In una importante intervista, Giulia Innocenzi, la mente dietro il rivoluzionario docu-film “Food for Profit”, apre una finestra sul mondo nascosto degli allevamenti intensivi e sul potere che ciascuno di noi detiene per influenzare questo sistema. Attraverso il suo viaggio investigativo, Innocenzi non solo getta luce su pratiche insostenibili finanziate dalle tasse dei cittadini europei, ma invita anche alla riflessione su come le scelte quotidiane possano contribuire a un futuro più etico e sostenibile.
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Il cuore di “Food for Profit”
“Food for Profit” di Giulia Innocenzi si pone l’ambizioso obiettivo di svelare le complesse relazioni tra industria agroalimentare, finanziamenti pubblici e impatto ambientale, evidenziando le ripercussioni che gli allevamenti intensivi hanno su animali, ambiente e salute umana. Innocenzi mette in evidenza il massiccio inquinamento generato da queste pratiche, il rischio di antibiotico resistenza e la potenziale origine di future pandemie, problemi che toccano da vicino ogni individuo sensibile a questioni etiche, ambientali e di salute pubblica.
Reazioni e Mobilitazione del Pubblico
Durante il tour di proiezioni di “Food for Profit” in Italia, Innocenzi testimonia la reazione emotiva e la richiesta di azione da parte del pubblico. L’indignazione e la rabbia si trasformano in un desiderio collettivo di cambiamento, dimostrando che la consapevolezza può effettivamente tradursi in azione concreta. Innocenzi stessa suggerisce due vie principali per intervenire: una sistemica, che prevede la fine dei sussidi agli allevamenti intensivi e lo stop alla creazione di nuovi siti, e una individuale, attraverso scelte alimentari consapevoli, ribadendo l’importanza della “forchetta” come strumento di voto quotidiano.
Sfide Legali e e la Determinazione di Innocenzi
Nonostante le numerose diffide e minacce di querela, anche da parte di entità non direttamente coinvolte nell’inchiesta, Innocenzi rimane imperturbabile. La sua determinazione a portare avanti questa battaglia evidenzia la preoccupazione dell’industria degli allevamenti intensivi di fronte alle rivelazioni del film. A differenza di precedenti inchieste, “Food for Profit” non permette di nascondersi dietro la scusa delle “mele marce”, offrendo una denuncia sistematica supportata da prove inconfutabili raccolte in diversi paesi europei.
Un Appello alla Comunità
Attraverso questa intervista, Giulia Innocenzi non solo condivide la profondità del suo lavoro investigativo ma lancia anche un appello alla comunità: è il momento di agire, sia a livello collettivo che individuale, per smantellare un sistema che privilegia il profitto a scapito di etica, ambiente e salute. “Food for Profit” diventa così non solo un documentario da guardare ma un movimento da sostenere, un primo passo verso un cambiamento tangibile nella società.
Per informazioni sulle prossime proiezioni, visita il sito ufficiale dedicato al documentario: CALENDARIO PROIEZIONI

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