Le risposte di Eurispes
“Per la maggioranza degli italiani, l’87,2%, quello nei confronti degli animali è un sentimento positivo”. Per il 35,9% si tratta di rispetto. Il 7% prova indifferenza (meglio di niente), il 3% ne ha paura, il 2,7% ne è infastidito, il 12,8% non ha entusiasmo per la faccenda.
Considerando percentuali di genere, le donne (51,9%) e gli uomini (50,7%) mostrano di avere allo stesso modo sentimenti di affezione nei confronti degli animali.
Mentre soprattutto tra gli uomini prevale un atteggiamento di attenzione (38,7% vs 33,2%). Le donne invece ne hanno più spesso paura (4,1% vs 1,9%) o provano fastidio (3,1% vs 2,4%).
Lo rivela il” Rapporto Italia 2011” di Eurispes.
Molti i dati della fotografia dell’Istituto di ricerca. Alcuni immaginabili, altri meno scontati.
Facile capire che siano sempre cani (48%), gatti (33,4%), uccelli (4,1%) o pesciolini (4,9%) a trovare un posto nelle italiche dimore. E’ il 41,7% degli italiani che ha in casa un animale domestico. “In molti casi si tratta di un unico beniamino (29,8%), ma non mancano situazioni in cui ad aver trovato una sistemazione siano più esemplari della stessa specie o di specie diverse (11,9%)”. Per contro, iù della metà del campione (58,3%) ha dichiarato di non possedere alcun animale.
Allargare la famiglia con un animale è una tendenza riscontrata soprattutto nelle egioni del Nord-Ovest (44,5%) e del Centro (44,4%).
Le motivazioni che spingono ad accogliere un Pet in casa vanno dal desiderio di compagnia (41,7%) alla voglia di avere qualcuno a cui rivolgere attenzioni e cure (18,5%). Pochi, ma sempre troppi (0,9%), sono coloro che considerano il proprio animale solo qualcuno che deve obbedire.
Quali i costi, invece? “L’80,6% di chi possiede un animale sopporta mensilmente un esborso che non supera i 50 euro”. Sul versante alimentazione, nell’85,6% dei casi non viene sforato il margine dei 50, ma l’11,3% arriva anche a spendere fino a 100euro al mese. Negativo il trend della spesa per i medicinali. Secondo Eurispes, “su questo aspetto di fondamentale importanza, gli italiani sembrano non prestare la dovuta attenzione. La spesa media annua per il veterinario e gli eventuali farmaci necessari alla cura dell’animale non superano nella maggior parte dei casi (91,5%) i 200,00 euro. Particolarmente elevata è la percentuale di quanti spendono addirittura meno di 100 euro l’anno (65,2%) e supera di poco il 26% quella di coloro che investono tra i 101 e i 200 euro (26,3%)”.
Per contro, abbondano le spese per le griffare gli animali dalla punta delle orecchie alle zampe con cappottini, t-shirt glamour, collari strass, cucce, lettini e, trasportini da viaggio ultraleggeri. “In molti fermano il loro budget a 50 euro (27%), ma altri si spingono fino a 100 (4,1%) o a 150 medi ogni anno (1,9%)”.
Chiuso il capitolo animali domestici, l’Eurispes ha analizzato le propensioni degli italiani rispetto ai grandi temi.
“La pesca è percepita da molti come uno sport o un passatempo rilassante, e non sembra essere considerata dai più una pratica da evitare o quanto meno da limitare (48,1%). Al contrario la caccia, non riscuote lo stesso consenso” (come se non fossero la stessa cosa). La percentuale di quanti la considerano un’abitudine accettabile scende al 17,8% (abbastanza: 11,7%; molto: 6,1%). Non approvano per niente la caccia più della metà del campione (56,6%) e il 23,9% afferma di
approvarla poco.
“La percentuale di quanti valutano positivamente il fatto di indossare capi di pelliccia supera appena il 14,1% (abbastanza: 11,7%; molto: 2,4%). La disapprovazione raccoglie l’83% delle risposte (58,8% “per niente” e 24,2% “poco”).
Solo il 10,1% degli intervistati, inoltre, giudica positivamente l’utilizzo degli animali all’interno degli spettacoli circensi.
Anche l’acquisto di animali esotici non trova grande consenso: sono infatti il 9,5% coloro che accetterebbero di togliere alle foreste tropicali parte della loro fauna.
Benché messa al bando dai più (88%), la sperimentazione medica sugli animali è intesa come ammissibile dall’8,2% degli italiani, il 7,4% dei quali lo trova un comportamento abbastanza tollerabile.
Lascia invece perplessi il dato relativo ai combattimenti tra animali, che, nonostante la generale disapprovazione (90,7%), continua a trovare il sostegno del 2,4% della popolazione.
Assolutamente antisociale è giudicato invece il comportamento di quanti abbandonano il proprio animale domestico pur di andare in vacanza (98,2% del campione lo giudica un atteggiamento per niente (96,3%) o poco (1,9%) ammissibile)”.
Infine il capitolo alimentazione: vegetariano e vegani sono il 6,7% per i quali l’amore per gli animali influenza anche le abitudini alimentari. “Mangiare esclusivamente vegetali è un’abitudine per il 6,3% della popolazione che ha eliminato dalla propria dieta carne e pesce, lo 0,4% ha optato per una decisione ancora più drastica che prevede l’esclusione anche del latte e delle uova: il veganismo. A preferire uno stile alimentare di tipo vegetariano o vegano sono in prevalenza le donne (rispettivamente 7,2% vs 5,3% degli uomini; 0,5% vs 0,3%), i giovanissimi tra i 18 e i 24 anni (13,5%) e, a sorpresa, tra gli over 65 (9,3%)”.
Fra le motivazioni della scelta vegetariana o vegana, non solo rispetto per gli animali, ma anche per se stessi, attraverso condotte di vita più salutari. Infatti, per il 48% dei casi, mangiare esclusivamente frutta e verdura arreca benefici alla salute. “A questo risultato si associa la parte degli intervistati che scelgono la via del vegetarismo per ragioni di tipo ambientalista (2%). Pare infatti che questo tipo di dieta comporti un minore spreco di risorse e provochi meno danni al territorio”.
Ultima, ma non ultima, la motivazione ideologia: il 44% degli intervistati mal sopporta l’uccisione di animali per la macellazione delle carni.
Francesca Quarta
www.crueltyfreewebradio.org
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News Inserita da Daria Mazzali
Redazione Promiseland.it
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Solo con la partecipazione di tutti potremo fare la differenza per la salvaguardia del pianeta.
vas fvg alto livenza
dice:Bisogna puntare sulla cultura ; solo con quella riusciamo veramente a risolvere i problemi . Dobbiamo creare il giusto equilibrio fra uomo natura e ambiente . Spesso vediamo preoccuparci di più degli animali che degli esseri umani . Spesso si vedono inciviltà di proprietari che lasciano che le loro creature sporchino le nostre città .
Le sanzioni non sono la strada giusta , ma l’ecezione per confermare e rafforzare la presenza dello Stato su tutto il territorio nazionale . Ricordiamoci che le cause sugli animali bloccano la Giustizia Italiana . Allora forse sul tema degli animali bisogna riflettere sui valori e sulle priorità . www:VasFvgAltoLivenza.it [email protected]
pepitapixel
dice:Non so chi abbia commissionato il sondaggio all’Eurispes, ma certo tra le voci di spesa di chi possiede uno o più animali non è stata contemplata la sterilizzazione. Chiunque ormai sa quanto sia importante sterilizzare i propri animali per evitare gravidanze indesiderate e abbandoni…
Per ogni animale comprato o adottato, sono migliaia quelli che passano la loro intera vita in canili e gattili; e chi, come me, milita in una associazione animalista, non finirà mai di chiedere a gran voce di provvedere con la sterilizzazione ad arginare alla vergognosa piaga del randagismo.
pepitapixel
dice:Non so chi abbia commissionato il sondaggio all’Eurispes, ma certo tra le voci di spesa di chi possiede uno o più animali non è stata contemplata la sterilizzazione. Chiunque ormai sa quanto sia importante sterilizzare i propri animali per evitare gravidanze indesiderate e abbandoni…
Per ogni animale comprato o adottato, sono migliaia quelli che passano la loro intera vita in canili e gattili; e chi, come me, milita in una associazione animalista, non finirà mai di chiedere a gran voce di provvedere con la sterilizzazione ad arginare alla vergognosa piaga del randagismo.