Il naturismo non è reato

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In assenza di una legge nazionale che fornisca una chiarezza giuridica sull’argomento, la Corte di Cassazione ha stabilito, nella sentenza n. 3557 del 2000, che il naturismo non è reato nei luoghi in cui è consuetudine. In un’altra sentenza (n. 1765), sempre del 2000, la Corte di Cassazione ha ribadito che la nudità sfugge a […]

In assenza di una legge nazionale che fornisca una chiarezza giuridica sull’argomento, la Corte di Cassazione ha stabilito, nella sentenza n. 3557 del 2000, che il naturismo non è reato nei luoghi in cui è consuetudine. In un’altra sentenza (n. 1765), sempre del 2000, la Corte di Cassazione ha ribadito che la nudità sfugge a qualsiasi rilevanza penale in particolari contesti settoriali (ad esempio di tipo naturista o salutista).

\”Eppure – dichiara il Presidente della FENAIT (Federazione Naturista Italiana), Gianfranco RIBOLZI – nei confronti dei naturisti, in Italia, continuano a piovere denunce\”.
Nei giorni scorsi, infatti, erano stati denunciati 10 naturisti presso la spiaggia dell’Arenauta a Gaeta, in un tratto di arenile storico per la frequentazione di naturisti. Nella giornata dell\’11 luglio, ancora, 7 denunce: questa volta nei confronti di un gruppo di naturisti romani che prendevano il sole in un tratto di arenile isolato e, anch’esso, frequentato solitamente da nudisti. Si tratta della spiaggia che va dalla Bufalara a Rio Martino nel Comune di Sabaudia, nel Lazio.

\”Il gruppo – racconta Simona CARLETTI dell’UNI Lazio (Unione Naturisti Italiani, sezione Lazio) – era formato da giovani coppie e famiglie con bambini, tutti appartenenti all’associazione che, da anni, si batte per la difesa dell’ambiente sul territorio e per il moltiplicarsi degli spazi riservati alla pratica del naturismo. Ai naturisti è stata contestata la violazione dell’art. 527 comma 2 del Codice penale (Atti osceni in luogo pubblico) modificato dall’art. 44 del Decreto legge 507/99: un’assurda forzatura dai contorni chiaramente persecutori. Il naturismo è una pratica diffusissima in tutta Europa (oltre 1.000 strutture e spiagge) in cui la nudità viene vissuta dai praticanti nel massimo rispetto di se stessi, del prossimo e dell’ambiente naturale: assolutamente nulla a che fare ne con l’esibizionismo ne, tantomeno, con gli atti osceni\”.

I naturisti italiani da anni sollecitano l’approvazione di una legge che, finalmente, ponga fine alle ingiuste persecuzioni e, nello stesso tempo, sappia valorizzare, come ogni altro paese civile, la pratica del naturismo creando anche un’offerta turistica per i milioni di naturisti stranieri.

L’UNI Lazio, proprio nei giorni scorsi, si era rivolta, con una lettera, al Presidente della Camera dei Deputati, On. Pierferdinando CASINI, per chiedere di sollecitare i Capogruppo alla Camera nel mettere all’ordine del giorno la discussione delle Proposte di legge sull’argomento presenti in Parlamento.
Il Presidente della FENAIT, Gianfranco RIBOLZI, rende noto, intanto, di aver dato incarico agli avvocati della Federazione di presentare ricorso contro le denunce contestate ai naturisti dal Corpo Forestale dello Stato nel Comune di Sabaudia.

Per ulteriori informazioni:
Gianfranco Ribolzi, Presidente Fenait, cell. 347. 2558811
Simona Carletti, del Direttivo Fenait e del Direttivo UNI Lazio, cell. 328. 0620887

Tratto da: www.fenait.org


(inserito da MP)

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