Girotti Paris

Girotti Paris: il gelato e la pasticceria italiana nel cuore di Parigi

Abbiamo chiesto al direttore di Girotti Paris cosa significa portare il gelato e la pasticceria italiana, anche vegan, nel cuore della capitale francese

Girotti Paris porta l’arte della gelateria e della pasticceria italiana a Parigi e ottiene l’accreditamento VEGANOK.

La gelateria Girotti nasce dal sogno di Mario Girotti, in arte Terence Hill – la cui presenza non passa certo inosservata una volta varcata la soglia–, e rappresenta un punto di riferimento per gli amanti del buon gelato artigianale.

gelateria Girotti

Una storia di famiglia e passione

Tutto ha inizio ad Amelia, un piccolo borgo umbro, dove il fratello del nonno di Terence Hill gestiva una gelateria che negli anni era diventata un punto di ritrovo per la comunità. Dopo la morte dello zio, la gelateria rimase chiusa, ma quei sapori autentici erano rimasti impressi nella memoria dell’attore, finché nel 2017 ha deciso di riaprirla, riportando in vita una tradizione familiare.

Girotti Terence Hill

Dopo il successo in Italia e in Germania, nel 2022 la gelateria Girotti è arrivata anche a Parigi, nel 6° arrondissement, quartiere che l’attore italiano ama particolarmente. Qui cinema, arte e sapori del bel paese si intrecciano, creando un’esperienza unica per chi ama il buon cibo e la cultura.

Gelato artigianale e pasticceria italiana

Nel laboratorio umbro di Girotti, ogni gelato viene preparato con ingredienti selezionati e con la massima cura. Le ricette sono semplici, naturali e senza conservanti o glutine, pensate per esaltare al massimo il gusto autentico delle materie prime – pochi elementi, ma combinati con maestria per garantire una cremosità perfetta e un sapore inconfondibile.

gelateria Parigi

Oltre ai gelati, Girotti Paris offre una selezione di dolci tipici italiani realizzati dal Maestro Pasticcere Roberto Ferraro: dal classico tiramisù al babà al rum, fino a specialità meno note ai palati parigini, come la cassata e la sfogliatella.

L’intervista al direttore di Girotti Paris

Dopo quasi tre anni dalla sua apertura, Girotti Paris decide di accreditarsi con VEGANOK ed entrare a far parte di una rete internazionale di attività che offrono prodotti vegani, nel pieno rispetto delle scelte etiche dei propri clienti.

Per capire meglio il percorso e le sfide affrontate dalla sede parigina, abbiamo intervistato il direttore Alessandro Pavia, che ci ha raccontato in che modo i francesi hanno accolto la pasticceria italiana tradizionale e come si differenzia la Francia dall’Italia in quanto a proposte vegan.

VEGANOK: Qual è la filosofia dietro Girotti e in che modo si distingue dalle altre gelaterie e pasticcerie a Parigi?

Alessandro Pavia: Abbiamo iniziato questa meravigliosa avventura avendo come obiettivo e missione quella di riportare adulti e bambini a riscoprire e apprezzare ciò che di più naturale, gustoso e performante si possa trovare in un gelato e un dolce artigianale realizzati con prodotti di alta qualità, provenienti per la maggior parte dall’Umbria, il cuore verde dell’Italia, e culla natia della famiglia Girotti.
L’esperienza, la tradizione e la passione italiana che ci contraddistingue sono i motori dell’impegno e del lavoro che mettiamo a disposizione dei nostri clienti, i quali sembrano apprezzare enormemente.

VEGANOK: Come scegliete le materie prime per i vostri prodotti e qual è il ruolo dell’atelier di Amelia in questo processo?

Alessandro Pavia: Le materie prime impiegate per la realizzazione dei nostri gelati e dei nostri dolci vengono accuratamente selezionate dai nostri giovani e appassionati maestri gelatieri e pasticceri tra i produttori locali della bassa Umbria.
La sede ad Amelia è il cuore pulsante del nostro progetto, la città di Mario Girotti, nome d’arte “Terence Hill”, ed è lui che con la sua autenticità e il suo amore per la natura ha acceso la scintilla che ha dato origine a questo favoloso progetto.

VEGANOK: La Francia è molto legata alla sua tradizione pasticcera, motivo di orgoglio per i nostri vicini d’oltralpe. Come hanno accolto i francesi la pasticceria italiana tradizionale?

Alessandro Pavia: Posso rispondere rispetto ai nostri clienti e direi che, ben guidati e informati, dimostrano interesse anche oltre ai grandi classici della nostra pasticceria, magari assaggiati durante una vacanza italiana e “ritrovati” da Girotti – in particolare cannoli siciliani, tiramisù, cassata siciliana, pastiera napoletana e, in primis, i nostri favolosi cornetti all’italiana.

VEGANOK: Per quanto riguarda il mercato della pasticceria vegana, riscontri delle differenze in Francia rispetto all’Italia?

Alessandro Pavia: Come lei ben sa, tra i paesi più vegani e più aperti nei confronti del passaggio a prodotti plant-based troviamo piuttosto la Germania. In Francia, secondo alcuni studi e sondaggi – ma così anche in Spagna come in Italia – i consumatori si preoccupano ancora dell’aspetto sensoriale e gustativo relativo ai prodotti vegetali, considerati non all’altezza di quelli derivati da animali.
Per quanto ci riguarda, certamente i vari tipi di latte vegetale vedono incrementati i loro volumi di vendita, ma resta una scelta ancora marginale. La nostra offerta è, per il momento, di alta qualità ma ancora limitata: latte vegetale di diverse tipologie (soia, nocciola, mandorla, avena), gelato alla mandorla vegana (molto apprezzato), torte carota e arancia, o mele e noci, entrambe vegane e, direi, assai apprezzate.
Buona parte della nostra offerta di piatti a pranzo è vegetale e i clienti sono molto soddisfatti, in particolare del nostro minestrone e della nostra zuppa umbra, preparati con sole verdure fresche e di stagione, della spadellata di fagioli Trinità – ovviamente sempre presente alla carta – e del nostro burger vegetale a base di fagioli.

VEGANOK: Quali tendenze vedi emergere nel mondo della pasticceria e del gelato artigianale?

Alessandro Pavia: In Francia l’universo della gelateria è stato “invaso” da chef stellati, o comunque molto noti e mediatizzati, che ne stanno facendo il loro “terrain de jeu” (terreno di gioco), avendo compreso i forti profitti che questo può comportare, anche in termini di visibilità – è certamente più accessibile un gelato anche a 15 € piuttosto che una tavola stellata a diverse centinaia di euro.
Le altre realtà legate al mercato del gelato sono sempre più in espansione, e sempre più spesso vengono aperte gelaterie un po’ ovunque, anche in quartieri che possiamo definire più “marginali” rispetto al Triangolo d’Oro parigino (1°, 2° e 3° arrondissement).

VEGANOK: Cosa significa per Girotti Paris entrare a far parte delle attività accreditate VEGANOK? Quali valori rappresenta per voi questo accreditamento?

Alessandro Pavia: Significa visibilità e coerenza, in linea con i principii di cui ho parlato all’inizio di questa intervista.

Girotti Paris

Grazie ad Alessandro Pavia per averci offerto una finestra sul panorama della capitale francese relativamente al settore della gelateria e della pasticceria. Se è vero che forse i parigini sono ancora un po’ restii ad accogliere a braccia aperte le varianti vegetali dei prodotti della tradizione, è anche vero che il vento del cambiamento ha iniziato a soffiare anche in Francia.

Scopri di più sull’attività: Girotti Paris

Credit immagini: Johanna Alam

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