LONDRA – L\’idea è nata in America ma sta prendendo piede in Europa, anche se potrebbe creare quelche problema di coscienza. Un fondo di investimento sul vizio. Infatti, qual è il miglior investimento in un periodo di incertezza economica se non puntare su prodotti ad \”alta dipendenza\”, cioè su sigarette, armi gioco d\’azzardo e alcolici? Ci hanno pensato anche in Gran Bretagna dove, tra qualche settimana, nascerà il primo fondo di investimento specializzato nei titoli azionari di società produttrici di tabacco, alcol, o armi, settori vietati invece agli investitori che hanno a cuore l\’etica.
D\’altronde questi sono titoli che tengono bene durante la recessione e vanno a gonfie vele durante i periodi di boom economico. Chi ci investe non farà altro che guadagnarci, anche se sulla pelle dei consumatori.
Un simile fondo, avviato lo scorso anno negli Usa, ha generato infatti rendimenti doppi rispetto a quelli dell\’indice S&P 500. \”Non sarà politicamente corretto\”, ha detto Richard Craven, amministratore delegato della società di brokeraggio Willis Owen \”ma sappiamo tutti che sesso, droga e rock&roll vendono\”.
Anche se già molti fondi esistenti includono nei loro portafogli azioni di società di sigarette o di alcolici, ha aggiunto Craven, il fondo del vizio sarà il primo a farlo esplicitamente. Come primo fondo \”socialmente irresponsabile\” della Gran Bretagna sarà infatti al polo opposto delle numerose iniziative d\’investimento che puntano a promuovere l\’etica nel mondo finanziario ( tra queste l\’indice azionario FTSE4Good share index).
Il fondo del vizio si ispira in parte ai cosiddetti leisure funds, fondi d\’investimento del tempo libero, specializzati in casinò,alcolici e tabacco, che ebbero gran successo negli anni 80, ma furono poi colpiti dalle crescenti preoccupazioni sull\’ambiente e la salute. Il fondo di Willis Owen qualche riguardo per l\’etica però ce lo avrà: non metterà infatti in portafoglio i titoli di quelle società che hanno un passato di inquinamento ambientale e che si basano sul lavoro a basso costo.
Tratto da: www.ilnuovo.it
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