Numero importanti quelli emersi dall’indagine “THE WORLD AFTER LOCKDOWN” a cura di Nomisma e CRIF, perché si evince come gli italiani abbiano avuto più cura della loro salute. È risaputo come consumare frutta e verdura sia un ottima scelta per il nostro benessere, ma forse in un periodo di crisi è ancora più forte quella voce in noi che ci invita a fare le scelte giuste per star bene.
Su Osservatorio VEGANOK si legge che durante il lockdown sono cambiate molte abitudini di consumo; una dato legato al settore dell’ortofrutta risulta essere molto significativo: un italiano su tre ha mangiato più frutta e verdura generando un aumento del valore delle vendite pari al 15,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nelle settimane di permanenza in casa si è rilevata un’impennata in termini di quantità consumata di frutta e verdura, sia fresca che trasformata.
Secondo la rilevazione di Nomisma, si tratta di dinamiche che riflettono ciò che accade all’intero paniere alimentare aumentato del 23% delle famiglie, mentre si assiste ad un calo diffuso per le spese rimandabili quali abbigliamento (38% ha ridotto gli acquisti) e arredamento (35%). Si legge nel comunicato ufficiale:
“L’incomprimibilità della spesa domestica per alimentare e bevande è un evidente effetto dell’incremento del numero di pasti at home, collegati alla pressoché totale chiusura del canale away from home e all’adozione dello smart-working. Per gli stessi motivi, oltre che per una generale ricerca per prodotti naturali e salutistici, le vendite di ortofrutta nella distribuzione modera hanno registrato un grande balzo durante il lockdown (+15,8% a valore la variazione 17/feb-26/apr 2020 rispetto allo stesso periodo 2019 – fonte Nielsen – la crescita 2020 nel periodo pre-Covid era stata invece del 3,3%). La crescita è stata sostenuta soprattutto dalla frutta (+20,4% a valore) rispetto alla verdura (+13,4%). Un driver importante sono stati i valori salutistici associati al consumo di frutta – in particolare di quella ricca di vitamina C, come le arance e kiwi, ma anche delle mele, categorie che più di altre hanno dato impulso agli acquisti.”
Continua l’approfondimento su www.osservatorioveganok.com
Consumo di frutta e verdura aumentato per 1 italiano su 3 durante il lockdown
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Solo con la partecipazione di tutti potremo fare la differenza per la salvaguardia del pianeta.
Betty Barbieri
dice:Abituarsi ad un menu di frutta e verdura è semplice. La carne, che non è altro che un animale morto in putrefazione, va eliminata del tutto. La cosapevolezza è la nostra salvezza.