Giovani: Anoressia e bulimia

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Aumentano i ragazzi vittime dei disturbi alimentari, soprattutto bambini e adolescenti. Oltre alle patologie comuni si affacciano altri fenomeni, come “l’abbuffata notturna”. PALERMO – Anoressia e bulimia in aumento tra i giovani italiani. Il 5% dei ragazzi di età compresa fra i 12 e i 25 anni ne soffre. A Palermo se ne discute al […]

Aumentano i ragazzi vittime dei disturbi alimentari, soprattutto bambini e adolescenti. Oltre alle patologie comuni si affacciano altri fenomeni, come “l’abbuffata notturna”.

PALERMO – Anoressia e bulimia in aumento tra i giovani italiani. Il 5% dei ragazzi di età compresa fra i 12 e i 25 anni ne soffre.
A Palermo se ne discute al settimo corso nazionale di formazione e aggiornamento organizzato dalla Sisda, la società italiana per lo studio dei disturbi del comportamento alimentare. E l’elemento che emerge dai lavori è allarmante: il dato è in costante aumento, specie nell’età adolescenziale e scolare.

Psichiatri, gastroenterologi e altri medici si sono dati appuntamento da tutto il paese nel capoluogo siciliano per fare il punto sul disturbo, che colpisce soprattutto le ragazzine. Il 2,3% di giovani soffre di anoressia nervosa, l’1% di bulimia, mentre il 6% ha altri disturbi alimentari che interessano soprattutto l’esofago e hanno basi psicologiche.

Spesso l’anoressia e la bulimia, infatti, si intrecciano in una micidiale commistione di malesseri, sovente con una unica radice psicologica. “Sono dati allarmanti, che bisogna tenere sotto controllo – dice Antonio Bongiorno, docente di psicologia clinica della facoltà di Medicina dell’Università di Palermo e coordinatore del corso – e in particolare più preoccupante è l’aumento di casi di bulimia nell’età adolescenziale e preadolescenziale.

Le cause sono di diversa natura, sociali, biologiche e psicologiche, ma per tentare di diminuire il fenomeno bisogna contare sulla prevenzione e sulla diagnosi precoce”.

Secondo gli specialisti, genitori e operatori sociali devono drizzare le orecchie ai primi segnali di allarme, quali inappetenza, malinconia, tendenza alla depressione. Le diagnosi devono essere fatte entro sette mesi dai primi disturbi prima che colpiscano gravemente l’esofago, come sottolineano gli specialisti dell’Università di Palermo. Ma non basta.
In aumento fra i giovani sono anche patologie alimentari come il beat eating (si mangia ma non si vomita), che causa l’obesità, e la sindrome del mangiatore notturno.

Le terapie sono tante, da quella farmacologica fino alle cure psichiatriche, se necessario, ma l’importante è riconoscere e diagnosticare bene le cause. Da quelle psico-fisiche a quelle biologiche, anche se la variante dell’età potrebbe giocare un ruolo non indifferente.

“Tra le cause dell’aumento di queste malattie – spiega Bongiorno – ci sono sicuramente i modelli di bellezza proposti dai media e dalla tv in particolare”.
Il corso si concluderà sabato all’hotel La Torre di Mondello.

di Roberta Scorranese

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