Garantire che aria e acqua siano igienicamente sicure, libere da agenti inquinanti (specialmente il radon), con una sufficiente umidità e un’equilibrata presenza di ioni negativi.
Sfruttare i flussi d’aria e la ventilazione naturale
La natura, seppure ostacolata dalla presenza di sostanze inquinanti, rinnova l’aria esterna in molti modi: con l’azione batterica del sole, con l’eliminazione del biossido di carbonio e la restituzione dell’ossigeno da parte delle piante e con l’effetto di lavaggio della pioggia che è l’unica in grado di far cadere le sostanze inquinanti più pesanti. L’introduzione controllata di aria esterna può aiutare a difendere la nostra casa dal troppo caldo a costo praticamente nullo.
L’effetto raffrescante avviene essenzialmente in due modi: realizzando condizioni di benessere termico individuali (raffreddamento della pelle ed evaporazione del sudore) e raffreddando le strutture dell’ambiente interno attraverso scambi termici tra le pareti e l’aria.
La ventilazione naturale di un ambiente può essere sfruttata in due modi mediante i fenomeni di pressione e depressione determinati dall’azione del vento sull’involucro esterno dell’edificio.
Nel primo caso viene utilizzato il principio dell’effetto camino: l’aria calda, più leggera di quella fredda, tende a salire richiamando altra aria fredda. Le differenze di temperatura che si possono creare all’interno dell’abitazione sono in genere dovute alla presenza di locali più o meno soleggiati, quindi più o meno caldi. Maggiore è la differenza di temperatura e maggiore sarà la differenza di pressione: questo spiega come mai in inverno è più semplice ricambiare l’aria di un ambiente aprendo semplicemente la finestra per qualche minuto.
Molto più sfruttabile è il secondo fenomeno: quando un edificio è investito dal vento, la parete direttamente interessata è soggetta a una forte pressione, mentre la parete situata dal lato opposto, detta sottovento, è interessata da una depressione. La differenza di pressione tra le due facciate, che dipende dalla velocità con cui il vento investe l’edificio, è sufficiente a creare una ventilazione naturale degli ambienti. Per sfruttare bene la ventilazione naturale, quindi, è importante che l’appartamento abbia il riscontro d’aria, che sia cioè caratterizzato da almeno due locali situati in lati opposti. Solo in questo modo, infatti, si verificano le indispensabili condizioni di differenza di pressione.
Gli appartamenti che si affacciano solo su un lato dell’edificio, invece, possono sfruttare molto meno la ventilazione naturale: per essi sarà indispensabile una ventilazione meccanica. Affinché la ventilazione avvenga, è però necessario che esistano delle aperture. Sebbene le pareti in genere non siano completamente impermeabili al passaggio dell’aria, sono i serramenti gli elementi che maggiormente influiscono sulla ventilazione naturale. Un serramento a tenuta stagna non è in grado di garantire alcun tipo di infiltrazione né in estate né in inverno. La ventilazione, in questo caso, può essere controllata solo prevedendo delle aperture, dotate di serrande, che andranno poste nelle pareti esterne dell’appartamento. La loro apertura o chiusura consente un minimo di regolazione della quantità d’aria che attraversa la casa, mentre il loro posizionamento permette di controllare l’andamento dei flussi.
La tipologia della finestra può influire sulle possibilità di regolazione del flusso d’aria.
Le finestre più comunemente usate sono quelle a battente a uno o due ante. In questo caso la portata può essere variata da un valore minimo a un massimo aprendo più o meno le ante, mentre la direzione del flusso può essere semplicemente deviata modificando la posizione delle ante stesse.
Nelle finestre con saliscendi a contrappeso, l’apertura massima può raggiungere solo la metà dell’anta totale: l’apertura, dall’altra parte, può essere nella parte superiore, in quella inferiore o metà sopra e metà sotto. In questo caso è possibile creare una circolazione naturale dell’aria: l’aria fresca entra nella parte inferiore, mentre quella calda esce dalla parte superiore.
La finestra a ribalta offre l’indubbio vantaggio di garantire la ventilazione anche in presenza di pioggia.
Le finestre tradizionali possono essere rese più efficienti se corredate di semplici accessori. Nel caso delle finestre ad ante, ad esempio, è molto utile installare dei semplici meccanismi che consentano di mantenere le aperture fisse in determinate posizioni, questo per evitare che le ante sbattano in presenza di vento o brezza.
Articolo di Simona Montruccoli
Tratto da: http://www.larici.it/architettura-ambiente/architettura-naturale/approccio/3g2.htm
Scegli i prodotti certificati VEGANOK e sostieni così la libera informazione!

Solo con la partecipazione di tutti potremo fare la differenza per la salvaguardia del pianeta.