Per Impossible Foods, quello appena trascorso è stato un anno da record: il brand, infatti, ha visto nel 2022 un incremento di oltre il 50% delle vendite, a dispetto del calo che ha interessato la categoria a livello globale. L’azienda, che produce carne vegetale in sostituzione di quella di manzo, maiale e pollo, ormai da anni guida la rivoluzione dei consumi insieme alla concorrente Beyond Meat, ma afferma di essere stato il marchio di fake meat in più rapida crescita al dettaglio lo scorso anno.
Ma non solo: il brand ha anche visto il suo prodotto di punta, a base di “carne bovina vegetale”, conquistare il primo posto nel settore dei servizi di ristorazione, superando ogni altro marchio di carne a base vegetale negli Stati Uniti. Forse, il merito è anche dell’ingresso di una serie di nuove figure nell’organico dell’azienda, tra cui il nuovo CEO Peter McGuinness e Sherene Jagla come prima Chief Demand Officer, con il compito di portare avanti l’espansione del marchio a livello globale nel prossimo futuro. Un’espansione che, a dire la verità, sempre già cominciata, dal momento che il 2022 ha visto il posizionamento del brand anche in Asia, Australia, Regno Unito e Nuova Zelanda.
A questo si aggiunge anche la recente vittoria riguardante l’ingrediente brevettato da Impossible Foods, la leghemoglobina di soia, nota come “eme” – in grado di far “sanguinare” i propri burger, e di fornirgli aspetto, consistenza e sapore pressoché identici a quelli degli hamburger di carne. L’anno scorso l’azienda ha citato in giudizio la startup Motif FoodWorks per violazione di brevetto, vincendo la causa.
Il 2022, quindi, ha rappresentano realmente un punto di svolta per l’azienda, che sembra solo all’inizio: Impossible Foods punta infatti a un’ulteriore espansione, con l’obiettivo di diventare “un marchio familiare” per i consumatori di tutto il mondo. Non per niente Patrick Brown, fondatore dell’azienda, non ha dubbi: entro 15 anni diremo addio alla carne, sostituita da alternative vegetali più etiche e sostenibili – e Impossible Foods è al lavoro per far sì che questo scenario diventi realtà.
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Laura Di Cintio

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