Giustizia per Milazzo

Promiseland -

MILAZZO – L\’Oms (Organizzazione mondiale della sanità) coordinerà una ricerca ambientale ed epidemiologica di vasta portata nel comprensorio industriale di Milazzo, dichiarato dalla Regione siciliana “area ad elevato rischio ambientale” per la presenza, in prossimità dei numerosi insediamenti civili, di diversi opifici inquinanti, alcuni dei quali «considerati a rischio di incidente rilevante». Ne dà notizia […]

MILAZZO – L\’Oms (Organizzazione mondiale della sanità) coordinerà una ricerca ambientale ed epidemiologica di vasta portata nel comprensorio industriale di Milazzo, dichiarato dalla Regione siciliana “area ad elevato rischio ambientale” per la presenza, in prossimità dei numerosi insediamenti civili, di diversi opifici inquinanti, alcuni dei quali «considerati a rischio di incidente rilevante».
Ne dà notizia l\’agenzia Ansa. Viene riportata a tal proposito una dichiarazione del dott. Pasquale Andaloro, presidente dell\’Associazione tutela e salute dei cittadini, il quale spiega che si tratta di un progetto assolutamente inedito per dimensioni e modalità che si articola su sei studi particolari: uno descrittivo sulla mortalità per cause, uno studio caso-controllo su 3-4 cause di mortalità, uno epidemiologico sulle malattie respiratorie, due studi ambientali per l\’ analisi dell\’ esposizione ed uno studio sull\’urbanizzazione, l\’economia e l\’uso del territorio.

I soggetti coinvolti, oltre al Centro Ambiente e salute dell\’Oms di Roma, sono le università di Messina, Palermo e Firenze, l\’Osservatorio epidemiologico regionale siciliano, l\’Arpa Sicilia, l\’Asl 5 di Messina ed i medici di medicina generale del distretto di Milazzo.

L\’operazione prende le mosse da un\’indagine epidemiologica realizzata dall\’associazione “Tutela della salute dei cittadini” di Pace del Mela che ha accertato «un consistente aumento della mortalità per cancro nell\’hinterland milazzese nel corso dell\’ultimo decennio» e dalla segnalazione di un preoccupante tasso di incidenza di una rarissima malattia, la sclerosi laterale amiotrofica, registrato a Milazzo.

L\’Ansa rileva che nel comprensorio di Milazzo si sta facendo strada una nuova presa di posizione della popolazione dei confronti dei responsabili dell\’inquinamento ambientale: quella della richiesta di risarcimento per danni materiali e biologici. Un primo processo, prosegue Andaloro, è già in atto presso il Tribunale di Messina, con richiesta di risarcimento economico di 1,5 milioni di euro per il decesso di un uomo di San Pier Niceto, avvenuto a seguito di una neoplasia polmonare. Altri cittadini hanno già iniziato l\’iter giudiziario sulla scia di questo primo esempio di «processo all\’americana». L\’Intervento dell\’Oms terrebbe conto di studi di settore fatti effettuare dalla Provincia, dal Ministero e dall\’Università, negli ultimi quindici anni in tutto il comprensorio industriale (ivi compresa anche la zona dei laterizi).

Si sarebbero rilevati i seguenti dati complessivi: Emissioni totali in aria: anidride solforosa (SO2): 1.350.000 t.; biossidi di azoto (Nox): 360.000 t.; Composti organici volatili (COV), ivi compreso il benzene 5.550 t., Polveri che avrebbero irreversibilmente contaminato il suolo: 112.500 t.. Sono stati inoltre prelevati circa 52.500.000 metri cubi di acqua dolce, circa 30 miliardi di metri cubi di acqua di mare; sono state scaricate in mare circa 75.000.000 metri cubi di acqua depurate; sono state scaricate in mare circa 30 miliardi di metri cubi di acque di raffreddamento. Sono stati prodotti circa 90.000 t. di rifiuti speciali. È stato registrato il transito di circa 10.500 navi; mentre il traffico pesante è stato rappresentato da circa 300.000 vettori. Mancano assolutamente dati certi sui campi elettromagnetici esistenti nella zona. Degli anni precedenti quando non esisteva controllo di sorta, non si hanno dati ufficiali. Secondo quanto riportato dal Ddg 430/2001 dell\’assessorato regionale al Territorio ed Ambiente fino al 1993, comunque, la sola Enel ha sversato in atmosfera 180.000 tonnellate di anidride solforosa l\’anno.

Tratto da: www.gazzettadelsud.it

Scegli i prodotti certificati VEGANOK e sostieni così la libera informazione!


Solo con la partecipazione di tutti potremo fare la differenza per la salvaguardia del pianeta.

Scarica gratuitamente il nostro magazine