Giornata Mondiale della Terra

Nella Giornata Mondiale della Terra, il nostro invito è ad agire, non solo a “celebrare”

Oggi si celebra la Giornata della Terra e noi vogliamo ricordare che le parole, senza un'azione concreta a seguirle, rimangono solo e soltanto parole.

Questo non sarà il solito contenuto celebrativo sulla Giornata della Terra, che ricorre il 22 aprile di ogni anno a partire dal 1970. Tante, tantissime sono le parole che si spendono in questa giornata, considerata l’occasione per puntare i riflettori a livello globale sulla questione ambientale e sulla salvaguardia del nostro Pianeta, eppure sono ben poche le azioni concrete messe in atto per invertire la rotta.

Oggi, dal canto nostro, non ti diremo di fare meglio, di più, la raccolta differenziata. Né di scegliere lampadine a risparmio energetico. Non ti ricorderemo nemmeno di ridurre il tempo sotto la doccia o di chiudere il rubinetto mentre ti lavi i denti.

Non ti inviteremo a piantare alberi nella tua zona, né a efficientare la tua casa a livello energetico. No, nemmeno di organizzare eventi o scrivere sui social di sostenibilità ambientale e dell’importanza della salvaguardia della Terra. Perché tutto questo è sacrosanto e va benissimo… ma è inutile se in questo discorso sono assenti elementi fondamentali (come fin troppo spesso accade).

Di cosa parliamo? Ovviamente della carne, degli allevamenti intensivi, dell’impronta ambientale devastante che le nostre abitudini alimentari hanno tutt’oggi. Noi lo sottolineiamo tutti i giorni, da quasi due anni: ma quanti lo fanno, come noi? Quanti oggi piangono per la Terra ma domani, fra un mese, fra un anno continueranno a mangiar carne come se niente fosse? In occasioni come queste non si può prescindere dall’affrontare questi temi.

Non è estremismo, non è faziosità, non è follia. Basta leggere i dati allucinanti sulla produzione globale di carne legata agli allevamenti intensivi: insostenibile, crudele, inquinante e non più difendibile da nessun punto di vista. Nella Giornata Mondiale della Terra, ci preme ricordare che agire per il bene del Pianeta deve necessariamente comportare una rivoluzione dei consumi in chiave vegetale

Senza questo cambiamento, che deve essere imminente, massivo e duraturo, il resto sono solo chiacchiere, fumo negli occhi e gocce nel mare, che non cambiano lo status quo. Il tempo è agli sgoccioli: continuando così, rischiamo di non avere più nessuna Giornata della Terra da celebrare fra poche decine d’anni.

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