Insonnia e respirazione

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L’insonnia, da recenti studi d’oltre oceano è stata collegata a difficoltà respiratorie Problemi di respirazione durante il sonno, possono giocare un ruolo più importante nel causare l’insonnia: uno studio pubblicato sulla rivista Sleep, ha scoperto che gli insonni cronici si svegliano una media di circa 30 volte per notte, e che un problema respiratorio breve – […]

L’insonnia, da recenti studi d’oltre oceano è stata collegata a difficoltà respiratorie
Problemi di respirazione durante il sonno, possono giocare un ruolo più importante nel causare l’insonnia: uno studio pubblicato sulla rivista Sleep, ha scoperto che gli insonni cronici si svegliano una media di circa 30 volte per notte, e che un problema respiratorio breve – una diminuzione del volume di ossigeno per via inalatoria, a causa di un restringimento delle vie aeree, per esempio – ha preceduto circa il 90 per cento di questi episodi d’interruzioni del sonno. Nessuna delle persone testate aveva la minima idea di poter avere problemi di respirazione durante il sonno.
Lo studio non è affatto conclusivo, dicono gli esperti, poiché ha coinvolto solo 20 persone e non aveva alcun gruppo di persone con il sonno diciamo “normale” per il confronto. Ma questi esperti hanno affermato di voler dare seguito a questo esperimento, in quanto intendono contestare la teoria predominante che l’insonnia sia solo un problema di “iper-eccitazione”, che coinvolge il corpo sia psicologicamente che fisiologicamente.
Questo nuovo studio ha confrontato le motivazioni che gli insonni cronici adducono sul loro svegliarsi di notte con i dati rilevati dal monitoraggio del sonno, dalla respirazione e dalle onde cerebrali.
Si tratta di una scoperta sorprendente che in nessun modo può essere trascurata“, ha detto il Dott. Michael J. Sateia, professore di psichiatria e medicina del sonno del Dartmouth College, tuttavia, ha aggiunto, “sappiamo che l’eccitazione può in sé e per sé favorire l’instabilità delle vie aeree superiori,” e non è sempre chiaro quale dei due fenomeni disturbatori del sonno, viene prima.
Nello studio condotto da Dr. Sateia  in collaborazione con il Dott. Wilfred R. Pigeon, del Canandaigua VA Medical Center i ricercatori del sonno ad Albuquerque hanno intervistato 20 uomini e  20 donne con insonnia cronica, ponendogli domande sulle possibili cause dei loro risvegli notturni. Apparentemente nessuno di loro ha citato tra le cause dell’insonnia un disturbo respiratorio come l’apnea del sonno, o disturbi respiratori nel sonno,in forme più lievi. I membri del gruppo osservato hanno attribuito la maggior parte dei loro risvegli ad incubi o bisogno di andare in bagno, o dolori in varie parti del corpo o pensieri disturbatori e spasmi muscolari involontari.
Ma il loro sonno ha raccontato una storia diversa. Ciascuno dei partecipanti ha trascorso una notte collegato a sensori monitoranti le onde cerebrali e la respirazione. I ricercatori hanno potuto associare ad ogni risveglio (tracciato su grafico come un’ alterazione delle onde cerebrali da uno stato di sonno ad uno di veglia per almeno 16 secondi) un problema di respirazione causato dall’assunzione di ossigeno ben al di sotto della normale soglia. “Quasi tutti i risvegli sono stati preceduti da un processo anomalo di respirazione – che ha portato al risveglio“, ha detto il dottor Barry Krakow, direttore medico della clinica Human Health Institute.
La nuova scoperta suggerisce quindi che i disturbi respiratori possono essere una causa sottostimata di insonnia e il trattamento di questi problemi respiratori potrebbe aiutare anche nella risoluzione di quelli del sonno.
(Foto di petitefox su Flickr)

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