo domenica prossima, con la Giornata nazionale delle Oasi. Sono 125 mila, tra Oasi del Wwf e riserve della Forestale, gli ettari di natura protetta in cui la vita si è scoperto nell’ultimo anno nuove specie animali finora sconosciute alla scienza.

La circostanza, dice il Wwf, invita a riflettere e conferma “l’importanza di tutelare i nostri ambienti naturali insieme al successo di un’azione portata avanti da più di quarant’anni”. L’ultima scoperta è una grande cavalletta, la ‘platycleis (decorana) drepanensis’, individuata nella riserva naturale del Wwf di Saline di Trapani. Simile ad alcune specie presenti in nord Africa occidentale e in Spagna era “nascosta” in un’area di soli 500 metri quadrati. Importanti novità arrivano anche dalle farfalle, di cui l’Italia conserva una delle più ricche varietà d’Europa. Nello studiare l’oasi sarda di Monte Arcosu sono state individuate diverse nuove specie di microlepidotteri, tra cui ‘nemapogon arcosuensis’ e ‘oecogonia ceres’, su cui stanno lavorando specialisti di tutta Europa, e il 19 maggio verrà presentata in anteprima, in un convegno a Asti, la ‘coleophora aleramica’, una nuova bellissima farfalla verde, con apertura alare di 11 millimetri, che si nutre sui fiori tubolari del trifoglio rosso nell’oasi piemontese di Valmanera.

In Sicilia, nella riserva del Lago Prèola-Gorghi Tondi vicino Mazara del Vallo, spiegano Wwf e Cfs, è stata riconosciuta una nuova specie di tartaruga palustre, l’Emys trinacris, grazie a moderne tecniche di genetica molecolare che, dal 2002, hanno permesso di identificare altre specie e promettono ulteriori novità. Il variopinto quadro offerto dalle oasi del Wwf ben rappresenta l’enorme ricchezza di piccola biodiversità presente sulla nostra penisola: sono 50 mila le specie di invertebrati, rappresentate da miliardi di individui che costituiscono circa il 95% di tutti gli animali. Farfalle, lucciole e coccinelle, ragni e scorpioni, grilli, granchi e lumache, polpi, spugne, stelle marine e madrepore e altri ancora. Con le loro 37 mila specie gli insetti rappresentano il 67% degli animali italiani, ma anche per gli altri gruppi di invertebrati l’assortimento è vastissimo.

Ma alla “piccola biodiversità” appartengono anche numerosi vertebrati, tra i quali mammiferi (pipistrelli, toporagni), anfibi (salamandrine, raganelle), uccelli (scriccioli, fiorrancini), rettili (lucertole, gechi), pesci (bavose, cavallucci di mare) e il vasto mondo vegetale: 6.711 specie della flora italiana, tra indigene e naturalizzate, ripartite in 197 famiglie e 1.267 generi. Numeri che fanno balzare il nostro Paese in cima alla classifica europea con il maggior numero di specie, una ricchezza ancora più evidente se rapportata a una superficie non particolarmente estesa, 301.302 chilometri quadrati. Sarà questa natura meno visibile, spesso trascurata se non addirittura calpestata ad andare in scena per la Giornata delle Oasi domenica prossima, una gioranta da trascorrere nella natura delle aree protette gestite dal Wwf e nelle riserve naturali del Corpo forestale dello Stato.

Visite gratuite, spettacoli, laboratori all’aperto, liberazione di animali e tante altre iniziative speciali organizzate per la grande festa della natura italiana. La Giornata delle Oasi ha ottenuto l’Alto patronato del presidente della Repubblica, il patrocinio del ministero dell’Ambiente, del ministero della Pubblica istruzione, del ministero dell’Università e ricerca, del ministero delle Politiche agricole. “Abbiamo deciso- dice Fulco Pratesi, presidente del Wwf- di dedicare la nostra Giornata delle Oasi alla natura meno nota, quella a cui normalmente non facciamo caso, la cosiddetta ‘natura dietro casa’, che va dagli insetti impollinatori alle libellule distruttrici di zanzare, dai funghi in simbiosi con gli alberi ai gigli di mare che consolidano le dune, dai toporagni nemici degli insetti nocivi ai fiordalisi che colorano le messi”. Il Corpo forestale dello Stato ha in corso progetti per lo studio degli invertebrati in quattro riserve naturali statali: ‘Bosco della Fontana’, ‘Guadine Pradaccio’, ‘Orecchiella’ e ‘Abetone’ e si appoggia per questi studi a una rete europea di oltre sessanta specialisti.

Fonte:www.diregiovani.it

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News Inserita da Daria Mazzali Promiseland.it Redazione Italia

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