L’Orto Botanico di Palermo più che un giardino è da considerarsi un vero e proprio museo vivente a cielo aperto!
Più di 12 mila specie arricchiscono le collezioni botaniche, divise in due settori principali: uno storico e corrispondente al progetto più antico, attorno all’edificio settecentesco del Ginnasium; l’altro più recente e vicino al Dipartimento dell’Università di Palermo, disposto secondo il sistema di Engler, basato sui rapporti filogenetici delle diverse famiglie botaniche.
Il giardino e le costruzioni destinate alla ricerca sono originali del 1789, progettati dell’architetto francese Dufourny.
Le favorevoli condizioni climatiche di Palermo ne fanno un luogo di delizie ricco di espressioni di flore diverse. Molto cospicua è, infatti, la componente vegetale mediterranea, tropicale e subtropicale alla quale, però, si sono uniti altri numerosissimi elementi di flore esotiche tra le quali ricordiamo il mandarino (Citrus deliciosa), il ramiè (Bohemeria nivea), l’aleurite (Aleurites moluccana), la soia (Soja hispida), il nespolo del Giappone (Eriobotrya japonica).
In questo che è un giardino tra i più estrosi e importanti di Europa, trovano posto statue e sfingi, bassorilievi e busti dedicati a naturalisti illustri del passato, oltre a serre in ghisa della metà dell’800 e l’Aquarium, un bacino che ospita varie specie di ninfee, piante palustri e il loto indiano (Nelumbum nucifera).
Addentrandovi nel silenzio meditativo di questo paradiso verde avrete modo anche di conoscere la falsa Cannella (Pimenta acris), il falso Kapok o albero bottiglia (Chorisia speciosa), l’albero del sapone (Sapindus mukorossi) e la mimosa sensitiva (Mimosa spegazzini) passando attraverso una collezione di piante tropicali molto conosciute ma difficili da vedere alle nostre latitudini, come il caffè (Coffea arabica), la manioca (Manihot utilissima), la papaia (Carica papaya), il sicomoro (Ficus sycomorus), la canna da zucchero (Saccharum officinarum).
È possibile ammirare la pianta più alta dell’Orto: l’Araucaria columnaris e quella più grande del giardino il Ficus macrophylla subsp. columnaris (F. magnolioides) con le sue radici aeree.
Coloro che contemplano la bellezza della natura trovano riserve di forza che durano tutta la vita. Rachel Carlson
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Solo con la partecipazione di tutti potremo fare la differenza per la salvaguardia del pianeta.
Renata Manconi
dice:Bell’articolo…fa venir voglia di andare a Palermo