La Giornata Mondiale dell’Alimentazione 2019 festeggia il 74° anniversario della fondazione dell’Organizzazione. Oggi, autorità locali e altri partner in oltre 150 Paesi in tutto il mondo lanceranno appelli per aumentare l’attenzione per raggiungere l’obiettivo Fame Zero.
Alcuni dati ufficiali diffusi dalla FAO:
- 800 milioni di persone soffrono di fame, mentre oltre 650 milioni di adulti e 120 milioni di giovani tra i 5 e i 19 anni sono obesi ed oltre 40 milioni di bambini sono in sovrappeso.
- Oltre 150 milioni di bambini al di sotto dei 5 anni soffrono di rachitismo e oltre 50 milioni sono deperiti
- L’alimentazione scorretta, unita allo stile di vita sedentario, ha superato il fumo come causa principale di morte e disabilità in tutto il mondo tra le malattie non trasmissibili.
- La maggior parte della popolazione mondiale vive in Paesi in cui il sovrappeso e l’obesità uccidono più della fame.
- Diverse tipologie di malnutrizione possono coesistere all’interno della medesima famiglia – perfino nel corso della vita della stessa persona – e possono essere trasmesse da una generazione all’altra.
- Ogni anno vengono spesi circa 2.000 miliardi di dollari per curare disturbi legati all’obesità.
- Miliardi di persone non possono assumere le sostanze nutritive necessarie per vivere in modo sano e attivo.
- I danni ambientali causati dal sistema alimentare potrebbero aumentare dal 50 al 90% a causa del crescente consumo di alimenti trasformati, carne ed altri prodotti di origine animale nei Paesi a basso e medio reddito.
Nel modo in cui lavorano i nostri sistemi alimentari, dalla produzione agricola alla trasformazione e quindi alla vendita, c’è poco spazio per alimenti freschi e prodotti localmente, in quanto si preferisce dare priorità a colture intensive e più redditizie. L’intensa produzione alimentare e il cambiamento climatico stanno causando la rapida scomparsa della biodiversità. Oggi solo nove specie di piante rappresentano il 66% della produzione totale, nonostante il fatto che nel corso della storia ne siano state coltivate oltre 6.000 per fini alimentari. Diversificare le coltivazioni è fondamentale per garantire diete sane e tutelare l’ambiente. Tutti questi cambiamenti sono legati all’aumento dell’obesità e ad altre forme di malnutrizione, che colpiscono in media una persona su tre. Secondo le proiezioni il numero sarà di una persona su due entro il 2025. Per fortuna esistono possibili soluzioni per ridurre tutte le forme di malnutrizione, ma richiedono maggiore impegno e provvedimenti a livello globale.
Ecco cosa si mette in risalto nel report 2019 della Fao in merito al concetto di “dieta corretta”:
Cosa si intende per dieta corretta?
Una dieta corretta prevede alimenti sufficienti, sicuri, nutrienti e vari, che consentono di condurre una vita attiva e di ridurre il rischio di malattie. Comprende frutta, verdura, legumi (ad esempio lenticchie e fagioli), noci, semi e cereali integrali (come il mais non trasformato, miglio, avena, grano, riso integrale) e alimenti poveri di grassi (in particolare grassi saturi), zucchero e sale.La dieta scorretta è la principale causa di morte al mondo. Nel mondo di oggi un decesso su cinque è causato da diete povere (cioè a basso contenuto di verdure, legumi, semi e noci, e ad alto contenuto di zucchero, sale o grassi insaturi). Gli alimenti nutrienti che costituiscono una dieta corretta non sono disponibili o accessibili per molte persone.
Il carrello come arma di cambiamento
L’unica alternativa è una decisa svolta plant-based al settore alimentare, in termini di consumo e di produzione: l’unica soluzione è la strada verso un’alimentazione vegetale globalmente condivisa.
Il rapporto tra produzione e consumo è un passaggio essenziale nella riflessione intorno al tema della sostenibilità alimentare. Il carrello rappresenta per il consumatore uno strumento di estrema rilevanza volto al cambiamento. Il consumo consapevole è l’unica via per far attecchire una consapevolezza alimentare che sarà in grado di modificare i paradigmi attuali sul rapporto tra domanda e offerta. Ogni prodotto plant-based immesso sul mercato rappresenta un’opportunità di scelta e di cambiamento: in questi termini l’acquisto è uno strumento, una voce e l’espressione di una volontà.
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